legambiente, greenpeace & energie alternative
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le ultime notizie sul nucleare e la petizione di legambiente, così come anche la nostalgia per il servizio che facevo prima ed ora ho interrotto mi hanno fatto ronzare in testa l'idea di tesserarmi con una di queste due associazioni...
greenpeace sembra volere un impegno più attivo e forse radicale, mentre legambiente mi sembra più diplomatica e teorica. insomma entrambe fanno ottime cose con metodi diversi
avete esperienze al riguardo?
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CLAUDIO!
La pesca è uno sport inventato dagli insetti e voi siete l’esca. (P.J. O’Rourke)
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Ti parlo con l'esperienza di oltre vent'anni, dai Verdi, passando per il WWF fino a piccoli gruppi di nicchia, che si occupavano solo di studi, ricerche e tutela degli uccelli rapaci.
Ci ho creduto parecchio, ci ho investito anni e anni della mia vita, non conoscevo feste, riposo, ho spalato merda e carne decomposta, sono andato a recuperare animali feriti a centinaia di km di distanza a mie spese, ho portato carcasse di pecora in cima a colline sperdute per favorire il pranzo agli uccelli necrofagi, insomma di tutto...
Ma in quelle associazioni c'era ancora un germe di impegno e di lotta, bastava un taglio di alberi inopportuno o l'apertura di una stradella montana, per scatenare sopralluoghi, denunce e ricorsi.
Adesso è morto tutto o quasi. Il WWF è un carrozzone strutturato come una SpA, decine di stipendiati negli uffici e nella gestione delle riserve, pagati con i miei contributi (sono ancora iscritto per ragioni "sentimentali" ).
Legambiente è un partito politico vergognoso, che sta svendendo il paesaggio italiano all'eolico senza giustificazione, appoggiando scelte assurde (es. le centrali a biomasse!) in nome di un pragmatismo che, in realtà, è solo vendita al miglior offerente (es. qua stanno radendo a zero boschi di alberi centenari per bruciarli un centrali "pulite" )
Potrei andare avanti per ore a raccontarti le magagne che ho visto.
Decisamente meglio Greenpeace o Seasheperd, se ne hai voglia.
P.S. Aspettati un intervento di BcP
Ci ho creduto parecchio, ci ho investito anni e anni della mia vita, non conoscevo feste, riposo, ho spalato merda e carne decomposta, sono andato a recuperare animali feriti a centinaia di km di distanza a mie spese, ho portato carcasse di pecora in cima a colline sperdute per favorire il pranzo agli uccelli necrofagi, insomma di tutto...
Ma in quelle associazioni c'era ancora un germe di impegno e di lotta, bastava un taglio di alberi inopportuno o l'apertura di una stradella montana, per scatenare sopralluoghi, denunce e ricorsi.
Adesso è morto tutto o quasi. Il WWF è un carrozzone strutturato come una SpA, decine di stipendiati negli uffici e nella gestione delle riserve, pagati con i miei contributi (sono ancora iscritto per ragioni "sentimentali" ).
Legambiente è un partito politico vergognoso, che sta svendendo il paesaggio italiano all'eolico senza giustificazione, appoggiando scelte assurde (es. le centrali a biomasse!) in nome di un pragmatismo che, in realtà, è solo vendita al miglior offerente (es. qua stanno radendo a zero boschi di alberi centenari per bruciarli un centrali "pulite" )
Potrei andare avanti per ore a raccontarti le magagne che ho visto.
Decisamente meglio Greenpeace o Seasheperd, se ne hai voglia.
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Mimmo Viggiani
"Non sono malato e non sono morto anche se mi hanno ucciso molte volte"
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Mimmo ti sei scordato anche il mio di intervento!
SEA SHEPHERD!!!
Attualmente sono i più attivi e determinati ed i risultati si vedono!
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Elia ______________________ SEMPRE!
http://www.seashepherd.it il sito italiano!
ho sentito dire che c'è un tipo di pesca che si chiama spinning!!!!
Crisi nera, ossessione da serra, gravi sintomi manifestati!
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Tra le due decisamente meglio greenpeace.
Se sei particolarmente interessanto a fare attivismo per l'ambiente marino, cetacei, specie minacciate, eccecc allora come ti è stato detto la scelta migliore è Sea Shepherd.
Io faccio parte del gruppo italiano, in estate vorrei anche diventare volontario ufficialmente. Se ti interessa la cosa o vuoi sapere cosa stiamo facendo qui in italia, o meglio qui in mediterraneo, contattami pure per qualunque informazione
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Daniele
● There is a pleasure in the pathless woods,
There is a rapture on the lonely shore,
There is society, where none intrudes,
By the deep sea, and music in its roar:
I love not man the less, but Nature more. ●
Collaboratore DUO e della rivista Pesca Spinning.
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Domani se vai a Roma, vedrai il lavoretto che ho preparato, sta sera lo spedisco...DanielSR ha scritto:Tra le due decisamente meglio greenpeace.
Se sei particolarmente interessanto a fare attivismo per l'ambiente marino, cetacei, specie minacciate, eccecc allora come ti è stato detto la scelta migliore è Sea Shepherd.
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grazie a tutti per le risposte!
legambiente mi aveva dato l'impressione che avete detto, infatti quel "diplomatica" ha sia significato positivo che negativo...
greenpeace credo forse voglia un impegno più grande di quello che, purtroppo,forse ho possibilità di dare...
mi parlate un pò di sea shepherd?
comunque per esperienza personale in effetti di solito apprezzo proprio le associazioni di nicchia..danno più soddisfazione, c'è un rapporto più umano
legambiente mi aveva dato l'impressione che avete detto, infatti quel "diplomatica" ha sia significato positivo che negativo...
greenpeace credo forse voglia un impegno più grande di quello che, purtroppo,forse ho possibilità di dare...
mi parlate un pò di sea shepherd?
comunque per esperienza personale in effetti di solito apprezzo proprio le associazioni di nicchia..danno più soddisfazione, c'è un rapporto più umano
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Vai su youtube e cerca sea shepherd, guardati qualche video, cerca su google "ady gil", vai nel link della mia firma...infine giudica tu!
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mimmus ha scritto:P.S. Aspettati un intervento di BcP
Sul WWF concordo con te (se poi diciamo che tra i fondatori c'è quello che era il presidente dell'Icmesa di Seveso abbiamo detto tutto ) !
Greenpeace e altri simili (es. Seashepard) li vedo molto come centri sociali dall'ambientalismo alla sola ricerca di visibilità e senza ottenere sostanzialmente nulla di concreto per l'ambiente.
Finchè non arrivano i soldini, grazie al populismo che cavalcano, e diventano subito più mansueti e borghesi, con i capetti che diventano a tutti gli effetti degli imprenditori.
Mentre su Legambiente devo dire (e ti pareva, aggiungerà Mimmo ) che sono, per come la vedo io, i meno peggio.
Quel pragmatismo che Mimmo indica come di facciata l'ho riscontrato invece nella realtà, in svariete situazioni.
La capacità di compromesso (certo, è politica, cosa non lo è ?) è come sempre quella vincente quando hai a che fare con Stati e multinazionali che pensano solo al business.
Ottenere il 50% sarà meno nobile e romantico che fare le barricate in piazza o gli arrembaggi antartici, ma molto più utile per l'ambiente, in concreto !
In generale comunque detesto abbastanza l'ambientalismo radical-chic, quello dei ricconi annoiati tanto per intenderci, e in Italia quasi solo quello si trova.
Quindi fossi in te non mi iscriverei a nulla e penserei a cosa fare di utile nei piccoli gesti quotidiani !
Ma se proprio ci tieni e dovessi consigliarti qualcuno sarebbe Legambiente !
Massimo - BallaCoiPersici (aka Ballak)
Che bello che era quando lo spinning non era una moda !
La Gaystapo ha veramente rotto i coglioni !
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- BallaCoiPersici
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Aggiungo, sul nucleare, che a breve diventerà argomento caldo , questa mappa (i siti nucleari in Europa, fonte http://www.florenworkshop.com/geonuc.bmp) .
In sostanza, per ogni cittadino italiano, oggettivamente e inconfutabilmente:
A) rischi pari a quelli di avere un centrale nucleare in casa (ci salviamo solo se esplode quella slovena e non tira grecale per 5 anni )
B) costi dell'energia, acquistata in gran parte dai paesi nucleari (Francia in primis), più alti d'Europa
C) fuga di cervelli all'estero (e ricordo che l'Euratom di Ispra - VA - era, prima del nefasto referendum populista e terroristico che ha ucciso il nucleare italiano, il centro europeo per la ricerca sull'atomo)
Non serve quindi fare altro che i conti della serva !
Oppure si può scegliere di fare la romantica battaglia contro i mulini a vento, prima in Italia e poi nazione per nazione a convincerli a togliere il nucleare.
E' giusto che ciascuno la pensi a modo suo !
In sostanza, per ogni cittadino italiano, oggettivamente e inconfutabilmente:
A) rischi pari a quelli di avere un centrale nucleare in casa (ci salviamo solo se esplode quella slovena e non tira grecale per 5 anni )
B) costi dell'energia, acquistata in gran parte dai paesi nucleari (Francia in primis), più alti d'Europa
C) fuga di cervelli all'estero (e ricordo che l'Euratom di Ispra - VA - era, prima del nefasto referendum populista e terroristico che ha ucciso il nucleare italiano, il centro europeo per la ricerca sull'atomo)
Non serve quindi fare altro che i conti della serva !
Oppure si può scegliere di fare la romantica battaglia contro i mulini a vento, prima in Italia e poi nazione per nazione a convincerli a togliere il nucleare.
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Massimo - BallaCoiPersici (aka Ballak)
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Davanti a migliaia di pale eoliche inutili che stanno coprendo i più bei crinali del nostro Appennino, davanti a centrali "pulite" a biomasse (= caminetti a legna pregiata) che si stanno mangiando tutti i boschi più belli (BcP: quando vieni in Sila, ti faccio vedere..), mi sto vagamente convincendo che le centrali vecchio stile facevano il danno meno grave.
Il vero problema del nucleare tuttora irrisolto sono le scorie (e scusate se è poco...).
Poi c'è il fatto che, partendo ora con quel tipo di tecnologia, si finirà tra 10-15-20 anni con un risultato completamente obsoleto. Nel resto del mondo, ci sono solo due centrali in costruzione, per il resto sono completamente fermi.
In più, certi soggetti che ne sono tra i principali fautori politici, garantiscono davvero poco:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/0 ... a-3695898/
BcP: ti raccomando Legambiente!!! Sono capaci di salvaguardare il cacio-pecorino-di-roccaimperiale ma fottersene di un'autostrada con esbosco totale nel mezzo di un parco nazionale!
Il vero problema del nucleare tuttora irrisolto sono le scorie (e scusate se è poco...).
Poi c'è il fatto che, partendo ora con quel tipo di tecnologia, si finirà tra 10-15-20 anni con un risultato completamente obsoleto. Nel resto del mondo, ci sono solo due centrali in costruzione, per il resto sono completamente fermi.
In più, certi soggetti che ne sono tra i principali fautori politici, garantiscono davvero poco:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/0 ... a-3695898/
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Mimmo Viggiani
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Come dicevo per me il mondo ambientalista può andare dove so io al completo !
Ho solo detto che il meno peggio, a mio modo di vedere, è chi tenta di stare con i piedi per terra e mira ad un approccio razionale e non astrattamente ideologico.
Poi chiaro che tutti quanti hanno un prezzo e i valori al giorno d'oggi sono in svendita globale, quindi la "purezza" non sta in casa di nessuno e le vaccate prosperano.
Sul nucleare ovviamente il treno buono s'è perso col referendum dell'epoca (chi ha votato contro faccia mea culpa ).
Ma ancora oggi non esistono ricerche manco banalmente verosimili che indichino fonti di energia più pulita del nucleare (che sia tutto dire concordo, ma le alternative disponibili per il prossimo trentennio le hai elencate anche te).
Le scorie sono un rischio, vero.
Ma secondo me il ragionamento da farsi è il seguente:
meglio un rischio ipotetico e statisticamente insignificante (di accadimento) con le scorie nucleari o la certezza matematica di inquinamento da combustibili fossili, abbruttimento ambientale con eolico e fotovoltaico, coste disseminate di rigassificatori, fiumi sbarrati da centrali, ecc. ecc. ?
Che nessuno stia costruendo centrali (non lo so, ma non ho motivo di dubitare di te che sei sempre molto ben informato) si spiegherebbe molto semplicemente col fatto che quelle esistenti coprono il fabbisogno (es. la Francia che vende energia a noi).
In ogni caso, pour parler, che metodi di produzione energetica alternativa al nucleare suggeriresti per far fronte alla previsione di fabbisogno ?
Ho solo detto che il meno peggio, a mio modo di vedere, è chi tenta di stare con i piedi per terra e mira ad un approccio razionale e non astrattamente ideologico.
Poi chiaro che tutti quanti hanno un prezzo e i valori al giorno d'oggi sono in svendita globale, quindi la "purezza" non sta in casa di nessuno e le vaccate prosperano.
Sul nucleare ovviamente il treno buono s'è perso col referendum dell'epoca (chi ha votato contro faccia mea culpa ).
Ma ancora oggi non esistono ricerche manco banalmente verosimili che indichino fonti di energia più pulita del nucleare (che sia tutto dire concordo, ma le alternative disponibili per il prossimo trentennio le hai elencate anche te).
Le scorie sono un rischio, vero.
Ma secondo me il ragionamento da farsi è il seguente:
meglio un rischio ipotetico e statisticamente insignificante (di accadimento) con le scorie nucleari o la certezza matematica di inquinamento da combustibili fossili, abbruttimento ambientale con eolico e fotovoltaico, coste disseminate di rigassificatori, fiumi sbarrati da centrali, ecc. ecc. ?
Che nessuno stia costruendo centrali (non lo so, ma non ho motivo di dubitare di te che sei sempre molto ben informato) si spiegherebbe molto semplicemente col fatto che quelle esistenti coprono il fabbisogno (es. la Francia che vende energia a noi).
In ogni caso, pour parler, che metodi di produzione energetica alternativa al nucleare suggeriresti per far fronte alla previsione di fabbisogno ?
Ultima modifica di BallaCoiPersici il gio apr 29, 2010 10:33 am, modificato 1 volta in totale.
Massimo - BallaCoiPersici (aka Ballak)
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Ovviamente non sono d' accordoBallaCoiPersici ha scritto:
Greenpeace e altri simili (es. Seashepard) li vedo molto come centri sociali dall'ambientalismo alla sola ricerca di visibilità e senza ottenere sostanzialmente nulla di concreto per l'ambiente.
Hai detto che sostanzialmente non ottengono nulla di concreto per l' ambiente, in base a cosa affermi ciò?
Riporto i risultati dell' ultima campagna antartica contro le baleniere giapponesi, sono numeri, oggettività più assoluta dunque.
Tant'è che a seguito di questi risultati, il giappone ha chiesto che venga riaperta la caccia commerciale alle balene per poter agire senza il disturbo di sea shepherd...
La campagna per la difesa delle balene condotta da Sea Shepherd salva 528 balene
L’Operazione Waltzing Matilda è un successo spettacolare
La flotta baleniera giapponese si era messa in mare, diretta verso il Santuario delle Balene dell’Oceano Antartico, con un permesso rilasciato dal governo giapponese in base al quale la flotta stessa avrebbe potuto uccidere 935 balenottere minori, che sono protette, 50 balenottere comuni, a rischio di estinzione, e 50 megattere, a rischio di estinzione. Il suo obiettivo era di uccidere un totale di 1035 balene.
L’intervento delle tre navi della Sea Shepherd Conservation Society ha impedito alla flotta di uccidere il numero completo di esemplari. I membri dell’equipaggio di Sea Shepherd hanno avuto successo nel ridurre tale quota di più della metà. Il successo nel salvare le megattere è stato pari al 100% e il successo nel salvare le balenottere comuni è stato del 98%.
Delle cinquanta megattere di cui era prevista l’uccisione, la flotta non ne ha uccisa neppure una.
Delle cinquanta balenottere comuni di cui era prevista l’uccisione, la flotta ne ha uccisa una soltanto.
Delle 935 balenottere minori di cui era prevista l’uccisione, la flotta ne ha uccise 506.
In totale, i balenieri giapponesi, che operano illegalmente, hanno ucciso 507 balene.
Sea Shepherd ha avuto successo nel salvare 528 balene: il più forte impatto che abbiamo avuto fino ad ora sul numero di balene di cui era prevista l’uccisione.
Per quanto riguarda il nucleare, la penso esattamente come mimmo, per quando saranno operative le centrali saranno obsolete ed il fatto che nessun paese punti alla costruzione di nuovi impianti dovrebbe far riflettere....
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La fonte di queste informazioni ?Esox ha scritto:Ovviamente non sono d' accordoBallaCoiPersici ha scritto:
Greenpeace e altri simili (es. Seashepard) li vedo molto come centri sociali dall'ambientalismo alla sola ricerca di visibilità e senza ottenere sostanzialmente nulla di concreto per l'ambiente.
Hai detto che sostanzialmente non ottengono nulla di concreto per l' ambiente, in base a cosa affermi ciò?
Riporto i risultati dell' ultima campagna antartica contro le baleniere giapponesi, sono numeri, oggettività più assoluta dunque.
Tant'è che a seguito di questi risultati, il giappone ha chiesto che venga riaperta la caccia commerciale alle balene per poter agire senza il disturbo di sea shepherd...
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L’intervento delle tre navi della Sea Shepherd Conservation Society ha impedito alla flotta di uccidere il numero completo di esemplari. I membri dell’equipaggio di Sea Shepherd hanno avuto successo nel ridurre tale quota di più della metà. Il successo nel salvare le megattere è stato pari al 100% e il successo nel salvare le balenottere comuni è stato del 98%.
Delle cinquanta megattere di cui era prevista l’uccisione, la flotta non ne ha uccisa neppure una.
Delle cinquanta balenottere comuni di cui era prevista l’uccisione, la flotta ne ha uccisa una soltanto.
Delle 935 balenottere minori di cui era prevista l’uccisione, la flotta ne ha uccise 506.
In totale, i balenieri giapponesi, che operano illegalmente, hanno ucciso 507 balene.
Sea Shepherd ha avuto successo nel salvare 528 balene: il più forte impatto che abbiamo avuto fino ad ora sul numero di balene di cui era prevista l’uccisione.
Faccio quindi anche a te la stessa domanda.Esox ha scritto:Per quanto riguarda il nucleare, la penso esattamente come mimmo, per quando saranno operative le centrali saranno obsolete ed il fatto che nessun paese punti alla costruzione di nuovi impianti dovrebbe far riflettere....
Alternative al nucleare ?
Massimo - BallaCoiPersici (aka Ballak)
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Guarda quello che li differenzia principalmente dalle altre associazioni è che oltre alle varie propagande di sensibilizzazione agiscono direttamente contro i bracconieri, andando con le loro navi ad ostacolare e bloccare le operazioni illegali. E se li segui puoi benissimo vedere da te i risultati.knives cs ha scritto:grazie a tutti per le risposte!
legambiente mi aveva dato l'impressione che avete detto, infatti quel "diplomatica" ha sia significato positivo che negativo...
greenpeace credo forse voglia un impegno più grande di quello che, purtroppo,forse ho possibilità di dare...
mi parlate un pò di sea shepherd?
comunque per esperienza personale in effetti di solito apprezzo proprio le associazioni di nicchia..danno più soddisfazione, c'è un rapporto più umano
Sono sicuramente l'associazione più attiva di tutto il globo... ma con questo non voglio scoraggiarti. Perchè anche se hai poco tempo da casa tua puoi fare molto, anche il semplice far conoscere l'associazione ad amici o persone interessate all'argomento è qualcosa di molto utile per qualunque associazione con cui vuoi collaborare.
Daniele
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grazie ancora per l'interesse...
max certo la tua è una posizione molto pragmatica, ed effettivamente non si può non affermare che forse è la posizione anche più conveniente...visto che anche queste associazioni hanno un potere contrattuale decisamente più ridotto rispetto a quello degli stati o ancora peggio di chi gli sta dietro, i veri padroni e quelli che decidono sempre tutto fra di loro...
queste centrali si inizieranno a costruire entro 3 anni(ma i soldi escono all'improvviso?), più o meno lo stesso tempo necessario a sconfiggere il cancro
per la realizzazione avevo letto si parlasse di 5 anni...che in fondo è la migliore delle ipotesi,per cui 3+5=8....già otto anni tecnologicamente parlando sono un'enormità...non c'è il rischio di addossarci di nuovo tecnologie obsolete,considerando i tempi di costruzione?
poi per la fuga di cervelli mi sembra assurdo pensare che qualche centrale possa fermarli. e soprattutto... ma se si devono spendere soldi per ricerca e istruzione in ambito nucleare...perchè non spenderli per la ricerca di nuove fonti alternative? mi sembra che l'italia sia sempre l'ultima ad essere trascinata dalla corda del progresso... forse se i cervelli fuggono non è per mancanza di elementi su cui ricercare,ma per mancanza di denaro o comunque voglia di investire nella ricerca.
per quanto riguarda mimmo il problema non è tanto la bruttezza o l'obrobio degli impianti, ma come vengono utilizzati... ricordo dei ponti fra le isole greche stupendi...e posso dire che,anche se sono abbastanza estremo in certe cose, non mi dispiacevano affatto,anzi...
oppure c'è la soluzione degli eolici offshore...
poi quello delle scorie per me è già un motivo valido per non costruirne proprio...
sul rischio delle radiazioni sono d'accordo con max perchè ormai è presente e...sapete che la zona di cernobyl è diventata zona di riproduzione di una specie di cervi in via d'estinzione?
max certo la tua è una posizione molto pragmatica, ed effettivamente non si può non affermare che forse è la posizione anche più conveniente...visto che anche queste associazioni hanno un potere contrattuale decisamente più ridotto rispetto a quello degli stati o ancora peggio di chi gli sta dietro, i veri padroni e quelli che decidono sempre tutto fra di loro...
queste centrali si inizieranno a costruire entro 3 anni(ma i soldi escono all'improvviso?), più o meno lo stesso tempo necessario a sconfiggere il cancro
per la realizzazione avevo letto si parlasse di 5 anni...che in fondo è la migliore delle ipotesi,per cui 3+5=8....già otto anni tecnologicamente parlando sono un'enormità...non c'è il rischio di addossarci di nuovo tecnologie obsolete,considerando i tempi di costruzione?
poi per la fuga di cervelli mi sembra assurdo pensare che qualche centrale possa fermarli. e soprattutto... ma se si devono spendere soldi per ricerca e istruzione in ambito nucleare...perchè non spenderli per la ricerca di nuove fonti alternative? mi sembra che l'italia sia sempre l'ultima ad essere trascinata dalla corda del progresso... forse se i cervelli fuggono non è per mancanza di elementi su cui ricercare,ma per mancanza di denaro o comunque voglia di investire nella ricerca.
per quanto riguarda mimmo il problema non è tanto la bruttezza o l'obrobio degli impianti, ma come vengono utilizzati... ricordo dei ponti fra le isole greche stupendi...e posso dire che,anche se sono abbastanza estremo in certe cose, non mi dispiacevano affatto,anzi...
oppure c'è la soluzione degli eolici offshore...
poi quello delle scorie per me è già un motivo valido per non costruirne proprio...
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Il problema sostanziale è che finchè nessuno risponde alla domanda sulle alternative al nucleare, siamo nell'ambito del personale sentiment, del tutto lecito ma non necessariamente basato sul senso pratico.
E l'energia, che tutti consumiamo sempre di più, si produce con la praticità, non con le emozioni.
Ogni gioco ha il suo costo, facciamone una ragione e cerchiamo quello che costa meno e che impatta meno.
E sino a prova contraria, scientificamente parlando, il nucleare allo stato attuale, e in previsione per i prossimi trent'anni, è il sistema di produzione di energia a minor costo e a minor impatto ambientale, a breve, medio e lungo termine.
Questi i fatti oggettivi, riconosciuti a livello mondiale in ambito scientifico e politicamente mai messi in discussione nelle nazioni ove la politica, di qualsiasi colore, pensa a risolvere pragmaticamente i problemi.
Se vogliamo invece parlare dell'opinabile, per come la vedo io, trovo del tutto inutile, anzi poco etico, contestare iniziative che offrono una soluzione realizzabile se di contro non si ha un'alternativa valida e realizzabile da mettere sul tavolo.
Ma non è certo una novità nel nostro paese !
E l'energia, che tutti consumiamo sempre di più, si produce con la praticità, non con le emozioni.
Ogni gioco ha il suo costo, facciamone una ragione e cerchiamo quello che costa meno e che impatta meno.
E sino a prova contraria, scientificamente parlando, il nucleare allo stato attuale, e in previsione per i prossimi trent'anni, è il sistema di produzione di energia a minor costo e a minor impatto ambientale, a breve, medio e lungo termine.
Questi i fatti oggettivi, riconosciuti a livello mondiale in ambito scientifico e politicamente mai messi in discussione nelle nazioni ove la politica, di qualsiasi colore, pensa a risolvere pragmaticamente i problemi.
Se vogliamo invece parlare dell'opinabile, per come la vedo io, trovo del tutto inutile, anzi poco etico, contestare iniziative che offrono una soluzione realizzabile se di contro non si ha un'alternativa valida e realizzabile da mettere sul tavolo.
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Che bello che era quando lo spinning non era una moda !
La Gaystapo ha veramente rotto i coglioni !
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Esatto. Ogni tanto mi ricordo di essere un ingegnere, mi faccio due conti e vedo che le cose stanno proprio così.BallaCoiPersici ha scritto: E l'energia, che tutti consumiamo sempre di più, si produce con la praticità, non con le emozioni.
Una cosa che si può fare è arrivare ad un mix assortito di fonti di energia, giusto per non dipendere solo dalla stessa. Ma, per arrivare solo al 20% di rinnovabile, come hanno fatto in Germania o in Danimarca, hanno dovuto piazzare pale eoliche ovunque (e lì vento ne hanno con regolarità e intensità sicuramente maggiori). Non so fino a che punta sia conveniente... D'altra parte, una pala eolica non è niente di irreversibile... pentendosene, si può anche toglierla di mezzo e ripristinare (quasi) l'ambiente ma metterle ovunque mi fa comunque orrore.
Il problema vero sono le scorie: dove tenerle (non le vuole nessuno)? è giusto lasciarle in eredità alle generazioni future?BallaCoiPersici ha scritto: Ogni gioco ha il suo costo, facciamone una ragione e cerchiamo quello che costa meno e che impatta meno.
E sino a prova contraria, scientificamente parlando, il nucleare allo stato attuale, e in previsione per i prossimi trent'anni, è il sistema di produzione di energia a minor costo e a minor impatto ambientale, a breve, medio e lungo termine.
Per il rischio incidenti, lascio a voi l'opzione se accettare o meno il basso rischio (basso in termini percentuali... ma non in termini di danni...)
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http://www.usnews.com/science/articles/ ... arget.htmlBallaCoiPersici ha scritto: La fonte di queste informazioni ?
Poi se vuoi approfondire, puoi andare nel sito dell' istituto di ricerca giapponese sui cetacei http://www.icrwhale.org/eng-index.htm ma come potrai notare, il sito è antiquatissimo e malfunzionante...a dimostrazione di quanto ci tengano i giapponesi a condurre questa ricerca....
Eventualmente ci sarebbe da trovare l' alternativa al petrolio, non al nuclere, comunque il solare al primo posto, poi c'è l' idrogeno che come abbiamo visto tutte le case hanno prodotto auto con celle ad idrogeno, quindi non capisco perchè non estendere il discorso anche per la produzione di energia elettrica e non solo per il trasporto.BallaCoiPersici ha scritto: Faccio quindi anche a te la stessa domanda.
Alternative al nucleare ?
D'altronde l' idrogeno è un ottimo vettore di energia...
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ho sentito dire che c'è un tipo di pesca che si chiama spinning!!!!
Crisi nera, ossessione da serra, gravi sintomi manifestati!
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...a proposito di solare...
indagate un po' sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e dei costi conseguenti... e indagate un po' sulla resa effettiva, in soldoni sonanti alla fine di tutto
potrebbe essere divertente
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Beh, se non ho capito male gli accordi bilaterali prevedono che le scorie le smaltisca la Russia.mimmus ha scritto:Esatto. Ogni tanto mi ricordo di essere un ingegnere, mi faccio due conti e vedo che le cose stanno proprio così.BallaCoiPersici ha scritto: E l'energia, che tutti consumiamo sempre di più, si produce con la praticità, non con le emozioni.
Una cosa che si può fare è arrivare ad un mix assortito di fonti di energia, giusto per non dipendere solo dalla stessa. Ma, per arrivare solo al 20% di rinnovabile, come hanno fatto in Germania o in Danimarca, hanno dovuto piazzare pale eoliche ovunque (e lì vento ne hanno con regolarità e intensità sicuramente maggiori). Non so fino a che punta sia conveniente... D'altra parte, una pala eolica non è niente di irreversibile... pentendosene, si può anche toglierla di mezzo e ripristinare (quasi) l'ambiente ma metterle ovunque mi fa comunque orrore.
Il problema vero sono le scorie: dove tenerle (non le vuole nessuno)? è giusto lasciarle in eredità alle generazioni future?BallaCoiPersici ha scritto: Ogni gioco ha il suo costo, facciamone una ragione e cerchiamo quello che costa meno e che impatta meno.
E sino a prova contraria, scientificamente parlando, il nucleare allo stato attuale, e in previsione per i prossimi trent'anni, è il sistema di produzione di energia a minor costo e a minor impatto ambientale, a breve, medio e lungo termine.
Per il rischio incidenti, lascio a voi l'opzione se accettare o meno il basso rischio (basso in termini percentuali... ma non in termini di danni...)
Certo non è che il problema si risolva spostandolo altrove ma c'è anche da dire che se sotterrano ventimila tonnellate (qualche migliaio di anni di energia per l'intero mondo) di scorie radiottive in siberia la possibilità che queste possano causare danni non è nemmeno statisticamente calcolabile !
Sugli incidenti basta pensare a Viareggio lo scorso anno !
Cos'era ? Butano ? Gas liquido insomma...
Un quartiere devastato e quanti morti ?
L'equivalente di un incidente nucleare minore, ovvero uno di quelli statisticamente considerabili allo 0,00X in un contesto di controllo e manutenzioe da società industrializzata avanzata (non pensiamo all'Ucraina degli anni ottanta insomma, dove le centrali del '45 tenute su a puntelli o andavano o il paese si spegneva) !
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Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.Davide ha scritto:...a proposito di solare...
indagate un po' sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e dei costi conseguenti... e indagate un po' sulla resa effettiva, in soldoni sonanti alla fine di tutto
potrebbe essere divertente
Per la resa, le case madri (parlo principalmente dei pannelli tedeschi non della cinesaglia) garantiscono nel contratto d' acquisto 20 anni con perdita massima 5%.
Se non fosse così i tedeschi sono stupidi...
Berlino – È stato inaugurato in Germania il più grande ''campo solare'' del mondo: è il Waldpolenz Solar Park, realizzato su un vecchio aeroporto di Lipsia, nella Germania dell'Est, che si estende per 110 ettari. La centrale, che sta per produrre 24 megawatt di elettricità, arriverà entro il 2009 a 40 megawatt, alimentando almeno 10.000 case e consentendo di risparmiare ogni anno almeno 25.000 tonnellate di carbonio. E il fenomeno non si limita a Waldpolenz. Anche Lipsia ospita tre dei 50 campi solari più grandi del mondo. E l'economia della zona - solo fino a pochi anni fa depressa - sta decollando. Perché i tedeschi non si limitano a istallare pannelli fotovoltaici, ma sviluppano in proprio le tecnologie innovative, che poi esportano. Nel 2007 l'economia tedesca è cresciuta del 2,5%, mentre i consumi di energia da combustibili fossili in Germania sono diminuiti del 5,6%, a dimostrazione del fatto che sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono necessariamente incompatibili.
Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
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Ok, vado a leggere !Esox ha scritto:http://www.usnews.com/science/articles/ ... arget.htmlBallaCoiPersici ha scritto: La fonte di queste informazioni ?
Poi se vuoi approfondire, puoi andare nel sito dell' istituto di ricerca giapponese sui cetacei http://www.icrwhale.org/eng-index.htm ma come potrai notare, il sito è antiquatissimo e malfunzionante...a dimostrazione di quanto ci tengano i giapponesi a condurre questa ricerca....?
Il problema sostanziale è che l'idrogeno non esiste come molecola semplice in natura, ma va estratto dall'acqua.Esox ha scritto:Eventualmente ci sarebbe da trovare l' alternativa al petrolio, non al nuclere, comunque il solare al primo posto, poi c'è l' idrogeno che come abbiamo visto tutte le case hanno prodotto auto con celle ad idrogeno, quindi non capisco perchè non estendere il discorso anche per la produzione di energia elettrica e non solo per il trasporto.BallaCoiPersici ha scritto: Faccio quindi anche a te la stessa domanda.
Alternative al nucleare ?
D'altronde l' idrogeno è un ottimo vettore di energia...
E allo stato attuale il dispendio di energia per produrlo supera la resa ovvero non è economico e inoltre il processo di estrazione impatta ambientalmente più di quanto non si eviterebbe di impattare usando l'idrogeno di risulta !
Insomma, fantascienza a parte (e diciamolo, spesso queste amenità sono cavalli di battaglia dell'ambientalismo) allo stato attuale non ci sono alternative al nucleare (che a sua volta è l'alternativa, ribadisco, più economica e a minor impatto ambientale reale di ogni altra forma di produzione energetica).
Che poi volendo, basterebbe farsi una domanda per capire da soli la questione, ovvero:
ma al mondo sono tutti coglioni e tutti autolesionisti oppure ..... ?
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tutto bello, ma per i privati?Esox ha scritto:Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.Davide ha scritto:...a proposito di solare...
indagate un po' sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e dei costi conseguenti... e indagate un po' sulla resa effettiva, in soldoni sonanti alla fine di tutto
potrebbe essere divertente
Per la resa, le case madri (parlo principalmente dei pannelli tedeschi non della cinesaglia) garantiscono nel contratto d' acquisto 20 anni con perdita massima 5%.
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Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
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Quando è stato enunciato il primo principio della termodinamica, si conoscevano alcune cose ed altre no; passano gli anni si fanno nuove scoperte e teorie che prima erano su basi solide, ora traballano.
E' stato quindi enunciato il principio 0 della termodinamica che si rifà al primo.
Date anche un' occhiata alla cella di meyer o su youtube scrivete hydrogen tap, è una cosa simpatica!
Il discorso dell' aeroporto l' ho postato per dimostrare che negli altri paesi hanno una visuale diversa dalla nostra e se da una parte hanno più vento, dall' altra hanno anche meno sole...
E' stato quindi enunciato il principio 0 della termodinamica che si rifà al primo.
Date anche un' occhiata alla cella di meyer o su youtube scrivete hydrogen tap, è una cosa simpatica!
Il discorso delle polizze per lo smaltimento e della garanzia è per i privati, da me stanno costruendo un impianto di circa 27 ettari ed altri 2; uno da un ettaro e mezzo e l' altro da 5 ettari sono quasi ultimati.Davide ha scritto:
tutto bello, ma per i privati?
Il discorso dell' aeroporto l' ho postato per dimostrare che negli altri paesi hanno una visuale diversa dalla nostra e se da una parte hanno più vento, dall' altra hanno anche meno sole...
Ultima modifica di Esox il gio apr 29, 2010 1:59 pm, modificato 1 volta in totale.
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bè se fai riferimento all'incidente di viareggio mi viene da pensare alla nave di cetraro!
coktail di fonti ok, ma che non sia una scusa per fermare la ricerca in fonti più pulite...
e poi ricordo sempre le pale eoliche offshore,certo più belle delle piattaforme petrolifere
è necessario questo nucleare? può darsi che sia necessario realmente,posso tollerarlo,ma non riesco proprio ad appoggiarlo
coktail di fonti ok, ma che non sia una scusa per fermare la ricerca in fonti più pulite...
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La pesca è uno sport inventato dagli insetti e voi siete l’esca. (P.J. O’Rourke)
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boh... avevo sentito cose turche sui costi di smaltimento e sulla reale convenienza del fotovoltaico, che, insomma, tanto ecologico poi non era...
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Eh, propri così...knives cs ha scritto: è necessario questo nucleare? può darsi che sia necessario realmente,posso tollerarlo,ma non riesco proprio ad appoggiarlo
Comunque, inutile dare addosso ad una tecnologia fondamentalmente agli esordi come quella solare fotovoltaica.. conviene implementarla con ragionevolezza, favorirne la diffusione e lo sviluppo, anche addossandosi i suoi costi e la non-competitività, confidando nel futuro. Del resto, se ci pensiamo, questo povero Sole ci butta addosso tutta l'energia che ci serve Anche il carbone e il petrolio, sono energia solare conservata!
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Ok, prendiamo una centrale nucleare da 1 Gigawatt di produzione (mi pare sia la produzione media di una centrale moderna).Esox ha scritto:Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.Davide ha scritto:...a proposito di solare...
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Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
1 GW sono 1000 MW.
1 km2 di pannelli solari (come da articolo, 110 ha sono 1,1 km2, ma facciamo 1 per semplicità anche se ottimizziamo arbitrariamente del 10% la resa del fotovoltaico) produce, nella migliore delle ipotesi, 40MW (attualmente 24 in verità, ma ragioniamo su 40).
In sostanza per produrre 1 GW servono 25 km2 (1000 MW / 40 MW = 25 km2) di superficie fotovoltaica in perfetta efficenza (da pulire, mantenere, ecc.)
In pratica devi coprire di pannelli solari il lago di Varese e tutte le sponde direi per almeno un 100 mt dalla riva.
E se per 40 MW prodotti col fotovoltaico su un km2 risparmi 25.000 tonnellate di carbonio, con una centrale da 1 GW ne risparmi 25.000 t * 25 km2 ovvero 625.000 t !
Non so, vedi te !
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La Gaystapo ha veramente rotto i coglioni !
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Andiamo a far visita ai nostri cugini greci, e per la precisione nel sud di Creta:e poi ricordo sempre le pale eoliche offshore,certo più belle delle piattaforme petrolifere
Ecco la baietta e la spiaggia di Kali Limenes (=Buoni Porti .. citato anche da S.Paolo che vi era sbarcato durante il viaggio per Roma) .. una baietta coronata da due piccole isole, sarebbe molto carina in effetti .. ma su una di queste isolette ...
.. sorpresa!!!
Va be' .. andiamo via.
Risaliamo la costa, ci sono dei bei paesini pochi Km sopra appena di là dalle prime montagne
Eccone qui uno che si chiama Miamou
.. ma cosa c'è sul crinale che sovrasta il paese?
Toh ... delle bellissime pale eoliche (inshore, queste)
Altra vittima della richiesta di energia.
E notare che i greci stanno pure fallendo.
Armando
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Ricorda:
- presentati a seaspin nell'apposita sezione
- non porre domande su argomenti già aperti
- proponi solo foto rispettose dei pesci e in ambiente naturale
- se ravvisi un problema parlane prima in privato coi moderatori [/size]
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E' giusto fare ricerca e sviluppare alternative ma è anche necessario stare coi piedi per terra ed evitare di osannare tecnologie che in realtà possono anche sembrare la panacea di tutti i mali ma che alla prova dei fatti, allo stato attuale, sono e restano esercizi di fisica con una resa pratica che produce costi e non benefici.mimmus ha scritto:Eh, propri così...knives cs ha scritto: è necessario questo nucleare? può darsi che sia necessario realmente,posso tollerarlo,ma non riesco proprio ad appoggiarlo
Comunque, inutile dare addosso ad una tecnologia fondamentalmente agli esordi come quella solare fotovoltaica.. conviene implementarla con ragionevolezza, favorirne la diffusione e lo sviluppo, anche addossandosi i suoi costi e la non-competitività, confidando nel futuro. Del resto, se ci pensiamo, questo povero Sole ci butta addosso tutta l'energia che ci serve Anche il carbone e il petrolio, sono energia solare conservata!
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Guarda, in giro se ne sentono tante, ad esempio c'è un confinante dell'impianto da un ettare e mezzo che è convinto che i pannelli portino via il calore anche dal suo campo e che non ci cresca più nienteDavide ha scritto:boh... avevo sentito cose turche sui costi di smaltimento e sulla reale convenienza del fotovoltaico, che, insomma, tanto ecologico poi non era...
Per quanto riguarda la polizza e la garanzia, ne ho proprio parlato col propietario del terreno che mi ha spiegato quello che ha fatto (2 anni è stato dietro a questa storia) quindi penso si sia informato abbastanza, tu dove hai letto dei costi di smaltimento?
Sarei interessato a sapere più cose possibili in merito.
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Rigassificatore ?Armando ha scritto:
.. sorpresa!!!
Azz, che orrore, qualunque cosa sia !
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ho sentito un installatore di caldaie, impiantista etc. parlare di queste problematiche in una televisione locale... ha detto chiaramente che non è tutto oro quel che luccica... poi oh... magari l'impianto da 800 ettari è ben più conveniente e produttivo dell'impiantino da 2 pannelli sul tetto eh (quello che ventilava Beppe Grillo)
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a me piaceBallaCoiPersici ha scritto:Rigassificatore ?Armando ha scritto:
.. sorpresa!!!
Azz, che orrore, qualunque cosa sia !
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Ma la produzione di uranio non la consideri?BallaCoiPersici ha scritto:Ok, prendiamo una centrale nucleare da 1 Gigawatt di produzione (mi pare sia la produzione media di una centrale moderna).Esox ha scritto:Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.Davide ha scritto:...a proposito di solare...
indagate un po' sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e dei costi conseguenti... e indagate un po' sulla resa effettiva, in soldoni sonanti alla fine di tutto
potrebbe essere divertente
Per la resa, le case madri (parlo principalmente dei pannelli tedeschi non della cinesaglia) garantiscono nel contratto d' acquisto 20 anni con perdita massima 5%.
Se non fosse così i tedeschi sono stupidi...
Berlino – È stato inaugurato in Germania il più grande ''campo solare'' del mondo: è il Waldpolenz Solar Park, realizzato su un vecchio aeroporto di Lipsia, nella Germania dell'Est, che si estende per 110 ettari. La centrale, che sta per produrre 24 megawatt di elettricità, arriverà entro il 2009 a 40 megawatt, alimentando almeno 10.000 case e consentendo di risparmiare ogni anno almeno 25.000 tonnellate di carbonio. E il fenomeno non si limita a Waldpolenz. Anche Lipsia ospita tre dei 50 campi solari più grandi del mondo. E l'economia della zona - solo fino a pochi anni fa depressa - sta decollando. Perché i tedeschi non si limitano a istallare pannelli fotovoltaici, ma sviluppano in proprio le tecnologie innovative, che poi esportano. Nel 2007 l'economia tedesca è cresciuta del 2,5%, mentre i consumi di energia da combustibili fossili in Germania sono diminuiti del 5,6%, a dimostrazione del fatto che sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono necessariamente incompatibili.
Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
1 GW sono 1000 MW.
1 km2 di pannelli solari (come da articolo, 110 ha sono 1,1 km2, ma facciamo 1 per semplicità anche se ottimizziamo arbitrariamente del 10% la resa del fotovoltaico) produce, nella migliore delle ipotesi, 40MW (attualmente 24 in verità, ma ragioniamo su 40).
In sostanza per produrre 1 GW servono 25 km2 (1000 MW / 40 MW = 25 km2) di superficie fotovoltaica in perfetta efficenza (da pulire, mantenere, ecc.)
In pratica devi coprire di pannelli solari il lago di Varese e tutte le sponde direi per almeno un 100 mt dalla riva.
E se per 40 MW prodotti col fotovoltaico su un km2 risparmi 25.000 tonnellate di carbonio, con una centrale da 1 GW ne risparmi 25.000 t * 25 km2 ovvero 625.000 t !
Non so, vedi te !
Per produrre l' uranio e235 quello usato per la fissione, servono enormi quantità di energia, è una risorsa limitata e produce scorie che dureranno per millenni, conviene?
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ho sentito dire che c'è un tipo di pesca che si chiama spinning!!!!
Crisi nera, ossessione da serra, gravi sintomi manifestati!
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Come ti dicevo il mondo industriale, quello che consuma energia, ha centrali nucleari e non tappeti di pannelli fotovoltaici (che volendo, stati come gli USA, potrebbero pure tappezzare i deserti senza troppi danni).Esox ha scritto:Ma la produzione di uranio non la consideri?BallaCoiPersici ha scritto:Ok, prendiamo una centrale nucleare da 1 Gigawatt di produzione (mi pare sia la produzione media di una centrale moderna).Esox ha scritto: Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.
Per la resa, le case madri (parlo principalmente dei pannelli tedeschi non della cinesaglia) garantiscono nel contratto d' acquisto 20 anni con perdita massima 5%.
Se non fosse così i tedeschi sono stupidi...
Berlino – È stato inaugurato in Germania il più grande ''campo solare'' del mondo: è il Waldpolenz Solar Park, realizzato su un vecchio aeroporto di Lipsia, nella Germania dell'Est, che si estende per 110 ettari. La centrale, che sta per produrre 24 megawatt di elettricità, arriverà entro il 2009 a 40 megawatt, alimentando almeno 10.000 case e consentendo di risparmiare ogni anno almeno 25.000 tonnellate di carbonio. E il fenomeno non si limita a Waldpolenz. Anche Lipsia ospita tre dei 50 campi solari più grandi del mondo. E l'economia della zona - solo fino a pochi anni fa depressa - sta decollando. Perché i tedeschi non si limitano a istallare pannelli fotovoltaici, ma sviluppano in proprio le tecnologie innovative, che poi esportano. Nel 2007 l'economia tedesca è cresciuta del 2,5%, mentre i consumi di energia da combustibili fossili in Germania sono diminuiti del 5,6%, a dimostrazione del fatto che sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono necessariamente incompatibili.
Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
1 GW sono 1000 MW.
1 km2 di pannelli solari (come da articolo, 110 ha sono 1,1 km2, ma facciamo 1 per semplicità anche se ottimizziamo arbitrariamente del 10% la resa del fotovoltaico) produce, nella migliore delle ipotesi, 40MW (attualmente 24 in verità, ma ragioniamo su 40).
In sostanza per produrre 1 GW servono 25 km2 (1000 MW / 40 MW = 25 km2) di superficie fotovoltaica in perfetta efficenza (da pulire, mantenere, ecc.)
In pratica devi coprire di pannelli solari il lago di Varese e tutte le sponde direi per almeno un 100 mt dalla riva.
E se per 40 MW prodotti col fotovoltaico su un km2 risparmi 25.000 tonnellate di carbonio, con una centrale da 1 GW ne risparmi 25.000 t * 25 km2 ovvero 625.000 t !
Non so, vedi te !
Per produrre l' uranio e235 quello usato per la fissione, servono enormi quantità di energia, è una risorsa limitata e produce scorie che dureranno per millenni, conviene?
Sono tutti fessi, incapaci di fare i conti della serva e con attitudini autolesioniste ?
Massimo - BallaCoiPersici (aka Ballak)
Che bello che era quando lo spinning non era una moda !
La Gaystapo ha veramente rotto i coglioni !
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Facci caso: col ca@@o che mettono pale eoliche sulle Alpiknives cs ha scritto:ecco degli esempi di lavori fatti da cani che non amano la propria terra... come se mettessero pale eoliche sulle dolomiti
Comunque, mi pare di aver letto che, coprendo di pannelli fotovoltaici tutto il Sahara, si coprirebbe il fabbisogno energetico europeo
Comunque, di raddoppio in raddoppio, mi sa che prima o poi ci avvicineremo a rendimenti convenienti. Specialmente se si sviluppano i pannelli "spalmabili" come pittura su qualsiasi superficie.
Mimmo Viggiani
"Non sono malato e non sono morto anche se mi hanno ucciso molte volte"
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il territorio greco è costellato da isole, non è la stessa cosa, al limite potresti dire così se mettessere le pale sul partenone o sulle meteore...knives cs ha scritto:ecco degli esempi di lavori fatti da cani che non amano la propria terra... come se mettessero pale eoliche sulle dolomiti o sul colosseo
è come dire che i finlandesi sono cazzoni perchè fanno i ponti sui loro laghi e non amano il proprio territorio
Davide Boledi
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SonOTS un fan accanito e potenzialmente pericoloso del signor Al Backet. Seghi-so!!!
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No, molto più semplicemente, hanno sfruttato la risorsa nucleare quando ancora non c'erano altre conoscenze, sfruttano ancora l' investimento fatto 50 ANNI FA e contemporaneamente si orientano verso il futuro; non a caso non sviluppano più nuove centrali, anzi alcune iniziano ad essere smantellate.BallaCoiPersici ha scritto: Come ti dicevo il mondo industriale, quello che consuma energia, ha centrali nucleari e non tappeti di pannelli fotovoltaici (che volendo, stati come gli USA, potrebbero pure tappezzare i deserti senza troppi danni).
Sono tutti fessi, incapaci di fare i conti della serva e con attitudini autolesioniste ?
Noi ovviamente...siamo indietro di 50 anni, vediamo ora il nucelare come una risorsa...
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Dunque, il Sahara ha una superficie (da Wikipedia) di 9 milioni di km2, pertanto a 40 MW (anzi, facciamo 50 MW che lì picchia il sole ) a Km2 sarebbero 450.000.000 di MW ovvero 450.000 GW.mimmus ha scritto:Facci caso: col ca@@o che mettono pale eoliche sulle Alpiknives cs ha scritto:ecco degli esempi di lavori fatti da cani che non amano la propria terra... come se mettessero pale eoliche sulle dolomiti
Comunque, mi pare di aver letto che, coprendo di pannelli fotovoltaici tutto il Sahara, si coprirebbe il fabbisogno energetico europeo
Ora bisognerebbe sapere il consumo energetico europeo ma potrebbe bastare, a occhio...
Il problema è: chi ca@@o li va a pulire periodicamente 9 milioni di km2 di pannelli solari ?
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Ti piace, Davide?
Forse lì a Genova non sono panorami insoliti.
Se riusciremo a fare un tour di pesca a Creta ci andiamo, magari peschi una spigola già pre-condita anzi "impregnata"
Mimmo, la situazione del vento sulle Alpi è molto diversa, non ci sono venti costanti come sui crinali che separano i bacini marini, ma regimi di vento molto saltuari, in particolare sui nostri versanti che sono "ridossati" rispetto allo spartiacque.
Comunque in cambio hanno ammazzato l'ecosistema di innumerevoli valli con l'idroelettrico ... e non da ora. Il disastro del Vajoint non era successo per un lago idroelettrico?
Dove c'erano fiumi con buona portata ora ci sono rigagnoli .. è alterazione ambientale anche questa.
Va be' dai ... risparmiamo energia. Chi stacca la spina per primo?
Forse lì a Genova non sono panorami insoliti.
Se riusciremo a fare un tour di pesca a Creta ci andiamo, magari peschi una spigola già pre-condita anzi "impregnata"
Mimmo, la situazione del vento sulle Alpi è molto diversa, non ci sono venti costanti come sui crinali che separano i bacini marini, ma regimi di vento molto saltuari, in particolare sui nostri versanti che sono "ridossati" rispetto allo spartiacque.
Comunque in cambio hanno ammazzato l'ecosistema di innumerevoli valli con l'idroelettrico ... e non da ora. Il disastro del Vajoint non era successo per un lago idroelettrico?
Dove c'erano fiumi con buona portata ora ci sono rigagnoli .. è alterazione ambientale anche questa.
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Ultima modifica di Armando il gio apr 29, 2010 2:52 pm, modificato 1 volta in totale.
Armando
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Max, a sentirti sembri il portavoce alieutico del nostro Premier
Armando, ero ironico eh...
...ma penso che se ci voleva ci voleva, voglio dire, si, fa ribrezzo, ma ci vuole...
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Ok, l'alternativa quindi, quella che chiedevo 10/15 post fa ?Esox ha scritto:No, molto più semplicemente, hanno sfruttato la risorsa nucleare quando ancora non c'erano altre conoscenze, sfruttano ancora l' investimento fatto 50 ANNI FA e contemporaneamente si orientano verso il futuro; non a caso non sviluppano più nuove centrali, anzi alcune iniziano ad essere smantellate.BallaCoiPersici ha scritto: Come ti dicevo il mondo industriale, quello che consuma energia, ha centrali nucleari e non tappeti di pannelli fotovoltaici (che volendo, stati come gli USA, potrebbero pure tappezzare i deserti senza troppi danni).
Sono tutti fessi, incapaci di fare i conti della serva e con attitudini autolesioniste ?
Noi ovviamente...siamo indietro di 50 anni, vediamo ora il nucelare come una risorsa...
C'è la risposta ?
Spero non sia quella di coprire di pannelli solari il Sahara !
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Mimmo sei sicuro?BallaCoiPersici ha scritto:Dunque, il Sahara ha una superficie (da Wikipedia) di 9 milioni di km2, pertanto a 40 MW (anzi, facciamo 50 MW che lì picchia il sole ) a Km2 sarebbero 450.000.000 di MW ovvero 450.000 GW.mimmus ha scritto:Facci caso: col ca@@o che mettono pale eoliche sulle Alpiknives cs ha scritto:ecco degli esempi di lavori fatti da cani che non amano la propria terra... come se mettessero pale eoliche sulle dolomiti
Comunque, mi pare di aver letto che, coprendo di pannelli fotovoltaici tutto il Sahara, si coprirebbe il fabbisogno energetico europeo
Ora bisognerebbe sapere il consumo energetico europeo ma potrebbe bastare, a occhio...
Il problema è: chi ca@@o li va a pulire periodicamente 9 milioni di km2 di pannelli solari ?
Io su focus avevo letto (qualche anno fa) che per soddisfare il fabbisogno mondiale di energia, sarebbe stato sufficiente installare una superficie di 500x500 km nel shara, a questo punto urge indagare!
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Potrei anche essere quello del PM svedese (socialdemocratico), o del capo di stato statunitense (democratico), ecc.Davide ha scritto:Max, a sentirti sembri il portavoce alieutico del nostro Premier
Insomma, di qualunque primo ministro o capo di stato che usa il buon senso e non la propaganda per valutare nel merito le questioni !
Se nalla fattispecie il nostro Premier ha un'idea che condivido da sempre (dai tempi che votai, mosca bianca, a favore del nucleare e lui manco c'era) dev'essere cattiva per forza perchè l'ha proposta lui ?
Queste equazioni demagogiche le lascio a chi non valuta mai nel merito le cose ma ragiona a interessi di bottega e guerre sante !
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Ma sto a scherzà!!! non si capiva?
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In linea di massima sono d'accordo che "dove ci vuole ci vuole", ma forse lì hanno fatto autogol, dato che il luogo è stato destinato quando ancora non si pensava che potesse diventare una risorsa turistica (non è che ci voleva molto eh), quindi hanno sputtanato una costa turisticamente interessante, mentre scogliacci del genere ne avevano quanti ne volevano in zone meno pregiate.
(NB: non è distantissimo dalla "tua" Mirtos, lo trovi prima del capo che separa dalla zona di Matala)
(NB: non è distantissimo dalla "tua" Mirtos, lo trovi prima del capo che separa dalla zona di Matala)
Ultima modifica di Armando il gio apr 29, 2010 3:05 pm, modificato 2 volte in totale.
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quello è un altro discorso
sul ci vuole ci vuole la intendevo proprio come hai detto te, pensavo fosse uno "scogliaccio"
sul ci vuole ci vuole la intendevo proprio come hai detto te, pensavo fosse uno "scogliaccio"
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Allora, il consumo medio del 2004 ( http://it.wikipedia.org/wiki/Risorse_e_ ... _nel_mondo ) era di 15 TW ovvero di 15.000 GW ovvero di 300.000 km2 quadrati di pannelli solari a 50 MW/Km2.Esox ha scritto:Mimmo sei sicuro?BallaCoiPersici ha scritto:Dunque, il Sahara ha una superficie (da Wikipedia) di 9 milioni di km2, pertanto a 40 MW (anzi, facciamo 50 MW che lì picchia il sole ) a Km2 sarebbero 450.000.000 di MW ovvero 450.000 GW.mimmus ha scritto: Facci caso: col ca@@o che mettono pale eoliche sulle Alpi
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Io su focus avevo letto (qualche anno fa) che per soddisfare il fabbisogno mondiale di energia, sarebbe stato sufficiente installare una superficie di 500x500 km nel shara, a questo punto urge indagare!
Quindi la superficie che indichi (250.000 Km2) potrebbe quasi bastare !
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