greenpeace sembra volere un impegno più attivo e forse radicale, mentre legambiente mi sembra più diplomatica e teorica. insomma entrambe fanno ottime cose con metodi diversi
avete esperienze al riguardo?

Moderatori:Staff Seaspin, Staff Moderatori
Domani se vai a Roma, vedrai il lavoretto che ho preparato, sta sera lo spedisco...DanielSR ha scritto:Tra le due decisamente meglio greenpeace.
Se sei particolarmente interessanto a fare attivismo per l'ambiente marino, cetacei, specie minacciate, eccecc allora come ti è stato detto la scelta migliore è Sea Shepherd.
Io faccio parte del gruppo italiano, in estate vorrei anche diventare volontario ufficialmente. Se ti interessa la cosa o vuoi sapere cosa stiamo facendo qui in italia, o meglio qui in mediterraneo, contattami pure per qualunque informazione
mimmus ha scritto:P.S. Aspettati un intervento di BcP
Ovviamente non sono d' accordoBallaCoiPersici ha scritto:
Greenpeace e altri simili (es. Seashepard) li vedo molto come centri sociali dall'ambientalismo alla sola ricerca di visibilità e senza ottenere sostanzialmente nulla di concreto per l'ambiente.
La fonte di queste informazioniEsox ha scritto:Ovviamente non sono d' accordoBallaCoiPersici ha scritto:
Greenpeace e altri simili (es. Seashepard) li vedo molto come centri sociali dall'ambientalismo alla sola ricerca di visibilità e senza ottenere sostanzialmente nulla di concreto per l'ambiente.![]()
Hai detto che sostanzialmente non ottengono nulla di concreto per l' ambiente, in base a cosa affermi ciò?
Riporto i risultati dell' ultima campagna antartica contro le baleniere giapponesi, sono numeri, oggettività più assoluta dunque.
Tant'è che a seguito di questi risultati, il giappone ha chiesto che venga riaperta la caccia commerciale alle balene per poter agire senza il disturbo di sea shepherd...
La campagna per la difesa delle balene condotta da Sea Shepherd salva 528 balene
L’Operazione Waltzing Matilda è un successo spettacolare
La flotta baleniera giapponese si era messa in mare, diretta verso il Santuario delle Balene dell’Oceano Antartico, con un permesso rilasciato dal governo giapponese in base al quale la flotta stessa avrebbe potuto uccidere 935 balenottere minori, che sono protette, 50 balenottere comuni, a rischio di estinzione, e 50 megattere, a rischio di estinzione. Il suo obiettivo era di uccidere un totale di 1035 balene.
L’intervento delle tre navi della Sea Shepherd Conservation Society ha impedito alla flotta di uccidere il numero completo di esemplari. I membri dell’equipaggio di Sea Shepherd hanno avuto successo nel ridurre tale quota di più della metà. Il successo nel salvare le megattere è stato pari al 100% e il successo nel salvare le balenottere comuni è stato del 98%.
Delle cinquanta megattere di cui era prevista l’uccisione, la flotta non ne ha uccisa neppure una.
Delle cinquanta balenottere comuni di cui era prevista l’uccisione, la flotta ne ha uccisa una soltanto.
Delle 935 balenottere minori di cui era prevista l’uccisione, la flotta ne ha uccise 506.
In totale, i balenieri giapponesi, che operano illegalmente, hanno ucciso 507 balene.
Sea Shepherd ha avuto successo nel salvare 528 balene: il più forte impatto che abbiamo avuto fino ad ora sul numero di balene di cui era prevista l’uccisione.
Faccio quindi anche a te la stessa domanda.Esox ha scritto:Per quanto riguarda il nucleare, la penso esattamente come mimmo, per quando saranno operative le centrali saranno obsolete ed il fatto che nessun paese punti alla costruzione di nuovi impianti dovrebbe far riflettere....
Guarda quello che li differenzia principalmente dalle altre associazioni è che oltre alle varie propagande di sensibilizzazione agiscono direttamente contro i bracconieri, andando con le loro navi ad ostacolare e bloccare le operazioni illegali. E se li segui puoi benissimo vedere da te i risultati.knives cs ha scritto:grazie a tutti per le risposte!
legambiente mi aveva dato l'impressione che avete detto, infatti quel "diplomatica" ha sia significato positivo che negativo...
greenpeace credo forse voglia un impegno più grande di quello che, purtroppo,forse ho possibilità di dare...
mi parlate un pò di sea shepherd?
comunque per esperienza personale in effetti di solito apprezzo proprio le associazioni di nicchia..danno più soddisfazione, c'è un rapporto più umano
Esatto. Ogni tanto mi ricordo di essere un ingegnere, mi faccio due conti e vedo che le cose stanno proprio così.BallaCoiPersici ha scritto: E l'energia, che tutti consumiamo sempre di più, si produce con la praticità, non con le emozioni.
Il problema vero sono le scorie: dove tenerle (non le vuole nessuno)? è giusto lasciarle in eredità alle generazioni future?BallaCoiPersici ha scritto: Ogni gioco ha il suo costo, facciamone una ragione e cerchiamo quello che costa meno e che impatta meno.
E sino a prova contraria, scientificamente parlando, il nucleare allo stato attuale, e in previsione per i prossimi trent'anni, è il sistema di produzione di energia a minor costo e a minor impatto ambientale, a breve, medio e lungo termine.
http://www.usnews.com/science/articles/ ... arget.htmlBallaCoiPersici ha scritto: La fonte di queste informazioni?
Eventualmente ci sarebbe da trovare l' alternativa al petrolio, non al nuclere, comunque il solare al primo posto, poi c'è l' idrogeno che come abbiamo visto tutte le case hanno prodotto auto con celle ad idrogeno, quindi non capisco perchè non estendere il discorso anche per la produzione di energia elettrica e non solo per il trasporto.BallaCoiPersici ha scritto: Faccio quindi anche a te la stessa domanda.
Alternative al nucleare ?
Beh, se non ho capito male gli accordi bilaterali prevedono che le scorie le smaltisca la Russia.mimmus ha scritto:Esatto. Ogni tanto mi ricordo di essere un ingegnere, mi faccio due conti e vedo che le cose stanno proprio così.BallaCoiPersici ha scritto: E l'energia, che tutti consumiamo sempre di più, si produce con la praticità, non con le emozioni.
Una cosa che si può fare è arrivare ad un mix assortito di fonti di energia, giusto per non dipendere solo dalla stessa. Ma, per arrivare solo al 20% di rinnovabile, come hanno fatto in Germania o in Danimarca, hanno dovuto piazzare pale eoliche ovunque (e lì vento ne hanno con regolarità e intensità sicuramente maggiori). Non so fino a che punta sia conveniente... D'altra parte, una pala eolica non è niente di irreversibile... pentendosene, si può anche toglierla di mezzo e ripristinare (quasi) l'ambiente ma metterle ovunque mi fa comunque orrore.
Il problema vero sono le scorie: dove tenerle (non le vuole nessuno)? è giusto lasciarle in eredità alle generazioni future?BallaCoiPersici ha scritto: Ogni gioco ha il suo costo, facciamone una ragione e cerchiamo quello che costa meno e che impatta meno.
E sino a prova contraria, scientificamente parlando, il nucleare allo stato attuale, e in previsione per i prossimi trent'anni, è il sistema di produzione di energia a minor costo e a minor impatto ambientale, a breve, medio e lungo termine.
Per il rischio incidenti, lascio a voi l'opzione se accettare o meno il basso rischio (basso in termini percentuali... ma non in termini di danni...)
Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.Davide ha scritto:...a proposito di solare...
indagate un po' sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e dei costi conseguenti... e indagate un po' sulla resa effettiva, in soldoni sonanti alla fine di tutto![]()
potrebbe essere divertente
Ok, vado a leggereEsox ha scritto:http://www.usnews.com/science/articles/ ... arget.htmlBallaCoiPersici ha scritto: La fonte di queste informazioni?
Poi se vuoi approfondire, puoi andare nel sito dell' istituto di ricerca giapponese sui cetacei http://www.icrwhale.org/eng-index.htm ma come potrai notare, il sito è antiquatissimo e malfunzionante...a dimostrazione di quanto ci tengano i giapponesi a condurre questa ricerca....?
Il problema sostanziale è che l'idrogeno non esiste come molecola semplice in natura, ma va estratto dall'acqua.Esox ha scritto:Eventualmente ci sarebbe da trovare l' alternativa al petrolio, non al nuclere, comunque il solare al primo posto, poi c'è l' idrogeno che come abbiamo visto tutte le case hanno prodotto auto con celle ad idrogeno, quindi non capisco perchè non estendere il discorso anche per la produzione di energia elettrica e non solo per il trasporto.BallaCoiPersici ha scritto: Faccio quindi anche a te la stessa domanda.
Alternative al nucleare ?
D'altronde l' idrogeno è un ottimo vettore di energia...
tutto bello, ma per i privati?Esox ha scritto:Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.Davide ha scritto:...a proposito di solare...
indagate un po' sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e dei costi conseguenti... e indagate un po' sulla resa effettiva, in soldoni sonanti alla fine di tutto![]()
potrebbe essere divertente
Per la resa, le case madri (parlo principalmente dei pannelli tedeschi non della cinesaglia) garantiscono nel contratto d' acquisto 20 anni con perdita massima 5%.
Se non fosse così i tedeschi sono stupidi...![]()
Berlino – È stato inaugurato in Germania il più grande ''campo solare'' del mondo: è il Waldpolenz Solar Park, realizzato su un vecchio aeroporto di Lipsia, nella Germania dell'Est, che si estende per 110 ettari. La centrale, che sta per produrre 24 megawatt di elettricità, arriverà entro il 2009 a 40 megawatt, alimentando almeno 10.000 case e consentendo di risparmiare ogni anno almeno 25.000 tonnellate di carbonio. E il fenomeno non si limita a Waldpolenz. Anche Lipsia ospita tre dei 50 campi solari più grandi del mondo. E l'economia della zona - solo fino a pochi anni fa depressa - sta decollando. Perché i tedeschi non si limitano a istallare pannelli fotovoltaici, ma sviluppano in proprio le tecnologie innovative, che poi esportano. Nel 2007 l'economia tedesca è cresciuta del 2,5%, mentre i consumi di energia da combustibili fossili in Germania sono diminuiti del 5,6%, a dimostrazione del fatto che sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono necessariamente incompatibili.
Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
Il discorso delle polizze per lo smaltimento e della garanzia è per i privati, da me stanno costruendo un impianto di circa 27 ettari ed altri 2; uno da un ettaro e mezzo e l' altro da 5 ettari sono quasi ultimati.Davide ha scritto:
tutto bello, ma per i privati?
Eh, propri così...knives cs ha scritto: è necessario questo nucleare? può darsi che sia necessario realmente,posso tollerarlo,ma non riesco proprio ad appoggiarlo
Ok, prendiamo una centrale nucleare da 1 Gigawatt di produzione (mi pare sia la produzione media di una centrale moderna).Esox ha scritto:Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.Davide ha scritto:...a proposito di solare...
indagate un po' sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e dei costi conseguenti... e indagate un po' sulla resa effettiva, in soldoni sonanti alla fine di tutto![]()
potrebbe essere divertente
Per la resa, le case madri (parlo principalmente dei pannelli tedeschi non della cinesaglia) garantiscono nel contratto d' acquisto 20 anni con perdita massima 5%.
Se non fosse così i tedeschi sono stupidi...![]()
Berlino – È stato inaugurato in Germania il più grande ''campo solare'' del mondo: è il Waldpolenz Solar Park, realizzato su un vecchio aeroporto di Lipsia, nella Germania dell'Est, che si estende per 110 ettari. La centrale, che sta per produrre 24 megawatt di elettricità, arriverà entro il 2009 a 40 megawatt, alimentando almeno 10.000 case e consentendo di risparmiare ogni anno almeno 25.000 tonnellate di carbonio. E il fenomeno non si limita a Waldpolenz. Anche Lipsia ospita tre dei 50 campi solari più grandi del mondo. E l'economia della zona - solo fino a pochi anni fa depressa - sta decollando. Perché i tedeschi non si limitano a istallare pannelli fotovoltaici, ma sviluppano in proprio le tecnologie innovative, che poi esportano. Nel 2007 l'economia tedesca è cresciuta del 2,5%, mentre i consumi di energia da combustibili fossili in Germania sono diminuiti del 5,6%, a dimostrazione del fatto che sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono necessariamente incompatibili.
Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
Andiamo a far visita ai nostri cugini greci, e per la precisione nel sud di Creta:e poi ricordo sempre le pale eoliche offshore,certo più belle delle piattaforme petrolifere
E' giusto fare ricerca e sviluppare alternative ma è anche necessario stare coi piedi per terra ed evitare di osannare tecnologie che in realtà possono anche sembrare la panacea di tutti i mali ma che alla prova dei fatti, allo stato attuale, sono e restano esercizi di fisica con una resa pratica che produce costi e non benefici.mimmus ha scritto:Eh, propri così...knives cs ha scritto: è necessario questo nucleare? può darsi che sia necessario realmente,posso tollerarlo,ma non riesco proprio ad appoggiarlo
Comunque, inutile dare addosso ad una tecnologia fondamentalmente agli esordi come quella solare fotovoltaica.. conviene implementarla con ragionevolezza, favorirne la diffusione e lo sviluppo, anche addossandosi i suoi costi e la non-competitività, confidando nel futuro. Del resto, se ci pensiamo, questo povero Sole ci butta addosso tutta l'energia che ci serveAnche il carbone e il petrolio, sono energia solare conservata!
Guarda, in giro se ne sentono tante, ad esempio c'è un confinante dell'impianto da un ettare e mezzo che è convinto che i pannelli portino via il calore anche dal suo campo e che non ci cresca più nienteDavide ha scritto:boh... avevo sentito cose turche sui costi di smaltimento e sulla reale convenienza del fotovoltaico, che, insomma, tanto ecologico poi non era...
Rigassificatore ?Armando ha scritto:
.. sorpresa!!!![]()
a me piaceBallaCoiPersici ha scritto:Rigassificatore ?Armando ha scritto:
.. sorpresa!!!![]()
Azz, che orrore, qualunque cosa sia!
Ma la produzione di uranio non la consideri?BallaCoiPersici ha scritto:Ok, prendiamo una centrale nucleare da 1 Gigawatt di produzione (mi pare sia la produzione media di una centrale moderna).Esox ha scritto:Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.Davide ha scritto:...a proposito di solare...
indagate un po' sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e dei costi conseguenti... e indagate un po' sulla resa effettiva, in soldoni sonanti alla fine di tutto![]()
potrebbe essere divertente
Per la resa, le case madri (parlo principalmente dei pannelli tedeschi non della cinesaglia) garantiscono nel contratto d' acquisto 20 anni con perdita massima 5%.
Se non fosse così i tedeschi sono stupidi...![]()
Berlino – È stato inaugurato in Germania il più grande ''campo solare'' del mondo: è il Waldpolenz Solar Park, realizzato su un vecchio aeroporto di Lipsia, nella Germania dell'Est, che si estende per 110 ettari. La centrale, che sta per produrre 24 megawatt di elettricità, arriverà entro il 2009 a 40 megawatt, alimentando almeno 10.000 case e consentendo di risparmiare ogni anno almeno 25.000 tonnellate di carbonio. E il fenomeno non si limita a Waldpolenz. Anche Lipsia ospita tre dei 50 campi solari più grandi del mondo. E l'economia della zona - solo fino a pochi anni fa depressa - sta decollando. Perché i tedeschi non si limitano a istallare pannelli fotovoltaici, ma sviluppano in proprio le tecnologie innovative, che poi esportano. Nel 2007 l'economia tedesca è cresciuta del 2,5%, mentre i consumi di energia da combustibili fossili in Germania sono diminuiti del 5,6%, a dimostrazione del fatto che sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono necessariamente incompatibili.
Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
1 GW sono 1000 MW.
1 km2 di pannelli solari (come da articolo, 110 ha sono 1,1 km2, ma facciamo 1 per semplicità anche se ottimizziamo arbitrariamente del 10% la resa del fotovoltaico) produce, nella migliore delle ipotesi, 40MW (attualmente 24 in verità, ma ragioniamo su 40).
In sostanza per produrre 1 GW servono 25 km2 (1000 MW / 40 MW = 25 km2) di superficie fotovoltaica in perfetta efficenza (da pulire, mantenere, ecc.)
In pratica devi coprire di pannelli solari il lago di Varese e tutte le sponde direi per almeno un 100 mt dalla riva.
E se per 40 MW prodotti col fotovoltaico su un km2 risparmi 25.000 tonnellate di carbonio, con una centrale da 1 GW ne risparmi 25.000 t * 25 km2 ovvero 625.000 t !
Non so, vedi te!
Come ti dicevo il mondo industriale, quello che consuma energia, ha centrali nucleari e non tappeti di pannelli fotovoltaici (che volendo, stati come gli USA, potrebbero pure tappezzare i deserti senza troppi danni).Esox ha scritto:Ma la produzione di uranio non la consideri?BallaCoiPersici ha scritto:Ok, prendiamo una centrale nucleare da 1 Gigawatt di produzione (mi pare sia la produzione media di una centrale moderna).Esox ha scritto: Esistono polizze assicurative che si stipulano al momento dell' installazione le quali si accollano le spese di smaltimento.
Per la resa, le case madri (parlo principalmente dei pannelli tedeschi non della cinesaglia) garantiscono nel contratto d' acquisto 20 anni con perdita massima 5%.
Se non fosse così i tedeschi sono stupidi...![]()
Berlino – È stato inaugurato in Germania il più grande ''campo solare'' del mondo: è il Waldpolenz Solar Park, realizzato su un vecchio aeroporto di Lipsia, nella Germania dell'Est, che si estende per 110 ettari. La centrale, che sta per produrre 24 megawatt di elettricità, arriverà entro il 2009 a 40 megawatt, alimentando almeno 10.000 case e consentendo di risparmiare ogni anno almeno 25.000 tonnellate di carbonio. E il fenomeno non si limita a Waldpolenz. Anche Lipsia ospita tre dei 50 campi solari più grandi del mondo. E l'economia della zona - solo fino a pochi anni fa depressa - sta decollando. Perché i tedeschi non si limitano a istallare pannelli fotovoltaici, ma sviluppano in proprio le tecnologie innovative, che poi esportano. Nel 2007 l'economia tedesca è cresciuta del 2,5%, mentre i consumi di energia da combustibili fossili in Germania sono diminuiti del 5,6%, a dimostrazione del fatto che sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono necessariamente incompatibili.
Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea. L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore.
1 GW sono 1000 MW.
1 km2 di pannelli solari (come da articolo, 110 ha sono 1,1 km2, ma facciamo 1 per semplicità anche se ottimizziamo arbitrariamente del 10% la resa del fotovoltaico) produce, nella migliore delle ipotesi, 40MW (attualmente 24 in verità, ma ragioniamo su 40).
In sostanza per produrre 1 GW servono 25 km2 (1000 MW / 40 MW = 25 km2) di superficie fotovoltaica in perfetta efficenza (da pulire, mantenere, ecc.)
In pratica devi coprire di pannelli solari il lago di Varese e tutte le sponde direi per almeno un 100 mt dalla riva.
E se per 40 MW prodotti col fotovoltaico su un km2 risparmi 25.000 tonnellate di carbonio, con una centrale da 1 GW ne risparmi 25.000 t * 25 km2 ovvero 625.000 t !
Non so, vedi te!
Per produrre l' uranio e235 quello usato per la fissione, servono enormi quantità di energia, è una risorsa limitata e produce scorie che dureranno per millenni, conviene?
Facci caso: col ca@@o che mettono pale eoliche sulle Alpiknives cs ha scritto:ecco degli esempi di lavori fatti da cani che non amano la propria terra... come se mettessero pale eoliche sulle dolomiti
il territorio greco è costellato da isole, non è la stessa cosa, al limite potresti dire così se mettessere le pale sul partenone o sulle meteore...knives cs ha scritto:ecco degli esempi di lavori fatti da cani che non amano la propria terra... come se mettessero pale eoliche sulle dolomiti o sul colosseo
No, molto più semplicemente, hanno sfruttato la risorsa nucleare quando ancora non c'erano altre conoscenze, sfruttano ancora l' investimento fatto 50 ANNI FA e contemporaneamente si orientano verso il futuro; non a caso non sviluppano più nuove centrali, anzi alcune iniziano ad essere smantellate.BallaCoiPersici ha scritto: Come ti dicevo il mondo industriale, quello che consuma energia, ha centrali nucleari e non tappeti di pannelli fotovoltaici (che volendo, stati come gli USA, potrebbero pure tappezzare i deserti senza troppi danni).
Sono tutti fessi, incapaci di fare i conti della serva e con attitudini autolesioniste ?
Dunque, il Sahara ha una superficie (da Wikipedia) di 9 milioni di km2, pertanto a 40 MW (anzi, facciamo 50 MW che lì picchia il solemimmus ha scritto:Facci caso: col ca@@o che mettono pale eoliche sulle Alpiknives cs ha scritto:ecco degli esempi di lavori fatti da cani che non amano la propria terra... come se mettessero pale eoliche sulle dolomiti![]()
Comunque, mi pare di aver letto che, coprendo di pannelli fotovoltaici tutto il Sahara, si coprirebbe il fabbisogno energetico europeo![]()
Ok, l'alternativa quindi, quella che chiedevo 10/15 post fa ?Esox ha scritto:No, molto più semplicemente, hanno sfruttato la risorsa nucleare quando ancora non c'erano altre conoscenze, sfruttano ancora l' investimento fatto 50 ANNI FA e contemporaneamente si orientano verso il futuro; non a caso non sviluppano più nuove centrali, anzi alcune iniziano ad essere smantellate.BallaCoiPersici ha scritto: Come ti dicevo il mondo industriale, quello che consuma energia, ha centrali nucleari e non tappeti di pannelli fotovoltaici (che volendo, stati come gli USA, potrebbero pure tappezzare i deserti senza troppi danni).
Sono tutti fessi, incapaci di fare i conti della serva e con attitudini autolesioniste ?
Noi ovviamente...siamo indietro di 50 anni, vediamo ora il nucelare come una risorsa...
Mimmo sei sicuro?BallaCoiPersici ha scritto:Dunque, il Sahara ha una superficie (da Wikipedia) di 9 milioni di km2, pertanto a 40 MW (anzi, facciamo 50 MW che lì picchia il solemimmus ha scritto:Facci caso: col ca@@o che mettono pale eoliche sulle Alpiknives cs ha scritto:ecco degli esempi di lavori fatti da cani che non amano la propria terra... come se mettessero pale eoliche sulle dolomiti![]()
Comunque, mi pare di aver letto che, coprendo di pannelli fotovoltaici tutto il Sahara, si coprirebbe il fabbisogno energetico europeo![]()
) a Km2 sarebbero 450.000.000 di MW ovvero 450.000 GW.
Ora bisognerebbe sapere il consumo energetico europeo ma potrebbe bastare, a occhio...
Il problema è: chi ca@@o li va a pulire periodicamente 9 milioni di km2 di pannelli solari?
Potrei anche essere quello del PM svedese (socialdemocratico), o del capo di stato statunitense (democratico), ecc.Davide ha scritto:Max, a sentirti sembri il portavoce alieutico del nostro Premier![]()
Allora, il consumo medio del 2004 ( http://it.wikipedia.org/wiki/Risorse_e_ ... _nel_mondo ) era di 15 TW ovvero di 15.000 GW ovvero di 300.000 km2 quadrati di pannelli solari a 50 MW/Km2.Esox ha scritto:Mimmo sei sicuro?BallaCoiPersici ha scritto:Dunque, il Sahara ha una superficie (da Wikipedia) di 9 milioni di km2, pertanto a 40 MW (anzi, facciamo 50 MW che lì picchia il solemimmus ha scritto: Facci caso: col ca@@o che mettono pale eoliche sulle Alpi![]()
Comunque, mi pare di aver letto che, coprendo di pannelli fotovoltaici tutto il Sahara, si coprirebbe il fabbisogno energetico europeo![]()
) a Km2 sarebbero 450.000.000 di MW ovvero 450.000 GW.
Ora bisognerebbe sapere il consumo energetico europeo ma potrebbe bastare, a occhio...
Il problema è: chi ca@@o li va a pulire periodicamente 9 milioni di km2 di pannelli solari?
Io su focus avevo letto (qualche anno fa) che per soddisfare il fabbisogno mondiale di energia, sarebbe stato sufficiente installare una superficie di 500x500 km nel shara, a questo punto urge indagare!