Ciao Francesco!

Per salutare i tuoi amici o semplicemente cazzeggiare anche su argomenti non strettamente legati al mondo della pesca.

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Branzino-72
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Messaggio da Branzino-72 » sab ago 30, 2008 7:56 am

Non conoscevo di persona Francesco ma penso che questa marea di messaggi sia il modo migliore per ricordarlo qui.

Un abbraccio forte a tutti i cari.
I giorni che trascorri pescando non fanno numero. Li puoi aggiungere ai giorni di vita che ti sono stati concessi. (Autore... boh!)

Realizzazione di canne custom e restauri.
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Sandro De Santis
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ellevu
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Messaggio da ellevu » sab ago 30, 2008 8:24 am

All'inizio non riuscivo a capire il post di questo thread, poi mi sono semplicemente documentato ed ho capito. Non avevo seguito la notizia sugli organi di informazione.


Mi associo con vivo sentimento di commozione ai commenti di tutti.


Ciao
_Lorenzo
Grattatio pallorum omnia mala fugat
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il nonno
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Messaggio da il nonno » sab ago 30, 2008 2:15 pm

Anche questo serrotto sulle 5 lb è tornato a nuotare!!
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Attacco a galla sul beccaleccia con salto del serra per intero fuori dall'acqua!

Sono queste le emozioni che ci piacciono a tutti e che ci fanno sentire vivi!!Grazie ancora per la marea di messaggi d'affetto...

p.s. Primo pesce della fantastica labrax montatami da Francesco e del gioiellino certate 3000 hyper custom!

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antonsea83
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Messaggio da antonsea83 » sab ago 30, 2008 3:01 pm

Mi dispiace
Spinning in mare............tutto il resto è noia!

gattodeca
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Messaggio da gattodeca » sab ago 30, 2008 3:53 pm

..............io non conosco nessuno di questo forum, ma anche io giuro che liberero' il mio prossimo pesce!
Condoglianze alla famiglia e un abbraccio ai suoi amici.
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci (ISAAC ASIMOV)

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avalu81
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Messaggio da avalu81 » dom ago 31, 2008 11:34 am

non conosco le due persone di cui si parla...ma non posso fare altro che porgere un saluto a loro e un abbraccio alle famiglie...

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giacomo
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Messaggio da giacomo » dom ago 31, 2008 8:22 pm

un forte abbraccio al "NONNO" e un saluto a FRANCESCO
io ho taaaaaaannnnta pazienza e pochi capelli

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Messaggio da stecappai » dom ago 31, 2008 8:28 pm

....ciao Francesco...con la convinzione che tu sia in un mare ancora più bello di questo...
Stefano Cappai
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[size=75]ricorda: -1-di presentarti a Seaspin nell'apposita sezione -2-di non porre domande su argomenti già aperti -3-proponi solo foto rispettose dei pesci e in ambiente naturale -4-se ravvisi un problema parlane prima in privato coi moderatori -5-nel dubbio: http://www.seaspin.com/newforum/search.php [/size]
...la gente quando fa brutto tempo si chiude in casa...perchè non sa che il tempo non è mai brutto...
...Basta, per oggi basta così, il mare è generoso per chi lo rispetta, per chi lo vive dentro, per chi ne sa cogliere il significato....Francesco.
obiettivo: pesce a due cifre da terra (la leccia non vale)

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Messaggio da Salmarin » lun set 01, 2008 1:12 pm

A volte ci si chiede perche' succedano queste cose a persone cosi'.
Ma poi in che circostanze.Davanti ai genitori.
E pensare che aveva fatto la tesi proprio sull'apnea.
Un saluto e un abbraccio sincero.
Andrea
Andre@
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Messaggio da bizio » lun set 01, 2008 3:49 pm

Il destino a volte è davvero crudele, mi dispiace tantissimo!!!
Un abbraccio forte ai genitori.

Fabrizio.
L'ultimo lancio e poi vado...no dai ancora uno..questo m'è venuto male...giuro questo è l'ultimo :grin:

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ale bass
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Messaggio da ale bass » lun set 01, 2008 5:56 pm

andrea, un rilascio, venuto dal cuore, fatto solo per lui francesco, spero che lui da lassu sia contento, e che l'abbia vissuta con me l'avventura di ieri :wink:

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Alessandro Puggioni
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Messaggio da il nonno » lun set 01, 2008 8:42 pm

Sei un grande!
Mi hai emozionato davvero...pensare che le mie parole siano riuscite a toccare qualcuno e che quel barracuda abbia ripreso il largo anche un minimo grazie a quello che è successo, mi riempie di orgoglio e felicità...sono sicuro che anche lui è contento di quello che stiamo facendo e ti ringrazia!
Spero di conoscerti presto e stringerti la mano di persona!
la pesca se fatta col cuore può regalare davvero sensazioni uniche...ed aiutarti come niente altro nei momenti difficili...
Grazie ancora,
Andrea

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Messaggio da ale bass » lun set 01, 2008 9:14 pm

figurati andrea, penso che qui sul forum siamo una grande famiglia, e ricordare uno di noi fa sempre piacere, farlo rivivere nei nostri gesti, io son sicuro che se fossi stato io al suo posto ne sarei stato cotento :smt023 , per la stretta di mano,volentieri magari un giorno sucedera :smt023
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Messaggio da Black-dog » lun set 22, 2008 6:50 pm

Non conoscevo Francesco...
Amico e amante del mare,amico di tutti noi,un caro saluto a lui e ai suoi cari...
Marco...

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Messaggio da Patrizio » lun ott 27, 2008 8:53 am

...Andrea quando stamperai il post, leggerai in mezzo a tutti i pesci libeari per Francesco che ci sarà anche il barracuda di ieri mattina, visto che la foto non ho voluto farla per liberarlo subito.........
....aspettavo il momento d'incontrarti per dedicare un pesce a Francesco. :smt023
..alla prossima pescata insieme :smt023
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Messaggio da fruzzo k1 » lun ott 27, 2008 10:23 am

mando le mie condoglianze alla famiglia e agli amici...
sono molto dispiaciuto :smt009
__________________________
gabri

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Messaggio da il nonno » lun ott 27, 2008 12:27 pm

Patrizio ha scritto:...Andrea quando stamperai il post, leggerai in mezzo a tutti i pesci libeari per Francesco che ci sarà anche il barracuda di ieri mattina, visto che la foto non ho voluto farla per liberarlo subito.........
....aspettavo il momento d'incontrarti per dedicare un pesce a Francesco. :smt023
..alla prossima pescata insieme :smt023
Ieri mattina sei stato veramente un grande e mi hai emozionato perchè non me lo aspettavo...mi hai preso di sorpresa! Grazie ancora...le persone di questo forum una volta che le incontri si dimostrano tutte appassionati veri della pesca e del mare e questo è veramente bello!
Andrea
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Messaggio da nick » lun ott 27, 2008 2:06 pm

mi dispiace davvero tanto, anche non conoscendolo, però credo che morire facendo ciò che più ci appassiona è un pò come continuare a farlo per sempre...davvero grandi anche coloro che hanno dedicato i loro rialasci a francesco!
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Messaggio da il nonno » gio set 10, 2009 11:08 pm

E' passato oramai un anno dalla scomparsa di Francesco e solo ora mi sento di farvi leggere una cosa....quello che segue è un racconto scritto da lui, che regalò alla sua ragazza per fargli capire tante cose della sua passione che a parole non riusciva ad esprimere...un pò come facciamo spesso noi con i nostri report, almeno io...scrivo per far rendere partecipi altre persone delle mie emozioni, far rivivere tra le righe le cose che hanno visto i miei occhi....
Questo racconto è stato molto importante per me ed i miei amici, facendoci davvero capire ancora una volta di più quello che sentiva ed è riuscito a farci forza e a vederlo felice nel suo elemento che lo ha trattenuto a se....
Ora basta tristezze e buona lettura di una storia di pesca che secondo me non sempre è facile leggere di tale intensità.


Signore incontrastato

Sono pronto in un misto di eccitazione e speranza, con una gran voglia di abbandonare le vesti di creatura terrestre e assaporare per poche ore un mondo completamente diverso, dove trovare libertà fisica e mentale diventa semplicemente naturale. Ultimo controllo e giù in mare. I primi secondi...un passaggio di stato, sono completamente avvolto dall'acqua, questa freschezza sul viso mi risveglia dal torpore; sono cullato come in un ritorno allo stato primordiale, come protetto dal liquido amniotico, intorno a me solo mare, blu.
I raggi del sole bucano la superficie dell'acqua e sprofondano lentamente; il mio sguardo li segue istintivamente alla ricerca di un segnale, un cambiamento di tonalità che indichi la presenza del fondale. Ricerco la terra sotto i miei piedi, scompare subito la paura atavica di cadere, galleggio.
In superficie respiro profondamente, con una mezza capriola mi distendo in diagonale e affondo di pochi centimetri, quanto basta per farmi defluire sotto la pressione dell'acqua l'aria presente dentro la muta, lascio dietro di me una scia di bollicine, posso sentire il loro gorgogliare.
Inizio a muovermi cautamente, cerco di ambientarmi, il respiro lento normalizza il battito cardiaco, percepisco il mio corpo. Solamente la testa ed in parte la schiena sono fuori dall'elemento liquido, il resto del corpo è tutto sotto il pelo dell'acqua, le gambe sono immerse per sfruttare al meglio la spinta delle pinne ed evitare rumorosi ed inefficaci sciaquii.
La luce del sole indica l'inizio di un nuovo giorno: la sua intensità è tenue mentre il mare è ancora scuro, cupo. All'orizzonte non distinguo dove il mare lascia spazio al cielo; la costa è lontana e una leggera brezza increspa la superficie. Il silenzio è interrotto solo dal canto di alcuni gabbiani che volteggiano sopra di me mentre altri sono posati in mare, poco più in là, nel petto riflettono la luce del primo sole, sono rossastri.
La corrente contrasta il mio avanzare, le prime forme di vita marina mi accolgono nel nuovo elemento, sono meduse di forme e colori irreali, troppe volte mi sono soffermato ad osservarle, mi vengono incontro spinte dalla corrente, evito i loro tentacoli urticanti e, come per incanto, sotto di me i raggi del sole prendono vita...tante piccole lame d'argento si muovono all'unisono; una massa compatta di corpicini scartano e scodano di lato accendendosi simultaneamente alla luce del sole, anche loro ne possono sentire il tiepido calore. Aprono ritmicamente la bocca, è la corrente che porta loro nutrimento. Di colpo mi avvertono, schizzano via, affondano, mi disorientano come fossi un predatore, ma non vanno lontano, non sono un pericolo per loro e così mi avvolgono, alcuni incuriositi si avvicinano, altri riprendono la loro danza per la sopravvivenza.
Dovrei esserci vicino, penso, di solito questi pesciolini non si allontanano troppo da zone dove risale bruscamente il fondale. Infatti vedo davanti a me emergere dalla profondità le prime guglie di roccia chiara; è solo l'inizio di questa montagna sottomarina...sembra una cattedrale avvolta nella nebbia.
Sono passati pochi minuti e i raggi del sole illuminano già con più intensità il fondo sotto di me. E' incredibile la velocità con cui la luce prende possesso del buio. Devo sfruttare questo momento, non li ho ancora visti ma so che i padroni di questo sito non aspetteranno ancora per molto; anche loro sfruttano le prime luci dell'alba per cacciare e si avvicinano alla superficie più ricca di prede, poi con l'avanzare del giorno tendono a sprofondare a quote inaccessibili per gli amanti dell'apnea.
Finalmente individuo una zona per affrontare la prima discesa di studio. In superficie sono calmo, respiro profondamente , socchiudo gli occhi, riempio più possibile d'ossigeno il mio corpo...la mente è libera, sgombra da ogni pensiero negativo, mi godo questo momento...chissà a cosa assisterò. Sfilo il boccaglio per evitare gorgoglii, la capovolta, questa volta completa, porta le pinne in alto, al cielo, inizio la discesa.
La falcata delle gambe ora è ampia, più scendo in profondità più le gambe riducono l'ampiezza di spinta, divento negativo, posso immobilizzarmi. Studio il fondale, scendo piano, mi avvito su me stesso in una sorta di volo controllato, cerco una zona dove poter nascondermi alla vista e ai sensi dei pinnuti; la mia presenza disturba un piccolo branchetto di pesciolini che, infastidito, mi lascia passare. Raggiungo il fondo vicino ad un grande masso, mi posiziono in modo più silenzioso possibile nel suo cono d'ombra. Davanti a me una serie di massoni sprofondavano verso l'abisso. Quaggiù i colori sono sintonizzati tutti su tonalità di blu. Sento la corrente spostare le pinne tenute a stretto contatto con il terreno, mi guardo intorno, studio la situazione...la sensazione di benessere che si prova a certe quote è un arma a doppio taglio.
Mi sporgo piano dal mio nascondiglio, intorno a me nuvole di piccoli pesci sotto la spinta della corrente danzano sincronicamente, sono tranquilli. Mi soffermo a osservare come la vita scorre in questo mondo, come il tempo scorre, sembra quasi più lento...non posso starci a lungo qui, catturo più informazioni possibili poi mi stacco lentamente dal fondo e inizio la mia ascesa verso l'aria fresca.
In superficie respiro forte, devo recuperare, buttare fuori l'aria cattiva accumulata e trarre energia da nuove molecole cariche d'ossigeno. Sento il ritmo cardiaco decelerare dopo aver subito un brusco innalzamento per lo sforzo della risalita.
Uno sguardo verso la terra ferma, ecco il sole, ormai sfera accecante, inizia la sua parabola ascendente....il pensiero vola per pochi secondi...a quest'ora molte persone saranno ancora a letto, altri avranno iniziato a lavorare, altri ancora staranno facendo l'amore, beati loro...ma cosa ci faccio io qui? Perchè trovo beneficio in tutto questo? Chissà, ora sarei a letto sotto le coperte al caldo e invece sono qui a mollo, tutto bagnato, in un mare mai troppo caldo, trascinato dalla voglia di evadere, staccare, sentirmi libero e fermare il tempo...no, il tempo no, il tempo non si può fermare, il tempo è prezioso qui, ed è proprio qui che acquista significato: ogni secondo qui è fondamentale, ogni secondo è vitale.
Forse è proprio questo che cerco, il vivere ogni emozione intensamente, attimo dopo attimo, come se fosse l'ultimo secondo da vivere. Quello che so di certo è che difficilmente potrò privarmi di tutto questo. Non so perchè, ma mi trovo ora a pinneggiare verso una direzione precisa, istinto, esperienza, segnali che ricevo dal mare; mi soffermo sulla verticale di una piccola zona che richiama la mia attenzione, sto ventilando, mi preparo a scendere nuovamente, questa è la fase più importante per la riuscita di una buona apnea, bisogna rilassarsi completamente, cercare beneficio da tutto quello che ci sta intorno e soprattutto da tutto quello che proviene da dentro, da noi stessi. Mentre scruto il fondale, un movimento disordinato e scomposto di alcuni pesciolini tutti neri denuncia la presenza di pesci di dimensioni interessanti: saranno loro? Speranza, dubbi...la concentrazione aumenta.
Sono a mezz'acqua ora e la situazione sul fondo sembra tornata normale, plano dolcemente, cerco di sembrare agli occhi e ai sensi dei pesci qualcosa di non pericoloso, qualcosa che possa stimolare la loro curiosità e far vincere la loro innata diffidenza.
Eccomi finalmente sul fondo; davanti a me una porzione di fondale che mi permette di vedere in lontananza, tanti diavoletti neri davanti a me sono nervosi, non assecondano più la corrente danzando, ma si muovono a scatti tutti insieme stretti gli uni agli altri, scattano verso il basso, poi fanno dietro front, si aprono a ventaglio, si richiudono, mi trasmettono la loro paura, cosa può terrorizzarli così tanto?
La tensione sale, in questo posto può transitare di tutto...gran boato...i pesciolini, come per magia non ci sono più...eccoli, di colpo si materializzano sulla scena come fossero su un palcoscenico, fantasmi tutti blu.
Il contatto visivo con questi pesci è sempre emozionante, solo questo vale tutta la fatica spesa. Il cuore accellera, sono loro i padroni di questi spazi. Sono ancora lontani, non sono tanti, ma sono grandi, da questa distanza non si notano ancora i particolari, viene solo risaltata la linea di demarcazione tra il blu del dorso e il bianco dell'addome.
Mi dimentico la fatica, l'attenzione è rivolta a loro; adesso mi guardano sprezzanti, infastiditi dalla mia presenza, sono un intruso da scacciare o potrò sembrare una potenziale preda? Iniziano a muoversi nella mia direzione, ondeggiano le code, gli esemplari più piccoli davanti, i nonni dietro; mostrano i loro musi arcigni, da predatori, sembrano cattivi. Per me sono di una bellezza magnetica, folgorante. Si fermano, poi ripartono con il loro nuoto lineare; con un incedere lento che li può far sembrare persino ingenui, ma sono invece capaci di uno scatto fulmineo, poderoso e si fermano là dove non posso arrivare. Mi osservano, qualche esemplare più piccolo mi sfila di lato, mi studia per poi tornare all'interno del branco; mi soffermo ad osservarne uno in particolare. C'è sempre un esemplare del branco che mi colpisce e cattura la mia attenzione, di solito è uno tra quelli più grandi, più scaltri. Eccolo, è lui, la bocca semiaperta a mostrare quella doppia coppia di denti più grandi che caratterizza la loro specie e da cui prendono anche il nome; la testa scura, cupa, quasi nera, spicca il giallo della gola sotto la piastra branchiale, gli occhi furbi, intelligenti. Nuota sicuro di sé, della sua forza; la sua mole lo porta ad essere quasi al vertice della catena alimentare, qui non ha paura e si muove lentamente...signore incontrastato, chissà cosa avranno visto i suoi occhi!
Il dorso sembra dissolversi con la profondità marina; quanto sono verosimili le sue tonalità, la natura non finisce mai di stupirmi: ha donato il colore del mare a questo pesce, ogni tanto spiccano scaglie più chiare, sembrano accese, sono di un blu elettrico, il ventre chiaro, quasi bianco, come tutti i predatori marini per risultare mimetici alle prede che si trovano più in basso rispetto a loro. Mi scruta, sembra essere combattuto dalla voglia di annusarmi da vicino e quella di scappare; oggi però non mi darà l'occasione per tessere il mio gioco fatto di trucchi e astuzie per indurlo ad avvicinarsi. Sono affascinanti, potessi rimanere qui con loro...No, forse non mi accetterebbero nel loro branco....
Poi l'incantesimo finisce, la fame d'aria aumenta, devo abbandonare la scena, speriamo di poterli nuovamente ammirare.
Guardo il sole adesso, lo faccio sempre dopo un'immersione importante, ho ancora negli occhi tutto lo spettacolo, costretto come sempre a dover interrompere il contatto che si crea tra i due antagonisti in un gioco di pura psicologia ittica: un gioco pericoloso.
Rimangono vivi nella mente anche per anni i ricordi di immersioni spettacolari, ogni volta però è diverso, non si può mai sapere con certezza cosa succederà...ed è semplicemente fantastico.
Adesso sarà più difficile avere una possibilità di cattura, il loro è un gioco pericoloso, ti portano giù sempre più in profondità, le apnee diventano lunghe, a volte troppo, al limite.
Ancora un tuffo, poi rinuncerò.
Mi sposto a memoria in superficie, voglio sorprenderli; mi immagino la scena da quassù, come e dove si sono spostati. Mi preparo, “training mentale”, visualizzo dentro la mia testa tutto quello che dovrò fare una volta immerso, lo faccio ad occhi chiusi respirando lentamente, sono rilassato.
Raggiungo la quota che mi permette di immobilizzarmi, inizio a cadere verso il basso; la pressione aumenta, mi schiaccia il torace, le orecchie soffrono prima della compensazione. Piccole particelle confermano che la mia velocità sta aumentando con la profondità. La luce del sole è debole, con al coda dell'occhio noto un movimento, sagome inconfondibili sciamano lentamente sulla mia destra. Li ignoro. Oramai vicino al fondo cerco una zona che mi possa dare riparo...non c'è. Qui sotto sembra un paesaggio lunare, non mi piace, poche roccette, sparse per lo più e...dentici...mamma mia che branco! Una massa incredibile di pesci, quello di prima doveva essere solo una parte, questo è un branco gigantesco. Paura, gioia, stupore, meraviglia, provo a contarli, ancora non riesco a dargli una cifra ma a chi importa. Sono lontani e sembrano non curarsi della mia presenza, che spettacolo, rimango a bocca aperta...giuro a me stesso di tornare quaggiù con una macchina fotografica per poter immortalare queste scene di un mare d'altri tempi.
Passano i secondi, provo con qualche trucco a smuovere la situazione. Effettivamente qualcosa sembra muoversi nella mia direzione, si accende una piccola speranza...sì, sì mi ha visto e si sta avvicinando!
Se non fossi in apnea rimarrei senza fiato. Ma quanto va piano, troppo piano, ho una colonna d'acqua sopra la testa alta quasi dieci piani. E' lento. Maledizione sono fondo: bisogna saper rinunciare alla cattura. Tento l'ultima carta prima di abbandonare, indietreggio piano e mi celo parzialmente alla sua vista: lui con un colpo della sua possente coda accellera, sembra funzionare. Distinguo dei particolari che non mi lasciano più il tempo di ragionare e gli automatismi scattano da soli...una frustata interrompe la scena...
Il pesce si dibatte forte sull'asta ora, mentre io schizzo verso la superficie, le gambe macinano acqua. La reazione del pesce mentre risalgo si fa più scarsa, il colpo deve essere stato quasi letale. Non sono certo aiutato dal suo peso. Fatico. La superficie è ancora lontana, cerco di non pensare a niente, l'aria è agli sgoccioli ma le gambe spingono forte. Inizio a sentire la spinta positiva, sono quasi arrivato. Sole, aria, respiro in affanno. Guardo in basso, il protagonista di questa avventura è lui, pochi metri sotto di me. Finisco di recuperarlo, ultimi sussulti di vita, pongo fine alla sua sofferenza con un colpo di stiletto; ora lo posso stringere fra le mie mani, è grande davvero, non posso che ammirarlo, ora risplende il suo vero colore, è rosso, rosa, blu, bianco.
Come mai l'azione di caccia si deve concludere così?
Come vorrei far rivivere adesso questo splendido animale capace di regalarmi il suo fascino, la sua bellezza. Come faccio a non rispettarlo, so che rimarrà sempre con me nei miei ricordi.
E' difficile descrivere lo stato d'animo dopo una cattura. Non è soddisfazione quella che provo, non è felicità quella che sento, è uno stato di appagamento fisico e mentale, indipendentemente anche dalla riuscita della cattura stessa. E' ammirazione, è ammirazione per tutto quello che la natura mette a disposizione. E' sentirsi parte integrante di un mondo puro, sincero, dove l'istinto e lo spirito di sopravvivenza prevalgono sopra ogni cosa.
Basta, per oggi basta così, il mare è generoso per chi lo rispetta, per chi lo vive dentro, per chi ne sa cogliere il significato.

Francesco
Andrea
...Basta, per oggi basta così, il mare è generoso per chi lo rispetta, per chi lo vive dentro, per chi ne sa cogliere il significato....Francesco.

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Messaggio da stecappai » ven set 11, 2009 6:39 am

l'ho riletta ed è bellissima....grande Francesco.
Stefano Cappai
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...la gente quando fa brutto tempo si chiude in casa...perchè non sa che il tempo non è mai brutto...
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Messaggio da il nonno » ven set 11, 2009 7:44 am

Ero sicuro che il primo a rispondere saresti stato te!! :smt023
Andrea
...Basta, per oggi basta così, il mare è generoso per chi lo rispetta, per chi lo vive dentro, per chi ne sa cogliere il significato....Francesco.

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Messaggio da Salmarin » ven set 11, 2009 7:47 am

Grazie Andrea di averci dato la possibilità di condividere questa bellissima lettera. Passione pura......
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Messaggio da il nonno » ven set 11, 2009 8:08 am

avevo piacere venisse letta da persone accomunate da una stessa passione e che potevano comprendere questa lettera fino in fondo
Andrea
...Basta, per oggi basta così, il mare è generoso per chi lo rispetta, per chi lo vive dentro, per chi ne sa cogliere il significato....Francesco.

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Messaggio da Seldom Ostia » ven set 11, 2009 8:23 am

Mi dispiace molto....27 anni è troppo presto....troppo!
Un abbraccio.
Metterò come AVATAR la mia prima cattura..............e fu così che rimase con il profilo senza immagine.

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Messaggio da il nonno » ven set 11, 2009 8:39 am

E' vero, ma ho pubblicato questa lettera (spinto anche dal recente bellissimo report pubblicato con lo stesso predatore per protagonista) non per riaprire una ferita, ma solo per divulgarne il pensiero che secondo me ha molto da insegnare a tanti di noi, me compreso.
Andrea
...Basta, per oggi basta così, il mare è generoso per chi lo rispetta, per chi lo vive dentro, per chi ne sa cogliere il significato....Francesco.

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bear68
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Messaggio da bear68 » ven set 11, 2009 8:46 am

Non conoscevo Francesco ma mi unusco al dolore dei familiari e amici.
Marco

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DoctorW
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Messaggio da DoctorW » ven set 11, 2009 9:09 am

è bellissima, grazie per aver dato la possibilità a molti di noi di leggerla
Salvatore

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Messaggio da marcopi » ven set 11, 2009 10:07 am

bella scritta veramente con il cuore
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Marco Piccirilli

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Messaggio da mamba » ven set 11, 2009 11:21 am

Non ho niente altro da dire, ma volevo cmq esserci come tutti gli altri.

Grazie Andrea per le bellissime parole.

Andrea
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Andrea

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Messaggio da max 498 » ven set 11, 2009 11:23 am

Ciao grande Francesco

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Messaggio da Simone F » ven set 11, 2009 12:14 pm

Letta anche io tutta d'un fiato ... grazie.
Simone, il più figo di tutti a montare le canne sancruà, ciabatta blu e irbudellodisumà

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Messaggio da ale75 » ven set 11, 2009 12:38 pm

x il nonno

all'inizio non avevo capito che era di un anno fà...scusami...ma queste dissavventure mi colpiscono veramente al cuore...è solo dopo il post di steccapai ho capito che era un...ricordo...

mi permetto di scriverti 2 poesie(se così si possono chiamare),non mie oviamente,ma di un grande,che ha fatto dell'apnea uno stile di vita,il grande jack mayol ...
mi permetto di citarti queste 2 poesie in ricordo di francesco....un amico,un uomo,un apneista....
xchè ogni apneista le adora e le sente veramente sue!!!

ciao francesco un saluto da una persona che condivideva come te il vivere il mare da sotto il pelo dell'acqua!!!

----
sai cosa bisognia fare per vivere nel mondo delle sirene?
devi scendere in fondo al mare,
molto lontano,
così lontano che il blu non esiste più,
laddove il cielo non è che un ricordo.
E quando sei là,
nel silenzio,
ti fermi e se decidi che vuoi morire per loro
e restare con loro per l'eternità,
allora le sirene vengono verso te,
a giudicare l'amore che gli offri.
Se è sincero,
se è puro,
allora ti accoglieranno per sempre

----
ritornerò verso la grande madre,
madre e amante degli uomini.
IL MARE
Ritornerò verso il mare,
io e nessun altro,
tutto addosso a lui
l'abbraccerò e mi scioglierò in esso

---

perdonami nonno ma da apneista sono convinto che francesco condivideva questi "pensieri"

ciao amico mio...ciao francesco...

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Messaggio da il nonno » ven set 11, 2009 1:24 pm

Bellissime poesie e ti ringrazio....sai io non sono un apneista ma tutte le volte che francesco si immergeva e poi ci incontravamo mi racontava sempre tutto, di cosa aveva visto, di come stava studiando una zona, delle stagioni che cambiavano sott'acqua....di come si comportavano i barracuda, delle cernie che sorvegliavano la tana, dei dentici imbrancati o della ricciolona apparsa dal nulla...io ho timore del mare pur amandolo enormemente e non l'ho mai negato, mai sarei stato in grado di fare quel che faceva lui e lo ammiravo molto (invidiandolo pure un pò)!
Quelle poesie gli sarebbero sicuramente piaciute e chissà che non le avesse conosciute anche lui!!
Mi fa piacere che abbiate apprezzato il suo racconto, per me è molto bello, oramai lo so pressochè a memoria da tutte le volte che l'ho letto, ma ogni volta ci trovo qualche verità nuova, per questo credo che sia stato giusto pubblicarlo qua, permettendone la lettura a persone come lui e come me innamorate prima del mare, poi della pesca.
Andrea
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Messaggio da Tempesta » ven set 11, 2009 1:25 pm

Comunque impressionante leggere le parti in cui narra della fatica, del pericolo, del gioco mortale con la preda.........e sapere la sua fine. :smt009

E' strano come in questo racconto appare come dire.....che Francesco quasi sapesse, se lo sentisse. Mah comunque si metta,una storia triste per un grande appassionato :smt009
[b]Mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo.[/b]

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Messaggio da ale75 » ven set 11, 2009 1:36 pm

Tempesta ha scritto:Comunque impressionante leggere le parti in cui narra della fatica, del pericolo, del gioco mortale con la preda.........e sapere la sua fine. :smt009

E' strano come in questo racconto appare come dire.....che Francesco quasi sapesse, se lo sentisse. Mah comunque si metta,una storia triste per un grande appassionato :smt009
enzo...un pò chi fa apnea "seria" se lo aspetta da un momento all'altro..non per tirarsela addosso, ma chi ne capisce,e la conosce veramente l'apnea e sà cosa comporta,sia a livello fisico che mentale, sà che può succedere...pultroppo si parla di un'attimo di più...un giorno un pò più stanco...un lieve raffreddore..pultroppo l'apnea ha i suoi rischi reali..anche se uno cerca di essere "certosino" e stare comunque attento..il rischio e il pericolo ti colgono a -30m come a -1metro mentre rientri...
è un pò come un pilota di auto o moto professionista...sà che rischia la vita ma non ci pensa....

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Messaggio da ale75 » ven set 11, 2009 1:42 pm

il nonno ha scritto:Bellissime poesie e ti ringrazio....sai io non sono un apneista ma tutte le volte che francesco si immergeva e poi ci incontravamo mi racontava sempre tutto, di cosa aveva visto, di come stava studiando una zona, delle stagioni che cambiavano sott'acqua....di come si comportavano i barracuda, delle cernie che sorvegliavano la tana, dei dentici imbrancati o della ricciolona apparsa dal nulla...io ho timore del mare pur amandolo enormemente e non l'ho mai negato, mai sarei stato in grado di fare quel che faceva lui e lo ammiravo molto (invidiandolo pure un pò)!
Quelle poesie gli sarebbero sicuramente piaciute e chissà che non le avesse conosciute anche lui!!
Mi fa piacere che abbiate apprezzato il suo racconto, per me è molto bello, oramai lo so pressochè a memoria da tutte le volte che l'ho letto, ma ogni volta ci trovo qualche verità nuova, per questo credo che sia stato giusto pubblicarlo qua, permettendone la lettura a persone come lui e come me innamorate prima del mare, poi della pesca.
sai..forse la cosa più bella che ha l'apnea in confronto di tutte le altre tecniche di pesca è proprio vivere il mare nel senzo di starci dentro,crescerci e vedere i suoi cambiamenti stagionali o annuali...sia in bene che in male...questa è l'apnea..

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Messaggio da Tempesta » ven set 11, 2009 1:44 pm

Certo,è così anche per l'alpinista o mille altri sport e hobby.........ma pensare che mio figlio un giorno possa appassionarsi all'apnea (quella vra, non quella che ho fatto io).....mi fà rizzare i peli sulla schiena :oops:
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Messaggio da DoctorW » ven set 11, 2009 1:52 pm

è un rischio che un uomo che ama la propria passione sa di correre e a cui va incontro consapevole di tutto quello che può accadere, che sia giusto o no...è la cosa che più mi colpisce è il cercare sempre di superare i propri limiti aldilà di qualsiasi logica...ci sono momenti dove l'unica cosa che passa per la testa è il presente e ti dimentichi di tutto quello che lo circonda..l'uomo è fatto così, da sempre
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Messaggio da Armando » ven set 11, 2009 1:59 pm

Mi fa un effetto notevole leggere il testo di Francesco.
Grazie d'averlo fatto ricordare
Armando
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Messaggio da qwerty » ven set 11, 2009 2:03 pm

E' un racconto straordinario. Sono sceso sott'acqua senza aver mai indossato le pinne.
Grazie Francesco; e grazie Andrea per averlo pubblicato.
Marco G.

"...Anche il più scettico diventa credulone se si lascia colpire nei suoi sogni e desideri più intimi. Sii dubbioso, diffida delle opinioni degli altri e soprattutto non costruire certezze sulle esperienze altrui. Ricordati che sono le cose più semplici ad avere il maggior successo. Impara con entusiasmo ed insegna con umiltà solo se ti sarà chiesto. Poi, se vuoi farti un piacere, lasciati insegnare le cose da colui che le cose le ignora."

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Messaggio da ale bass » ven set 11, 2009 2:05 pm

bellissima lettera di francesco, è volato gia un anno. Ma il ricordo ce ancora. Andrea, noi siamo ancora con te e nella mente ancora Franceco.....
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Messaggio da xbalox » ven set 11, 2009 2:21 pm

un saluto ad un compagno di pesca, anche se distanti centinaia di km, anche se non c siamo conosciuti mi spiace tantissimo... un saluto ed un caloroso abbraccio alla famiglia

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Messaggio da Krash » ven set 11, 2009 2:26 pm

Uno dei racconti più belli che abbia mai letto. Trasuda passione allo stato puro, un amore per il mare che difficilmente si potrebbe descrivere altrimenti. Come hanno notato gli altri fa uno strano senso leggere dei timori che lo stesso Francesco nutriva, la consapevolezza dei rischi.

Ora lo voglio immaginare tra i suoi pesci, colorato d'un blu acceso, fiero e padrone finalmente del suo mare
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Messaggio da spigolax » ven set 11, 2009 4:24 pm

bellissimo il racconto di freancesco e bellissime le poesie che a messo ale75..
anche io comunque penso che un apneista fosse coscente del grosso rischio che corre e con cio' continua la sua grande passione perche' infondo il mare e' la sua vita..
sicuramente non si puo' parlare di una morte bella e senza soffrenze ma,secondo me infondo se avesse avuto la possibilita' di scegliere come morire quella per lui sarebbe stata una delle prime opzioni..
Alessio:
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Tempesta ha scritto: accorgersi delle volte che si prende solo per culo e non perchè si sia fatto qualcosa di particolare (questa è la regina delle consapevolezze anche se mina il proprio ego)

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Messaggio da il nonno » ven set 11, 2009 4:35 pm

Rieccomi...sono contento e ve lo ripeto ancora una volta che il racconto vi sia piaciuto....
riallacciandomi a quello che molti di voi hanno scritto, vi confermo che Francesco era assolutamente cosciente dei suoi rischi e dalle sua parole traspare spesso chairamente: pescare ad alte profondità non era uno scherzo e lo sapeva bene, me lo ha spiegato tante volte quando io molto più timoroso di lui, gli facevo presenti le mie perplessità....ma non c'era niente da fare, era la sua vita e non si poteva tenere fermo, vi dico solo che aveva già tutto pronto per il blue water al tonno rosso....
Alessio quello che dici te è assolutamente vero ed è ciò che a tutti noi ci ha dato la forza per andare a vanti...ce lo immaginiamo la a nuotare tra i suoi pesci, nel mondo che gli apparteneva.
Penso che pur essendo un racconto di un apneista e non di uno spinner come noi, possiamo ritrovarci in molte delle sensazioni che ha cercato di esprimere...
Ogni tanto anche in futuro se vi farà voglia rileggetelo, forse come me ogni volta ci troverete qualcosa di nuovo... :smt023
Andrea
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Messaggio da dimelius » ven set 11, 2009 7:09 pm

Ho i brividi e le lacrime agli occhi.

Sembra di essere nel blu del mare assieme a lui e vedere con i suoi occhi.

Da un anno se ne è andato e da un anno lo porto nel cuore.

Un Abbraccio Francesco.

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Messaggio da ale75 » ven set 11, 2009 8:46 pm

il nonno ha scritto:Rieccomi...sono contento e ve lo ripeto ancora una volta che il racconto vi sia piaciuto....
riallacciandomi a quello che molti di voi hanno scritto, vi confermo che Francesco era assolutamente cosciente dei suoi rischi e dalle sua parole traspare spesso chairamente: pescare ad alte profondità non era uno scherzo e lo sapeva bene, me lo ha spiegato tante volte quando io molto più timoroso di lui, gli facevo presenti le mie perplessità....ma non c'era niente da fare, era la sua vita e non si poteva tenere fermo, vi dico solo che aveva già tutto pronto per il blue water al tonno rosso....
Alessio quello che dici te è assolutamente vero ed è ciò che a tutti noi ci ha dato la forza per andare a vanti...ce lo immaginiamo la a nuotare tra i suoi pesci, nel mondo che gli apparteneva.
Penso che pur essendo un racconto di un apneista e non di uno spinner come noi, possiamo ritrovarci in molte delle sensazioni che ha cercato di esprimere...
Ogni tanto anche in futuro se vi farà voglia rileggetelo, forse come me ogni volta ci troverete qualcosa di nuovo... :smt023
è proprio così..quello è il suo elemento e li doveva/voleva stare...

x il blu water al tonno l'ho provata un paio di volte e devo dire che si entra veramente in un'altra realtà......amici di quei tempi la facevano con successo...è veramente impressionante


x tempesta
Certo,è così anche per l'alpinista o mille altri sport e hobby.........ma pensare che mio figlio un giorno possa appassionarsi all'apnea (quella vra, non quella che ho fatto io).....mi fà rizzare i peli sulla schiena
sai enzo..ti parlo da amico e da padre...bisognia avere paura dell'apnea se si fà male(come tutto del resto)..come ho fatto io all'inizio e come tantissimi altri...da autodidatti, ..senza regole..senza sapere..
ora sono passati degl'anni e ti garantisco che se presa nel verso giusto i rischi si riducono a veramente casi rari...
ci sono corsi apposta e gli insegnanti sono i nostri campioni in questa disciplina,cè la pratica (fisica,mentale) e la teoria,teoria dove fanno vedere ,con veri filmati cosa vuol dire fare apnea,cosa è la samba o la sincope con gente vera...cosa vuol dire e cosa comporta tirare troppo un'apnea o andare in iperventilazione...ti garantisco che la prima volta che vidi queste cose e mi iscritti a un corso(avevo 16anni) rimasi impressionato e capii quanto mi era andata di culo...
ti insegnano le regole basi...ti insegnano a "scivolare" nell'acqua..a respirare.....a rispettare il mare e i suoi abitanti..ecc ecc...per esempio
andare a pesca in coppia e pescare con un fucile solo...questo vuol dire pescare in coppia...quello che resta su(senza fucile) guarda quello che è sceso.. e controlla,così come i barcaglioli...dovrebbero avere il sub legato a loro ,se non sono in grado di raggiungere le profondità di esercizio del pescatore e cronometrare le apnee sapendo più o meno le prestazioni del pescatore..e se sgara ..lo recuperano velocemente

pultroppo queste regole molto spesso non si osservano,per tanti motivi diversi...ma sapere almeno quello che si fà e come affrontare l'imprevisto molte volte aiuta...

non voglio attaccarti il pippone ma ci tengo a raccontarti una cosa che mi successe pochi anni fà e grazie ai corsi e pescate con gente forte mi ha salvato la vita..

stavo in calabria,abituato alle mie zone dove già a 8-10 metri per il torbido che cè sembrano un recor..
lì acqua cristallina ,pescavo vicino a una scogliera che affondava verticale,pochi metri di fondo circa 6-8m,poi scorgo un gruppo di scogli a non più di 50 metri da me andando verso il largo..mi ci metto in verticale e li osservo, cerco di capire quale strategia usare a da quale lato è meglio scendere,sembrano vicini..inizio la respirazione e scendo...dopo un pò divento negativo...scendo lentamente..sempre più giù, ma sto talmente bene e poi sono allenato,che non faccio caso a quanto stavo scendendo...sento solo una gran pressione alla maschera,compenso e non gli dò peso...mi faccio il mio giretto,tiro un pò l'apnea xchè vedo un bel sarago non è a tiro e poi decido di risalire...pultroppo ho commesso l'errore,non ho valutato bene..a metà strada ero completamente finito..quasi nel panico ,mi vengono in mente i consigli,le prove fatte..e allora chiudo gli occhi ,mi tolgo il tubo dalla bocca,sgancio la cinta dei piombi,pinneggio in modo regolare ,cerco di controllare i miei spasmi e il mio cuore...arrivo su ..emergo a occhi chiusi,mi metto pancia all'aria e cerco di riprendermi..ancora non apro gli occhi...come sento che il respiro rallenta apro gli occhi e vedo tutte lucine...sto ancora un pò immobile e mi riprendo completamente...
enzo...quella volta sono arrivato pelo pelo...

se non avessi fatto il corso ,e grazie a questi aver conosciuto e poi pescato con persone veramente forti...avrei fatto quello che tutti istintivamente avrebbero fatto...panico,vedi che non arrivi e inizi a pinneggiare come un pazzo guardando la superficie,più guardi in sù e vedi che non arrivi e più vai nel panico..il cuore accellera e consumi ossigeno.....minimo andavo in samba e stando da solo sarei affogato
l'orologio aveva segnato -23m...
il giorno dopo ci sono tornato...con prudenza e arrivandoci piano piano a guadagniarmi quei metri, e alla fine il sarago del giorno prima è venuto a me!!!

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Messaggio da il nonno » ven set 11, 2009 8:55 pm

Mi sento chiamato a fare un osservazione....sicuramente ale quello che dici è giusto e tutti gli sport (e l'apnea lo è più di ogni altro) se fatti con coscienza possono essere sicuri, ma a volte ci sono delle variabili improvvise ed impensabili....forse per tuo errore, perchè ti sentivi forte e sicuro, forse perchè hai sottovalutato il mare che come tu ben sai può cambiare davvero in un attimo...
In mare è tutto diverso, è impossibile secondo me poterlo controllare....Per la cronaca Francesco scendeva a 30-35 metri e stava per laurearsi con una tesi sull'apnea, era anche bagnino e fisicamente era minuto ma un fascio di muscoli...
Un pò Enzo secondo me ha ragione...non puoi certo frenare i tuoi figli (io non ne ho, chissà come mi comporterò quando toccherà a me :wink: ) ma certo puoi fargli capire chi è più forte di loro sempre e comunque....
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Messaggio da Mauro.M » sab set 12, 2009 8:29 am

alessandro1973 ha scritto:prendi solo come consolozione che sta male solo chi rimane chi lascia può stare solo meglio....
il dolore passa in fretta, il ricordo è indelebile...
:smt023 Ciao Francesco.....
Mauro.M


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Messaggio da piccoletto » sab set 12, 2009 12:33 pm

Non conoscevo Francesco ma mi associo a tutti .
Ciao Francesco :smt023
Alessandro

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