Ciao Francesco!

Per salutare i tuoi amici o semplicemente cazzeggiare anche su argomenti non strettamente legati al mondo della pesca.

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gianluca68
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Messaggio da gianluca68 » sab set 12, 2009 8:19 pm

DoctorW ha scritto:è un rischio che un uomo che ama la propria passione sa di correre e a cui va incontro consapevole di tutto quello che può accadere, che sia giusto o no...è la cosa che più mi colpisce è il cercare sempre di superare i propri limiti aldilà di qualsiasi logica...ci sono momenti dove l'unica cosa che passa per la testa è il presente e ti dimentichi di tutto quello che lo circonda..l'uomo è fatto così, da sempre
Concordo in pieno .... :smt023
Francesco amava veramente l'apnea ed il mare (lo si evince dal suo bellissimo racconto), era un apneista esperto e sapeva benissimo a quali rischi andava incontro.... che non si fa mai apnea da soli...... :smt018 , poichè l'apnea è bastarda!! Ti frega in risalita proprio negli ultimi metri ..... dove la pressione dell'acqua diminuisce e così anche la pressione parziale dell'ossigeno nei polmoni che se scende troppo può portarti in sincope anossica.
In quel momento lui pensava al presente ....... dimenticandosi di tutto, della logica, dei suoi genitori che lo aspettavano.

Andrea ....... è bello sapere che quando vai a pescare parli con il mare e con il tuo amico Francesco
Gianluca

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mimmus
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Messaggio da mimmus » dom set 13, 2009 4:39 pm

A me sarebbe piaciuto tanto fare apnea: non pesca subacquea, solo immersioni, per provare proprio le sensazioni descritte nel meraviglioso racconto. Ma non ho mai trovato un compagno. A volte, mi sono lanciato da solo, con piccole calate, senza attrezzatura. Un giorno, avevo sottomano una muta, una zavorra (di peso a caso :( ), un profondimetro e una boa, mi sentivo bene e tranquillo. E mi son lasciato un po' andare... -10, -12,... Sentivo che ad una certa quota diventavo negativo e la cosa mi aiutava a scendere ancora: -15... -17... Mi sono spiaccicato sul fondo e, per sganciarmi, ho dovuto spingere con entrambe le gambe, sono arrivato su quasi nelle condizioni che dice ale75, una paura terribile.

Da allora, non mi sono mai più calato, mi sono dato alle immersioni guidate con le bombole, sempre in gruppo, con istruttori e guide. Non è la stessa cosa ma si arriva in posti altrimenti irraggiungibili. Ed è sempre mare...
Mimmo Viggiani

"Non sono malato e non sono morto anche se mi hanno ucciso molte volte"

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ale75
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Messaggio da ale75 » dom set 13, 2009 7:49 pm

il nonno ha scritto:Mi sento chiamato a fare un osservazione....sicuramente ale quello che dici è giusto e tutti gli sport (e l'apnea lo è più di ogni altro) se fatti con coscienza possono essere sicuri, ma a volte ci sono delle variabili improvvise ed impensabili....forse per tuo errore, perchè ti sentivi forte e sicuro, forse perchè hai sottovalutato il mare che come tu ben sai può cambiare davvero in un attimo...
In mare è tutto diverso, è impossibile secondo me poterlo controllare....Per la cronaca Francesco scendeva a 30-35 metri e stava per laurearsi con una tesi sull'apnea, era anche bagnino e fisicamente era minuto ma un fascio di muscoli...
Un pò Enzo secondo me ha ragione...non puoi certo frenare i tuoi figli (io non ne ho, chissà come mi comporterò quando toccherà a me :wink: ) ma certo puoi fargli capire chi è più forte di loro sempre e comunque....
è come dici tu...le variabili ci sono..e l'imprevisto è sempre dietro l'angolo...capita anche ai campioni..pensa a noi che lo facciamo per hobby!!!
conoscere però il proprio hobby e farsi aiutare da una persona o un gruppo di persone fà si di diminuire certi rischi,almeno quelli più banali!!!

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Thrash
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Messaggio da Thrash » lun set 14, 2009 4:51 pm

Non mi collegavo da un sacco di tempo su questo forum, non che fossi un assiduo visitatore come si vede dal numero dei miei post, ma oggi per caso mi sono imbattuto in questo thread aperto per una ricorrenza molto dolorosa.

Per caso ho iniziato a leggere ed ho subito capito che si trattava della stessa persona.

Conoscevo anch'io Francesco, siamo stati compagni di classe molti anni fa, non è che fossimo rimasti "amici", diciamo così, frequentandoci successivamente, ma ogni qual volta ci incontravamo per strada succedeva che da lontano scorgevo subito il suo immenso sorriso che tra le altre persone mi cercava per porgermi così il suo saluto.

Il mio ricordo è quello di una persona stupenda, piena di voglia di vivere e serenità.

Ciao Francesco.

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Tempesta
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Messaggio da Tempesta » lun set 14, 2009 10:31 pm

ale75 ha scritto:
il nonno ha scritto:Mi sento chiamato a fare un osservazione....sicuramente ale quello che dici è giusto e tutti gli sport (e l'apnea lo è più di ogni altro) se fatti con coscienza possono essere sicuri, ma a volte ci sono delle variabili improvvise ed impensabili....forse per tuo errore, perchè ti sentivi forte e sicuro, forse perchè hai sottovalutato il mare che come tu ben sai può cambiare davvero in un attimo...
In mare è tutto diverso, è impossibile secondo me poterlo controllare....Per la cronaca Francesco scendeva a 30-35 metri e stava per laurearsi con una tesi sull'apnea, era anche bagnino e fisicamente era minuto ma un fascio di muscoli...
Un pò Enzo secondo me ha ragione...non puoi certo frenare i tuoi figli (io non ne ho, chissà come mi comporterò quando toccherà a me :wink: ) ma certo puoi fargli capire chi è più forte di loro sempre e comunque....
è come dici tu...le variabili ci sono..e l'imprevisto è sempre dietro l'angolo...capita anche ai campioni..pensa a noi che lo facciamo per hobby!!!
conoscere però il proprio hobby e farsi aiutare da una persona o un gruppo di persone fà si di diminuire certi rischi,almeno quelli più banali!!!
Appunto, reputo importanti queste riflessioni, non sono certo critiche all'apnea o a chi la fa; servono ai ragazzi che leggono per rendersi conto che quando sei in un elemento che non è il tuo....la prudenza non è mai troppa.
A volte c'è l'imponderabile, la sorpresa....se ti coglie in una situazione in cui non puoi gestirlo....rischi grosso.
A me è capitato in montagna su un fuoripista; sembrava tranquillo, ero solo, nessuno sapeva dove ero.
Ad un certo punto dalla valle è salita la nebbia, tanto fitta che vedevo a malapena la punta degli sci :smt021
Bastava una mossa sbagliata e ero fritto, cadere in un canalone voleva dire rimanerci;dopo un'ora immobile, aspettando una schiarita, feci marcia indietro e tornai a monte (e alle piste) seguendo le mie orme.
Tornai a buio e già stavano partendo le ricerche :smt021
Ma in questo caso ebbi il tempo di prendere la decisione giusta...se ti prende un malore sott'acqua sei fritto; a meno che non ti comporti come detto da Ale.
Ma quanti fanno apnea in due con un fucile? Quindi....prudenza ragazzi, prudenza.
Questo vale anche per la pesca in scogliera :wink:
[b]Mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo.[/b]

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il nonno
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Messaggio da il nonno » mar set 15, 2009 1:20 pm

Concordo co te Enzo....quello che ho scritto dall'inizio in questo thread l'ho fatto per ricordare un mio amico e diffondere in persone con passioni simili le sue idee e sensazioni, ma anche per far capire come una passione totalizzante possa essere pericolosa...spesso ci ottenebra la mente fcendoci sottovalutare l'imprevisto....Chi viene a pesca con me lo sa bene, spesso sono più preoccupato io di loro che loro stessi quando li vedo in posizioni impervie e faccio davvero da "nonno" noioso...ma non posso fare altrimenti e devo farlo per forza!!
Ma non per questo vado a pesca solo in punti comodi e tranquilli....anzi :-D :smt023
Andrea
...Basta, per oggi basta così, il mare è generoso per chi lo rispetta, per chi lo vive dentro, per chi ne sa cogliere il significato....Francesco.

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