Davide ha scritto:BallaCoiPersici ha scritto:Non mi riferivo al taglio dell'offerta turistica, ma all'ospitalità "nativa" nell'indole delle persone; che è un elemento che si percepisce

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Nei parametri delle bandiere blu c'è l'ospitalità percepita come parametro? non lo sapevo

No, altrimenti la metà delle località indicate a mio parere non ci sarebbero in lista

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E' un parametro che
personalmente ritengo importante

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Davide ha scritto:L'indole delle persone è così fatta: è ovvio che i negozi alzino i prezzi dopo che le persone che usano il territorio, usano e sporcano, arrivano con le macchine cariche anche della carta igienica... Turismo è anche trasferire risorse nelle zone, non solo usarle.
Ovvio se tu dare me risorse io essere ospitale, se tu sporcare, raccogliere e distruggere e in più portare carta culo scottex da casa, io guardare te in cagnesco... essere legge di mercato, sai, io pagare tasse per mia pizzeria, pagare anche per chi non fare te scontrino altrove, da N a S

Ok, posso capire il disagio di assalti costanti dalle metropoli ovvero dal turismo mordi e fuggi cafone che poi è anche quello che
ammorba la Sardegna e il resto d'Italia tipicamente il mese d'agosto.
E' un problema che vivo anch'io dalle mie parti, quindi non voglio certo discutere di quanto sia fastidioso trovarsi
invasi da morti di fame che arrecano solo "disturbo" (non tutti beninteso, ma sicuramente parecchi).
Quindi cafone il turista cafone l'ospite, i conti tornano.
C'è anche da dire che spesso (lo vedo dalle mie parti, so per certo che succede, e in misura ben maggiore, anche dalle tue) quando capita l'occasione (esemplare al mio paese il 15 d'agosto, invasione di forestieri per i fuochi artificiali e coca-cola lattina a 10€; se trovi l'offerta

) non si esita a tirare belle stangate a quelli che la carta igienica non se la portano ma che dalla volta dopo lo faranno sicuramente.
Anche perchè se parliamo di mare non si scappa.
In Liguria o 50€ (se non più) al giorno per due lettini e ombrellone oppure si bivacca sull'Aurelia.
Quindi alla fine il risparmio si fa dove si può considerato che salvo alcune località esclusive non è certo meta di turismo facoltoso, ma appunto più spesso suburbano.
Il concetto che volevo esprimere è comunque da vedersi nell'ottica del turismo civile, non certo dominante in Italia, ma più diffuso all'estero.
E in questi casi tranquillo che la percezione di ospitalità, nel vero senso della parola, è un fattore determinante per un come-back.
E da parecchi amici stranieri e non ho personalmente avuto feed-back molto negativi, in questo senso, per la Liguria e la Toscana tirrenica (in misura minore ma anche per l'entroterra toscano), mentre entusiasmo alle stelle per il sud, in particolare per le isole maggiori, la Puglia e la Calabria (Campania pareri discordanti, pare vada piuttosto a culo. Se capiti bene ottimo, se capiti male meglio scappi al volo. Basilicata e altre regioni non ho riscontri, riviera romagnola compresa anche se personalmente, giusto per un paio di fugaci soggiorni, come ospitalità mi sono trovato bene fermo il taglio pesantemente nazional-popolare dell'offerta).
E non mi fraintendere, non negatività sulle bellezze del territorio e spesso nemmeno sui servizi, ma proprio la fastidiosa e frequente sensazione di essere la vacca da mungere e solo un fardello da sopportare sino al check-out.
In particolare gli stranieri percepiscono molto questo aspetto, considerato che vengono in Italia anche per l'ospitalità (che è una delle nostre "armi" in campo turistico) e si beccano, a volte, la doccia fredda.
Insomma, discorso un po' complesso e che probabilmente richiederebbe ben più tempo, ben più autorevoli pareri magari anche di chi nel turismo ci lavora.