Squali bianchi in Med
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- Massimo
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E' un articolo preso dall'"Unione Sarda" di un pò di tempo fa ma certo é singolare soprattutto se si considera che Torre delle Stelle é uno dei posti frequentati dagli spinner cagliaritani.
"Uno squalo bianco a Torre delle Stelle"
L'Unione Sarda
05-09-01
Avvistato al largo di Punta Fenugu dal biologo marino Mauro Cottiglia
Uno squalo bianco a Torre delle Stelle "Lungo quattro metri aveva l'inconfondibile pinna arrotondata" . - "Ho visto un enorme squalo bianco al largo di Torre delle Stelle". L'affermazione è di quelle che non ammette repliche vista l'autorevolezza della fonte: il professor Mauro Cottiglia, 69 anni, docente di idrobiologia alla facoltà di Scienze dell'ateneo cagliaritano. Ha dell'incredibile l'avvistamento effettuato dal professore universitario il 29 agosto: un temibile squalo bianco è spuntato all'improvviso durante una tranquilla battuta di pesca. L'animale è uno dei più aggressivi e grandi: può raggiungere anche i dieci metri di lunghezza e superare tre tonnellate di peso. Ma nel Mediterraneo gli esemplari catturati non hanno mai raggiunto i sei metri. Nei mari che bagnano la Sardegna la presenza di grossi squali è stata registrata più volte, ma pochi possono affermare di essersi trovati faccia a faccia con il pericoloso pescecane. Il docente, anche per la sua preparazione, non si è fatto prendere dal panico e in quei pochi secondi in cui l'animale è apparso, ne ha approfittato per studiarlo da vicino. Un'occasione unica per uno studioso del suo calibro che per dieci anni ha insegnato Biologia marina all'Università cittadina. "Verso le dieci del mattino di mercoledì scorso - racconta professor Cottiglia - mi trovavo a circa trecento metri al largo di Torre delle Stelle, di fronte a una località chiamata "Punta Fenugu". Ero a bordo della mia imbarcazione, lunga tre metri e mezzo, e stavo pescando a traina con un pesce vivo. Una splendida giornata: il mare era piatto, l'acqua limpida e calda. Procedevo a velocità bassa anche perché il mio piccolo motore non consente alte prestazioni. L'ecoscandaglio segnava una profondità di 94 piedi (circa 31 metri). A un certo punto - continua il docente universitario - a sinistra della barca ho notato un'inconfondibile pinna che spuntava dall'acqua: era uno squalo. Si è affiancato seguendo una direzione che andava da poppa a prua. Una manovra che è durata circa venti secondi". Un'eternità per il professor Cottiglia, più che sufficienti per un esperto come lui per descrivere in modo preciso la specie dell'animale. "Al 90 per cento era uno squalo bianco: la pinna dorsale arrotondata, il dorso scuro e il ventre molto chiaro erano elementi determinanti per il riconoscimento. Certo ci potrebbe essere un margine d'errore del 10 per cento perché, ovviamente, non è stato possibile analizzare la dentatura". Così come era arrivato lo squalo bianco si è immerso nelle acque cristalline di Torre delle Stelle facendo perdere le tracce. Senza perdersi d'animo, professor Cottiglia ha tirato in barca l'esca e si è preoccupato della sicurezza di un gruppo di subacquei. "Ho immediatamente avvisato delle persone, probabilmente tedeschi, che si trovavano su un gommone e sommozzatori che si stavano preparando per un'immersione sul relitto dell'Isonzo, a 54 metri di profondità". Ma non è tutto: "ho lanciato l'allarme ad altri subacquei pronti all'immersione in una secca poco distante e ai passeggeri di piccole imbarcazioni ancorate in zona, concludendo il giro avvisando i bagnanti". Ma come mai il pericoloso squalo bianco è arrivato così vicino alla riva, in acque calde e poco profonde? "Stanno diventando molto sfacciati", risponde con tono ironico. "Due giorni prima dell'avvistamento ho notato nella zona la carcassa di un cetaceo, forse ucciso da una nave. Con molta probabilità lo squalo è stato richiamato dai resti dell'animale". Per il docente universitario la presenza degli squali nelle acque dell'Isola non è un fatto eccezionale: ma sono in netta diminuzione perché palamiti e reti possono essere fatali. Almeno questa è una buona notizia. - Andrea Artizzu -
"Uno squalo bianco a Torre delle Stelle"
L'Unione Sarda
05-09-01
Avvistato al largo di Punta Fenugu dal biologo marino Mauro Cottiglia
Uno squalo bianco a Torre delle Stelle "Lungo quattro metri aveva l'inconfondibile pinna arrotondata" . - "Ho visto un enorme squalo bianco al largo di Torre delle Stelle". L'affermazione è di quelle che non ammette repliche vista l'autorevolezza della fonte: il professor Mauro Cottiglia, 69 anni, docente di idrobiologia alla facoltà di Scienze dell'ateneo cagliaritano. Ha dell'incredibile l'avvistamento effettuato dal professore universitario il 29 agosto: un temibile squalo bianco è spuntato all'improvviso durante una tranquilla battuta di pesca. L'animale è uno dei più aggressivi e grandi: può raggiungere anche i dieci metri di lunghezza e superare tre tonnellate di peso. Ma nel Mediterraneo gli esemplari catturati non hanno mai raggiunto i sei metri. Nei mari che bagnano la Sardegna la presenza di grossi squali è stata registrata più volte, ma pochi possono affermare di essersi trovati faccia a faccia con il pericoloso pescecane. Il docente, anche per la sua preparazione, non si è fatto prendere dal panico e in quei pochi secondi in cui l'animale è apparso, ne ha approfittato per studiarlo da vicino. Un'occasione unica per uno studioso del suo calibro che per dieci anni ha insegnato Biologia marina all'Università cittadina. "Verso le dieci del mattino di mercoledì scorso - racconta professor Cottiglia - mi trovavo a circa trecento metri al largo di Torre delle Stelle, di fronte a una località chiamata "Punta Fenugu". Ero a bordo della mia imbarcazione, lunga tre metri e mezzo, e stavo pescando a traina con un pesce vivo. Una splendida giornata: il mare era piatto, l'acqua limpida e calda. Procedevo a velocità bassa anche perché il mio piccolo motore non consente alte prestazioni. L'ecoscandaglio segnava una profondità di 94 piedi (circa 31 metri). A un certo punto - continua il docente universitario - a sinistra della barca ho notato un'inconfondibile pinna che spuntava dall'acqua: era uno squalo. Si è affiancato seguendo una direzione che andava da poppa a prua. Una manovra che è durata circa venti secondi". Un'eternità per il professor Cottiglia, più che sufficienti per un esperto come lui per descrivere in modo preciso la specie dell'animale. "Al 90 per cento era uno squalo bianco: la pinna dorsale arrotondata, il dorso scuro e il ventre molto chiaro erano elementi determinanti per il riconoscimento. Certo ci potrebbe essere un margine d'errore del 10 per cento perché, ovviamente, non è stato possibile analizzare la dentatura". Così come era arrivato lo squalo bianco si è immerso nelle acque cristalline di Torre delle Stelle facendo perdere le tracce. Senza perdersi d'animo, professor Cottiglia ha tirato in barca l'esca e si è preoccupato della sicurezza di un gruppo di subacquei. "Ho immediatamente avvisato delle persone, probabilmente tedeschi, che si trovavano su un gommone e sommozzatori che si stavano preparando per un'immersione sul relitto dell'Isonzo, a 54 metri di profondità". Ma non è tutto: "ho lanciato l'allarme ad altri subacquei pronti all'immersione in una secca poco distante e ai passeggeri di piccole imbarcazioni ancorate in zona, concludendo il giro avvisando i bagnanti". Ma come mai il pericoloso squalo bianco è arrivato così vicino alla riva, in acque calde e poco profonde? "Stanno diventando molto sfacciati", risponde con tono ironico. "Due giorni prima dell'avvistamento ho notato nella zona la carcassa di un cetaceo, forse ucciso da una nave. Con molta probabilità lo squalo è stato richiamato dai resti dell'animale". Per il docente universitario la presenza degli squali nelle acque dell'Isola non è un fatto eccezionale: ma sono in netta diminuzione perché palamiti e reti possono essere fatali. Almeno questa è una buona notizia. - Andrea Artizzu -
Massimo Della Salda
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io sto dalla parte dello squalo, mi sembra molto allarmistico come articolo...
Davide Boledi
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SonOTS un fan accanito e potenzialmente pericoloso del signor Al Backet. Seghi-so!!!
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Ho scoperto che il professor Cottiglia é il biologo che negli anni 60 ha immesso il bass in Sardegna.
Tra il 1962 e il 1966 il biologo M.Cottiglia ha introdotto con successo il black bass in alcuni laghetti collinari presso Cagliari e nei laghi di Monte Pranu e di Mulargia.
Considerando l'assenza di predatori come lucci e sandre etc non credo che abbia creato dei problemi.
http://xoomer.virgilio.it/cjbur/r_storia.htm
Tra il 1962 e il 1966 il biologo M.Cottiglia ha introdotto con successo il black bass in alcuni laghetti collinari presso Cagliari e nei laghi di Monte Pranu e di Mulargia.
Considerando l'assenza di predatori come lucci e sandre etc non credo che abbia creato dei problemi.
http://xoomer.virgilio.it/cjbur/r_storia.htm
Ultima modifica di Massimo il ven dic 30, 2005 11:45 am, modificato 1 volta in totale.
Massimo Della Salda
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Cito alcuni passi:
Uno squalo bianco che ti si affianca alla barca lo riconosci immediatamente se hai un minimo di sapere nel campo, anche senza guardargli i denti; anche quattro metri di lunghezza (da vedere ) restringono il campo a lui o allo squalo elefante, col muso e coda decisamente differenti ed in alcuni esemplari anche una "dorsale arrotondata" leggermente; magari la distinzione non sarà immediata per tutti, ma per un "professore di idrobiologia"....
Concludendo, mi sembra la sagra dell'ignoranza!
può raggiungere anche i dieci metri di lunghezza
Ma quandomai! Il più grosso mai scientificamente registrato, lasciando perdere voci e leggende era lungo poco più di 7 metri e fu pescato a Malta, quindi al Med spetta il record di dimensione!nel Mediterraneo gli esemplari catturati non hanno mai raggiunto i sei metri
Dorsale arrotondata? Non sarà tra le più appuntire ma nemmeno si può definire arrotondata.... Il Carcharhinus longimanus (pinnabianca oceanico, peraltro non presente nel Med) ha la dorsale arrotondata!"Al 90 per cento era uno squalo bianco: la pinna dorsale arrotondata, il dorso scuro e il ventre molto chiaro erano elementi determinanti per il riconoscimento. Certo ci potrebbe essere un margine d'errore del 10 per cento perché, ovviamente, non è stato possibile analizzare la dentatura"
Uno squalo bianco che ti si affianca alla barca lo riconosci immediatamente se hai un minimo di sapere nel campo, anche senza guardargli i denti; anche quattro metri di lunghezza (da vedere ) restringono il campo a lui o allo squalo elefante, col muso e coda decisamente differenti ed in alcuni esemplari anche una "dorsale arrotondata" leggermente; magari la distinzione non sarà immediata per tutti, ma per un "professore di idrobiologia"....
Sono in diminuzione anche e soprattutto perchè gran parte delle loro prede, esmpio il tonno, sta scomparendo!sono in netta diminuzione perché palamiti e reti possono essere fatali. Almeno questa è una buona notizia
Concludendo, mi sembra la sagra dell'ignoranza!
Alessandro Massari
http://alleslures.blogspot.com/
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Agente per l'Italia di Ripple Fisher, Yamaga Blanks, Carpenter e altri.
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Collaboratore de "La Pesca Mosca e Spinning" per la pesca tropicale
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Sarà del giornalista allora, io giudico quanto leggo!
Dopotutto non sarebbe la prima volta che le fonti vengono distorte!
Dopotutto non sarebbe la prima volta che le fonti vengono distorte!
Alessandro Massari
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Non voglio mettere in discussione le capacità del prof Cottiglia, ma personalmente sono molto contrario a immissioni di pesci di razze non autoctone in ogni ambiente non per ultimo l'immissione del black bass nelle aque italiane. Probabilmente con questa affermazione mi verranno inviate le peggio cose da chi è appassionato alla pesca di questo predatore ma rimango dell'idea che se l'evoluzione e ci ha tramandato e regalato, dopo milioni di anni delle specie di pesci che hanno prosperato in simbiosi con l'ambiente in cui sono nate e cresciute non vedo il perchè di aggiungerne altre.Massimo ha scritto:Ho scoperto che il professor Cottiglia é il biologo che negli anni 60 ha immesso il bass in Sardegna.
Tra il 1962 e il 1966 il biologo M.Cottiglia ha introdotto con successo il black bass in alcuni laghetti collinari presso Cagliari e nei laghi di Monte Pranu e di Mulargia.
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Paolo Lauri
Ex moderatore forum Seaspin .
Nuntio vobis gaudum magnum.... ( ellevu )
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come disse Barragabry in qualche post... una volta non c'erano nemmeno le dighe ;)
Davide Boledi
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quoto e straquoto.... e aggiungo che con l'autorevolezza delle fonti mi faccio la birra!Alefish ha scritto:Cito alcuni passi:
può raggiungere anche i dieci metri di lunghezzaMa quandomai! Il più grosso mai scientificamente registrato, lasciando perdere voci e leggende era lungo poco più di 7 metri e fu pescato a Malta, quindi al Med spetta il record di dimensione!nel Mediterraneo gli esemplari catturati non hanno mai raggiunto i sei metri
Dorsale arrotondata? Non sarà tra le più appuntire ma nemmeno si può definire arrotondata.... Il Carcharhinus longimanus (pinnabianca oceanico, peraltro non presente nel Med) ha la dorsale arrotondata!"Al 90 per cento era uno squalo bianco: la pinna dorsale arrotondata, il dorso scuro e il ventre molto chiaro erano elementi determinanti per il riconoscimento. Certo ci potrebbe essere un margine d'errore del 10 per cento perché, ovviamente, non è stato possibile analizzare la dentatura"
Uno squalo bianco che ti si affianca alla barca lo riconosci immediatamente se hai un minimo di sapere nel campo, anche senza guardargli i denti; anche quattro metri di lunghezza (da vedere ) restringono il campo a lui o allo squalo elefante, col muso e coda decisamente differenti ed in alcuni esemplari anche una "dorsale arrotondata" leggermente; magari la distinzione non sarà immediata per tutti, ma per un "professore di idrobiologia"....
Sono in diminuzione anche e soprattutto perchè gran parte delle loro prede, esmpio il tonno, sta scomparendo!sono in netta diminuzione perché palamiti e reti possono essere fatali. Almeno questa è una buona notizia
Concludendo, mi sembra la sagra dell'ignoranza!
gente che non conosce neanche i periodi riproduttivi delle specie piu' comuni che determina i periodi di fermo biologico grrrrrr
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No esiste Donna brutta.. esiste solo poca Vodka!
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Questa foto l'ho già inserita nel thread delle tuna farm
viewtopic.php?t=1905
e riguarda uno squalo bianco all'interno di una tonnara volante 50 miglia al largo di Tripoli
Massimo Della Salda
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