Mamma mia ragazzi ... è passata una vita da quando non scrivo più su questo Argomento ... più di tre anni!!
Ma ormai chi ha più il tempo di mettersi a scrivere e raccontare queste belle avventure?
... Già è tanto se si riesce a trovare il tempo di andare a pesca (sempre più raramente comunque
)
e pensare che, in questi 3 anni, pur andandoci poco a pesca, ... io e Tommy di avventure ne abbiamo condivise tante (di pesca
) ... adesso è arrivato anche il fratellino e sebbene non abbia ancora compiuto 2 anni è già stato "iniziato" allo Spinning
Però l'ultima ve la voglio proprio raccontare ... non perchè sia stata la migliore giornata degli ultimi tempi (negli ultimi due anni ci sono state infatti giornate sicuramente più produttive in termini di numero e dimensioni delle catture e nell'ultimo anno in particolare Tommaso ha anche agganciato diversi Tonni di taglia a spinning ... esperienze memorabili ... che purtroppo non si sono ancora mai concluse con la "cattura" ...o con il release
), ma perchè è stata proprio una giornata densa di emozioni, e soprattutto condivisa da Tommy con altri due bimbi (uno suo coetaneo e la sorella di quest'ultimo, di un paio d'anni più piccola), figli di un mio caro amico ...
Sabato scorso: uscita programmata già da qualche giorno con il dichiarato obiettivo di far pescare i bimbi dalla barca sulle mangianze.
Doveva esserci anche una collega con il figlio ... che però per sopraggiunti impegni ha dovuto dare forfait
Arrivati al rimessaggio presto (6.50) vediamo che c’è già un gran fermento … parcheggio pieno e un enorme traffico di canne e attrezzature …. sbarcate dalle macchine e pronte per essere caricate nelle innumerevoli barche che di lì a poco saranno varate dallo scivolo…
Fuori dall'ingresso del rimessaggio (ancora chiuso) lunga coda di aitanti “giovanotti” ansiosi di varcare il cancello... e clima da biennio di ingegneria a Roma (chi ci è passato sa di cosa parlo) tutti pronti a sparasi o a calpestarsi gli uni gli altri pur di non farsi passare davanti in coda ... con tanto di lavagnetta appesa al cancello con sopra scritti i nomi delle barche … o dei proprietari, in ordine di arrivo di questi ultimi … non per accaparrarsi i posti nelle prime file come ai “bei tempi” dell’università … ma per essere i primi a solcare il mare, ognuno verso la propria avventura quotidiana!!
È ancora buio … ma i primi bagliori dell’aurora già illuminano l’oriente … Tommaso mi fa notare in quella direzione un sottilissimo e quasi impercettibile spicchio di Luna che sta sorgendo, anticipando di poco il Sole … tra 12 ore la Luna sarà “nuova” e questo particolare è il “presagio” quasi certo che oggi ci sarà da divertirsi per me e per Tommaso, che ormai, almeno in parte, abbiamo imparato a decodificare la “lunaticità” degli abitanti delle profondità marine (un po’ meno quella degli esseri umani ?) … fisso Tommy negli occhi e gli sussurro (quasi per non farmi sentire dal resto del mondo e non “rovinare” la magia del momento): “
Tommaso … oggi sarà un gran giorno!” lui, gli occhi traboccanti di eccitazione e gioia, replica con un sorriso più solare del Sole che sorge e che mi riempie di felicità! … e così, carichi di aspettative, di entusiasmo … e di attrezzature, attraversiamo decisi il cancello che è appena stato aperto, diretti verso la nostra … “
traghettatrice di sogni”!
Solita trafila dello stivaggio degli equipaggiamenti e del rifornimento di benzina che oggi, forse per la bramosia di raggiungere il Mare, sembra più lunga e noiosa del solito … e poi via … in acqua quando il Sole ancora non ha fatto capolino:
un bel “cinque” di intesa e ben assestato tra Tommy e me a certificare che … “
si siamo stati proprio bravi” oggi
(nonostante tutto … nonostante chi, stamattina – a casa - con "motivazioni" varie ed eventuali, aveva tentato di rallentare a tutti i costi la rincorsa verso i nostri personalissimi “
sogni ad occhi aperti”)
Purtroppo non lo è stato altrettanto il mo amico Andrea, che sta arrivando con i figli Lorenzo e Livia con qualche minuto di ritardo … ma si tratta di aspettare solo qualche istante ancora … mi ha chiamato e sta parcheggiando … istanti lunghi un’eternità quando là fuori in mare aperto c’è un mondo che ti aspetta, quello vero, fatto di battaglie della vita che lotta contro la morte, un mondo in cui “immergersi” per sentire la vita scorrere più forte dentro di se e sentirsi parte di essa e della natura stessa: … le mangianze!!
Il cuore batte più forte al solo pensiero … e fortuna che Andrea è ormai sulla banchina … perché stava per rischiare di rimanere a terra! ?
Si imbarcano i bimbi, giubbetti per tutti e poi viaaaaa verso nuovi orizzonti … verso nuove avventure!!
I gabbiani sono “dalla nostra” oggi e anche loro prendono il largo alla ricerca della stessa cosa che cerchiamo noi: Pesci!
La partenza non è facile né per noi né per gli innumerevoli uccelli marini che vagano un po’ in tutte le direzioni, apparentemente senza meta; Gabbiani reali, Gabbiani comuni, Berte maggiori e minori gironzolano senza ben sapere “che pesci prendere” ?: il sole ancora basso, il mare ancora un po’ mosso con un residuo d’onda dalla leggera maestralata dei giorni precedenti, e la tramontana, che ogni tanto increspa la superficie qui e là, rendono più arduo distinguere da lontano eventuali mangianze.
Peregriniamo un po’ a vuoto anche noi per un’ora abbondante, seguendo una mia mappa mentale dei punti che, in base alle correnti dominanti della zona, nell’arco degli anni hanno favorito l’assommare di sostanze nutritive-plancton e di conseguenza dei banchi di pesce foraggio … e appreso a questi … i tanto bramati predatori!
Nulla! Il mare oggi sembra un’immensa e desertica distesa d’acqua …
Ben lungi dal disperare direziono la prua sulla rotta di Torpaterno, conscio del fatto che, sulla secca, le forti correnti di marea sigiziale associate alla Luna nuova, producono sempre qualche positivo effetto per i pescatori, innescando la catena alimentare … di cui noi …. siamo l’ultimo anello ?
… e poi a Torpaterno ci sono pur sempre le boe perimetrali, che in questa stagione sono spesso dimora di enormi Lampughe (quelle che non sono ancora state sterminate dai pescherecci locali ?), quindi via, rotta verso Sud , nella speranza tra l’altro di intercettare lungo il tragitto un bel “taglio d’acqua” (labile, mutevole ma “produttivo” confine tra l’imponente corrente superficiale del Tevere e il “mare aperto”).
L’intuizione è quella giusta! … dopo appena un paio di Miglia ci accorgiamo che uccelli marini di varie specie (si nota ogni tanto anche qualche Sula) hanno intrapreso la stessa rotta, siamo in buona compagnia e sempre più numerosa, l’eccitazione aumenta man mano che tutt’attorno si materializzano altri esemplari, tutti diretti nello stesso punto!!
È capitato tante, troppe volte per riuscire a … non emozionarsi ancora prima di arrivare nella “zona calda” … il cuore batte forte e la mano, dopo una stretta forte a quella di Tommaso in segno di rassicurazione, quasi in automatico, senza neanche passare dalla testa, dà giri al motore! … noi infatti non li vediamo, possiamo solo immaginarlo… intuirlo … sperarlo … ma loro, gli uccelli, loro lo sanno, laggiù davanti alla nostra prua ci sono i pesci!!
E infatti dopo appena un altro Miglio si inizia a scorgere di lontano il tanto sperato taglio d’acqua e appena oltre, la dove l’acqua cambia d’improvviso colore mutandosi da un verde opaco ad un Blu intenso, una “nuvoletta” di uccelli vorticanti ed impazziti che si tuffano nel blu dipinto di blu … poi un’altra e un’altra ancora … e sono sempre più vicine, il motore romba forte e ci spinge a quasi 30 Nodi su una superficie non proprio liscia … di più non si può fare, sarebbe pericoloso, anche se il desiderio è forte ...ma ormai manca poco … ci siamo … siamo in mezzo alle tanto agognate Mangianze!!
Le canne sono pronte, via il gas, virata per offrire la fiancata alla mangianza più vicina, poi canne fuori dalla rastrelliera (una per ogni bimbetto … e ovviamente una per uno per noi genitori … che siamo i più bambini di tutti in questo momento
) e … fuoco!! Si aprono le danze!
I bambini sono alle stelle non gli sembra vero di ritrovarsi in mezzo a quello spettacolo pesci che saltano ovunque, Acciughe e Sardine che schizzano fuori dal liquido elemento come sparate in aria da invisibili cannoni, branchi di pesciolini argentati in fuga che si rifugiano spaventati sotto la nostra chiglia, Gabbiani che turbinano e si tuffano senza sosta litigandosi le prede migliori , Berte che nel blu si intravedono nuotare sotto la superficie per andarsi a prendere anche a molti metri di profondità un pasto che i voraci Gabbiani non raggiungeranno mai …
… e squame! milioni … miliardi di squame ovunque che danno al Blu del mare onirici ed improbabili riflessi d’argento…
Uno spettacolo solo a vedersi … a ritrovarcisi immersi …
Un esplosione di vita ovunque … la lotta tra la vita e la morte che cercavamo, in cui inserirci … di cui diventare parte … per poter tirare fuori, almeno per qualche interminabile minuto … il nostro istinto predatorio sviluppato nell’arco di milioni di anni … e poi sopito e tenuto a bada dietro una scrivania, un Computer … o un banco di scuola.
Questa è vita vera!
Il resto della mattina trascorrerà così in un soffio … inseguendo la frenesia dei predatori dell’acqua e del cielo e lasciandoci andare completamente alla nostra personale di frenesia … che si estrinsecherà in epici combattimenti con "
Tunnidi" di varie specie e taglie (Alletterati e Tombarelli) ...
... e che culminerà nella “quasi-cattura” di un "Tonno gigante" che, approfittando del “momento di debolezza” di un Tombarello preso all’amo da Tommy, lo ha addentato, facendoci sperare per qualche decina di secondi nella cattura della vita per Tommaso, prima di mollare la presa ed andarsene per la sua strada dopo aver sbobinato quasi tutto il suo mulinello, lasciandogli solo un Tombarello mezzo smangiucchiato attaccato all'artificiale:
Ometto i particolari del rientro a casa, che purtroppo hanno abbondantemente affievolito i positivi effetti dell’adrenalina e della felicità per aver trascorso una mattinata del genere (esperienza a mio avviso preziosa, ma ormai purtroppo sempre più rara) … per l’unica colpa di essere rientrati un po’ più tardi del previsto
…
Ma questa è un’altra storia
…