Uffa, smpre le solite polemiche sul C/R, chi pro e chi contro, in molti post ritorna fuori.
Ora io dico che secondo me è giusto ribadire il discorso delle misure minime,anzi meglio quelle consigliate su questo sito, giustissimo attaccare chi fa mattanze ed ancor più giusto cercare di sensibilizzare i pescatori al rilascio delle prede che non verrebbro utilizzate.
Sono anche contrario a chi dice, va bene ho portato via tre serra e quattro spigole appena sopra la misura,ma che vuoi che faccia ,non è certo questo che contribuirà alla desertificazione del mare, e poi io sono uno che ci posso fare? sono contyrario perchè anche se il singolo individuo in una società non è che un granello di sabbia ricordo a tutti che a forza di granelli è nato il deserto.
Poi tutti ci lamentiamo per il comportamento dei professionisti, ma quanti di noi hanno protestato o hanno chiamato le autorità quando davanti ad un piatto di fritto o tra i banchi di un mercato hanno visto quell' ingrediente tanto decantato che va sotto il nome di paranza? Oppure hanno visto pesci palesemente sottto misura se non addirittura vietati?
Dunque la butto li :
perchè ,visto che è molto pericoloso denunciare i professionisti non usiamo un' altra arma a sostegno delle nostre tesi? Ovvero il portafogli
perchè attraverso questo sito non ci facciamo promotori di una campagna contro il consumo di paranza e di altre specie marine i cui metodi di pesca arrechino gravi danni all' ecosistema?
Io pr ora son riuscito a convincere diverse persone a smetterla di consumare paranza, e sto pensando anche di portare questo discorso anche alla sezione soci della Coop del mio paese.
Mi accanisco contro la paranza perchè ultimamente ci ho visto spigolette mini, nasellini mini ed altre specie diciamo così un po' piccolette.
Ho protestato perchè ho visto pescispada e tonni sui banchi di dimensioni veramente ridicole.
Sono un' appassionato di mare come tutti voi ma non sono uno studioso, ho la licenza media e tutto quello che so sul mare lo so grazie alla passione, quindi vorrei anche la vostra opinione su questo discorso prima di affrontarlo in maniera seria davanti a qualche organizzazione che mi possa dare una mano e vorrei sapere se secondo voi è una cosa da fare oppure se sarei perdente in partenza.
Scusate se il discorso è un po' raffazzonato, ma come ripeto non ho nessun diploma ed in itliano non andavo neanche un gran che bene
Per i mod.
Se questo mio post non va bne lo potete pure cancellare.
Grazie.
Lorenzo
riflessione
Moderatori:Staff Seaspin, Staff Moderatori
Lorenzo non crearti problemi per il titolo di studio ... per la forma italiana sei al di sopra della media, e per i contenuti, che sono la cosa che più conta, stai sostanzialmente proponendo quello che si fa in altri paesi con una coscienza ambientale più avanzata della nostra.
Cioè: sono normalmente accettati solo prodotti ittici che vengono da una pesca "sostenibile" e rifiutati quelli che scantonano le regole.
Ad es. con il salmone, il pollack, ecc. in Nord America si ha una certificazione ad opera del Marine Stewardship Council per le "filiere" che gestiscono la pesca in modo controllato, e sui prodotti viene apposto un "ecolabel MSC" . Pare (vedevo anche da una trasmissione estera) che la sensibilizzazione sia arrivata al punto che le massaie non acquistano pesce privo del label.
D'altro lato però ho però fortissimi dubbi che una cosa del genere possa funzionare da noi.
Ciao
A.
Cioè: sono normalmente accettati solo prodotti ittici che vengono da una pesca "sostenibile" e rifiutati quelli che scantonano le regole.
Ad es. con il salmone, il pollack, ecc. in Nord America si ha una certificazione ad opera del Marine Stewardship Council per le "filiere" che gestiscono la pesca in modo controllato, e sui prodotti viene apposto un "ecolabel MSC" . Pare (vedevo anche da una trasmissione estera) che la sensibilizzazione sia arrivata al punto che le massaie non acquistano pesce privo del label.
D'altro lato però ho però fortissimi dubbi che una cosa del genere possa funzionare da noi.
Ciao
A.
bene! bravo! a forza di granelli è nato il deserto! a forza di gocce nascono i fiumi e il mare! Perchè non proponiamo una sorta di codice etico seaspin? con misure minime da rispettare per gli iscritti al forum, auspicando che possano essere rispettate anche da chi al forum non è iscritto? perchè non andiamo ancora più avanti, muovendoci verso una sorta di associazionismo, sentito, voluto e praticato, che sarebbe pure il primo esempio qui da noi? (almeno credo) un progetto non di facciata ma davvero messo in pratica da chi davvero crede che con i granelli si spostino le montagne!!! siamo pochi? saremo sempre di più, pochi ma corretti e coerenti con noi stessi, e di questi periodi sarebbe già un ottimo risultato!!!
Davide Boledi
Staff Seaspin
pescaricreativa.org
SonOTS un fan accanito e potenzialmente pericoloso del signor Al Backet. Seghi-so!!!
- Massimo
- Amministratore e Operatore Professionale Pesca Sportiva
- Messaggi:8386
- Iscritto il:sab mag 28, 2005 3:52 pm
- Località:Cagliari
il codice etico di Seaspin esiste da anni
http://www.seaspin.com/spn_pesci&pesca.html
ricordo che la dimensione minima per il rosso é stata portata a 115 cm o 30 kg
http://www.seaspin.com/spn_pesci&pesca.html
ricordo che la dimensione minima per il rosso é stata portata a 115 cm o 30 kg
Massimo Della Salda
Staff Seaspin
Staff Seaspin
si si:smt023 , ma dicevo di renderlo pratico, di far si che sia sentito da tanta gente, che inizi ad acquistare consapevolezza su questo tema, che si proponga, che un bella fetta degli iscritti vada al di la della sola tecnica, e inizia ad impegnarsi di persona in qualcosa che riguarda il futuro della propria passione, che un giorno possa dire :"io c'ero"
Davide Boledi
Staff Seaspin
pescaricreativa.org
SonOTS un fan accanito e potenzialmente pericoloso del signor Al Backet. Seghi-so!!!
Si l' ho letto l' articolo,e questo post non è ne un rimprovro ne una critica nei confronti del sito, anzi faccio tanto di cappllo a tutti che bene o male ed ognuno a modo suo stanno cercando di sensibilizzare i pescasportivi sulla necessità di rispettare certe regole anche non scritte.Massimo ha scritto:il codice etico di Seaspin esiste da anni
http://www.seaspin.com/spn_pesci&pesca.html
ricordo che la dimensione minima per il rosso é stata portata a 115 cm o 30 kg
Il mio voleva essere un discorso per cercare consigli ed opinioni per crcare di sensibilizzare anche i consumatori di pesci (senza però arrivare al discorso vegetariano) sullo scempio del mare.
Insomma per parlare in parole povere mi son rotto le scatole di subire, voglio (almeno voglio provare) ad impormi.
Sono io che caccio i soldi per comprare il pesce , e pretenderei che mi sia venduto come lo voglio io.
Insomma non voglio più consumare passivamente vorrei che mi vendessero ciò che secondo me è vendibile.
Però per far questo da qualche parte devo cominciare e visto che questo è un forum ed un sito con gente sensibile ai problemi del nostro mare mi sembrava logico iniziare da qui e mi sembra naturale chiedere anche il vostro appoggio, tutto qui.
Ripeto se c'è qualcuno che ha qualche idea da dove cominciare, o voglia aggiungere altro o motivare , contraddirmi, mandarmi a quel paese o approfondire mi aiuti. Da solo non son niente