"Il fattore ittico"

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Massimo
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"Il fattore ittico"

Messaggio da Massimo » lun set 25, 2006 10:13 am

Voglio segnalare l'interessante iniziativa dello Spinning Club Italia che ha organizzato il 6 Ottobre alle ore 21.00 a Milano un interessante incontro tenuto dal Dott. Merati sulle tipologie di regimazione delle acque e il loro diverso impatto sulla fauna ittica.
Riporto la cortese lettera di Mario Narducci, segretario SCI Lodi, che mi segnala l'evento.
Consiglio chi può di intervenire sia per l'importanta dell'argomento sia per approfondire quello che, nella lettera, Narducci definisce un obiettivo secondario ma che in realtà é molto importante e lui stesso ne é ovviamente consapevole: valutare la possibile collaborazione tra le varie forme di associazioni che riguardano il mondo della pesca intorno al comune obiettivo della salvaguardia dell'ambiente.
Come abbiamo visto nel caso del recente decreto della regione Sardegna, temo che sia più che mai necessario creare una unione di intenti tra le varie associazioni per spiegare realmente ai nostri governanti come si devono tutelare le risorse ittiche in Italia

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Gent. amministratore Seaspin,
sono Mario Narducci responsabile della sezione di Lodi dello Spinning Club Italia.
Insieme alle altre sezioni lombarde dello SCI e col sostegno di molte altre associazioni di pesca (visibili nella locandina allegata), stiamo organizzando per venerdì 6 ottobre ore 21.00 a Milano un incontro col Dr Fabrizio Merati, ittiologo della Regione Valle d'Aosta, per illustrare i risultati di alcuni suoi studi circa la correlazione fra le diverse tipologie di regimazione dei corsi d'acqua e i danni a carico della fauna ittica.
Merati è addirittura riuscito a elaborare un originale indice, il "fattore ittico" appunto, utile a stabilire in anticipo l'effetto di un determinato intervento su quel corpo idrico. Inutile sottolineare quanto tenere conto di questi parametri potrebbe giovare circa l'attuale irrispettosa gestione degli enti deputati. Come dire che con queste conoscenze è possibile fare gli stessi interventi con molto minor danno per la fauna acquatica.
Un altro obiettivo, sia pure secondario rispetto al precedente, consiste nell'iniziale rapporto di conoscenza e stima che potrebbe nascere fra le diverse forme di associazionismo della pesca intorno al comune obiettivo della salvaguardia dell'ambiente (riporto sotto uno stralcio di una mia precedente mail con un responsabile del WWF Lombardia, che cerca di spiegare meglio il mio intendimento).
…..

Mario Narducci
Segretario SCI Lodi


"Caro ....,
in primo luogo un sincero ringraziamento per il suo puntuale ed intelligente interessamento. L'incontro col dr. Merati (previsto per il 6 ottobre p.v. di cui mi permetto di allegare la locandina) è un episodio, importante ma sempre singolo, di un cammino che viene da lontano e che vuole andare ancora più lontano. Altre occasioni si porranno in futuro e le sue indicazioni non mancheranno di rivelarsi preziose.

Di certo non le sarà sfuggita l'apparente "anomalia" di un evento organizzato da pescatori che richiede il patrocinio ad una importante associazione ambientalista come il WWF.

Un concetto mi preme moltissimo che venga da Lei comunque trattenuto (e se possibile trasmesso): nel mondo della pesca si sono affacciati e da tempo sono impegnati sul "campo" nuovi soggetti, animati da una mentalità moderna e rispettosa dell'ambiente che con molta fatica provano a farsi strada. Badi bene che questa fatica non deriva in primo luogo dalle resistenze dei pescatori (che pure esistono) ma da altri "poteri" forti abituati a sfruttare senza ritegno l'ecosistema acquatico per i propri interessi (economici per dirla tutta) e vede come fumo negli occhi chi, da pescatore e perciò competente ed in grado di confutare un operato errato, non si accontenta del ruolo di ultimo "sfruttatore" del bene acqua (ultimo per importanza perchè animato in apparenza da un puro intento ludico/ricreativo).

A nostro parere deve finire il tempo -e guardi che ci siamo ancora dentro fino al collo- in cui l'ecosistema acquatico viene considerato un bene di nessuno e perciò disponibile ad ogni sfruttamento lecito o illecito. In realtà esso appartiene a tutti e ancor di più in maniera speciale alle prossime generazioni che devono poterlo conoscere in tutta la sua multiforme bellezza, purtroppo già fin troppo deturpata, almeno tanto quanto è stato dato a noi.

In questa "battaglia" concreta, ma con rilevanti risvolti culturali ed educativi, molti sono i ruoli che con intelligenza ed efficacia unica il pescatore può rivestire:
-sentinella ambientale, ossia rilevatore dei problemi reali dell'ecosistema acquatico e delle loro variazioni (chi può conoscere meglio in tempo reale quanto avviene sotto il pelo dell'acqua? Più volte lo abbiamo spiegato anche ad ittiologi qualificati ad esempio nel corso delle serate divulgative aperte a pubblico e amministratori che teniamo da dodici anni a Lodi)
-volontariato qualificato, che supporti gli enti pubblici in specifici progetti di tutela e riqualificazione ambientale (ad esempio, da sette anni 30 nostri soci operano in collaborazione con le province di Cremona e Lodi in un Progetto di salvaguardia della Trota Marmorata -endemismo tipico italiano a rischio di estinzione- sviluppato su circa 70 Km del fiume Adda. Progetto che ci piacerebbe esporvi in una riunione specifica nel caso incontrasse il vostro interesse e che per l'impostazione rigorosamente scientifica e i lusinghieri risultati conseguiti, lo scorso anno ha permesso ad uno studente di biologia di laurearsi a pieni voti )
-verificatore dell'efficacia reale degli interventi di tutela eseguiti sull'ambiente (ruolo di un'importanza decisiva perchè molti dicono di fare e magari fanno e però si limitano a consumare risorse senza conseguire risultati. Consentitemi una nota sintetica polemica: sul Ticino la Trota Marmorata si sta estinguendo davvero!)

Credo di non poter dire di più con una semplice mail e pongo dunque fine alle mie considerazioni, nate dalla storia che ci ha condotti fin qui.

Mi permetto solo un'ultima esortazione: l'animalismo spinto all'eccesso potrebbe portare a scelte ottuse. Almeno chi conduce la vostra associazione sarebbe bene valutasse attentamente quali soggetti possono rappresentare veri validi alleati nella realtà dei fatti (col WWF Alto Lodigiano -con l'ottima Loredana Migliore in prima fila- abbiamo condotto fianco a fianco più di una iniziativa: dalle pile esauste murate nella prismata del fiume Adda a Spino, alla cava per l'estrazione di inerti di cui abbiamo contribuito ad impedire la realizzazione nello stesso territorio, alla campagna contro la cementificazione del canale Vacchelli...)

Colgo volentieri l'occasione per porgere distinti saluti

Mario Narducci
Segretario Spinning Club Italia (SCI) sezione di Lodi
Massimo Della Salda
Staff Seaspin

vainer mazzoni
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Messaggio da vainer mazzoni » gio ott 05, 2006 9:08 pm

Vista la problematica di vitale importanza per le nostre acque interne, spero che la relazione esposta ad i vari interlocutori di province e regioni, unitamente alla numerosa presenza di interessati, porti ad un incontro propositivo, ed è per questo che v’invito ad ESSERCI!

Vainer.

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