L'amo e la lenza: un libro da leggere!
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Ho da poco letto il libro del Grande Mario Albertarelli L'amo e la lenza,è un libro vecchio datato 1975 ormai introvabile nelle librerie,e nonostante avessi letto molto sulla pesca tra riviste, libri ecc. questa lettura mi ha trasmesso qualcosa di unico come solo i grandi autori sanno fare,credo che lo rileggero a breve,anche se non parla di spinning se non molto marginalmente,anche se il C.&R. era prematuro a quei tempi,le attrezzature erano profondamente diverse da quelle odierne come anche le acque sicuramente migliori di oggi,però è uno di quei libri che vanno ben oltre le pagine scritte ti entrano dentro ben aldilà delle argomentazioni riguardanti la pesca.
Invito chiunque non lo abbia letto a farlo e a lasciare un commento su questo 3d.
Il libro lo potete scaricare gratuitamente dal sito dell'omonima associazione www.marioalbertarelli.org dove la famiglia Albertarelli lo ha gentilmente messo a disposizione di chiunque desidera leggerlo.
Invito chiunque non lo abbia letto a farlo e a lasciare un commento su questo 3d.
Il libro lo potete scaricare gratuitamente dal sito dell'omonima associazione www.marioalbertarelli.org dove la famiglia Albertarelli lo ha gentilmente messo a disposizione di chiunque desidera leggerlo.
Ho appena finito di leggere il libro di Mario Albertarelli. In sincerità, dopo aver letto molto, non credevo che un libro dedicato alla pesca e ai pescatori potesse toccarmi tanto in profondità. Mi aspettavo i soliti dettagli tecnici, i soliti itinerari, magari qualche foto - la solita roba da rivista del settore, insomma. In realtà, "L'amo e la lenza" è il racconto d'una vita. Un lungo racconto di speranza e di umiltà, d'amore e giovinezza. Un racconto pieno d'umanità. E poi i fiumi e i pesci e i grandi maestri.
Gente, leggetelo se non l'avete ancora fatto.
...Ciò che voglio dirvi è che mai mi sono stufato della
pesca. Non commettete l’errore di cedere alla sfiducia
dopo una giornata di delusioni. Sì, lo so, quando tutto è
andato storto tornate a casa e vi chiedete se ciò non
significa perdere tempo. C’è un modo, a questo punto,
per sapere se siete pescatori, per sapere se avete dentro
quella cosa. Provate a pensare alla battuta di pesca che
farete.
Se subito vi sentite pervadere da una nuova gioia, se ogni
malumore scompare e vi mettete mentalmente a fare
progetti, se già cominciate a contare le ore e i minuti che
vi separano da quella che potrebbe anche essere una
nuova delusione, se sentite che non potreste rinunciare a
quella pausa di solitudine sul fiume, a quell’alba livida e
gelida, al piacere di calpestare quella sponda bagnata, al
freddo pungente dell’aria tra gli alberi, alla sigaretta calda
e al caffè bollente che fumate e bevete, seduti su un
ceppo mentre scrutate la corrente e in quella corrente
immaginate che vi sia un grosso barbo che rade il fondo
coi bargigli, smuovendo i sassi in cerca di larve, e la
mano scorre sul liscio bambù della canna mentre pensate
quale terminale di lenza sia migliore e vi sorprende,
facendovi trasalire, il volo radente di un airone che sfiora
il fiume, se non potete rinunciare a rivedere le prime
pallide luci di questo mondo o a risentire i suoi rumori,
ora sommessi ora acuti, latrati lontani, scroscio di una
rapida, vento tra gli alberi o fruscio di passi lungo la riva,
se dentro vi cresce un’ansia commossa che non potete
frenare se non lanciando su quella corrente l’esile filo
attraverso il quale scende nell’acqua ogni vostro pensiero
e con l'acqua del fiume se ne va lontano, per sempre,
verso il mare generoso che è di tutte le creature l’ultima
vera tomba, soltanto se tutto ciò vi appartiene come vi
può appartenere l’amore per un figlio, allora, e soltanto
in questo modo, potrete essere dei pescatori. Perché
questa è la pesca, la pesca non per uccidere pesci ma per
dominarli, e per entrare a far parte con diritto del mondo
dopo averlo prima scoperto e amato. Questa è la pesca.
Questa è stata ed è ora la mia giovinezza.
Gente, leggetelo se non l'avete ancora fatto.
...Ciò che voglio dirvi è che mai mi sono stufato della
pesca. Non commettete l’errore di cedere alla sfiducia
dopo una giornata di delusioni. Sì, lo so, quando tutto è
andato storto tornate a casa e vi chiedete se ciò non
significa perdere tempo. C’è un modo, a questo punto,
per sapere se siete pescatori, per sapere se avete dentro
quella cosa. Provate a pensare alla battuta di pesca che
farete.
Se subito vi sentite pervadere da una nuova gioia, se ogni
malumore scompare e vi mettete mentalmente a fare
progetti, se già cominciate a contare le ore e i minuti che
vi separano da quella che potrebbe anche essere una
nuova delusione, se sentite che non potreste rinunciare a
quella pausa di solitudine sul fiume, a quell’alba livida e
gelida, al piacere di calpestare quella sponda bagnata, al
freddo pungente dell’aria tra gli alberi, alla sigaretta calda
e al caffè bollente che fumate e bevete, seduti su un
ceppo mentre scrutate la corrente e in quella corrente
immaginate che vi sia un grosso barbo che rade il fondo
coi bargigli, smuovendo i sassi in cerca di larve, e la
mano scorre sul liscio bambù della canna mentre pensate
quale terminale di lenza sia migliore e vi sorprende,
facendovi trasalire, il volo radente di un airone che sfiora
il fiume, se non potete rinunciare a rivedere le prime
pallide luci di questo mondo o a risentire i suoi rumori,
ora sommessi ora acuti, latrati lontani, scroscio di una
rapida, vento tra gli alberi o fruscio di passi lungo la riva,
se dentro vi cresce un’ansia commossa che non potete
frenare se non lanciando su quella corrente l’esile filo
attraverso il quale scende nell’acqua ogni vostro pensiero
e con l'acqua del fiume se ne va lontano, per sempre,
verso il mare generoso che è di tutte le creature l’ultima
vera tomba, soltanto se tutto ciò vi appartiene come vi
può appartenere l’amore per un figlio, allora, e soltanto
in questo modo, potrete essere dei pescatori. Perché
questa è la pesca, la pesca non per uccidere pesci ma per
dominarli, e per entrare a far parte con diritto del mondo
dopo averlo prima scoperto e amato. Questa è la pesca.
Questa è stata ed è ora la mia giovinezza.
Marco G.
"...Anche il più scettico diventa credulone se si lascia colpire nei suoi sogni e desideri più intimi. Sii dubbioso, diffida delle opinioni degli altri e soprattutto non costruire certezze sulle esperienze altrui. Ricordati che sono le cose più semplici ad avere il maggior successo. Impara con entusiasmo ed insegna con umiltà solo se ti sarà chiesto. Poi, se vuoi farti un piacere, lasciati insegnare le cose da colui che le cose le ignora."
"...Anche il più scettico diventa credulone se si lascia colpire nei suoi sogni e desideri più intimi. Sii dubbioso, diffida delle opinioni degli altri e soprattutto non costruire certezze sulle esperienze altrui. Ricordati che sono le cose più semplici ad avere il maggior successo. Impara con entusiasmo ed insegna con umiltà solo se ti sarà chiesto. Poi, se vuoi farti un piacere, lasciati insegnare le cose da colui che le cose le ignora."
Il grande Mario Albertarelli è stato il mio autore preferito nell'età dell'adolescenza, in modo particolare questo testo l'ho letto almeno quattro volte.
A mio parere dovrebbe essere uno di quei libri che dovrebbe essere consigliato agli studenti delle scuole medie.
Un libro di vita dove la pesca è il semplice pretesto per una autobiografia di una parte della vita dell'autore, dove una passione nata per necessità diventa il fulcro dell'intera esistenza dalle amicizie agli affetti importanti al lavoro e al divertimento.
A mio parere dovrebbe essere uno di quei libri che dovrebbe essere consigliato agli studenti delle scuole medie.
Un libro di vita dove la pesca è il semplice pretesto per una autobiografia di una parte della vita dell'autore, dove una passione nata per necessità diventa il fulcro dell'intera esistenza dalle amicizie agli affetti importanti al lavoro e al divertimento.
Paolo Lauri
Ex moderatore forum Seaspin .
Nuntio vobis gaudum magnum.... ( ellevu )
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- AlexPescatore84
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- Iscritto il:dom set 07, 2008 5:45 pm
- Località:Napoli
Credo che non lo troverai, purtroppo. Il libro è disponibile solo on line sul sito dedicato all'autore. Il link si trova a inizio pagina, l'ha messo Ivan73.AlexPescatore84 ha scritto: lo vado subito a comprare...spero di trovarlo...
Marco G.
"...Anche il più scettico diventa credulone se si lascia colpire nei suoi sogni e desideri più intimi. Sii dubbioso, diffida delle opinioni degli altri e soprattutto non costruire certezze sulle esperienze altrui. Ricordati che sono le cose più semplici ad avere il maggior successo. Impara con entusiasmo ed insegna con umiltà solo se ti sarà chiesto. Poi, se vuoi farti un piacere, lasciati insegnare le cose da colui che le cose le ignora."
"...Anche il più scettico diventa credulone se si lascia colpire nei suoi sogni e desideri più intimi. Sii dubbioso, diffida delle opinioni degli altri e soprattutto non costruire certezze sulle esperienze altrui. Ricordati che sono le cose più semplici ad avere il maggior successo. Impara con entusiasmo ed insegna con umiltà solo se ti sarà chiesto. Poi, se vuoi farti un piacere, lasciati insegnare le cose da colui che le cose le ignora."
Il libro non l'ho ancora letto e mi riprometto di farlo al più presto. Sicuramente questo passaggio lascia trasparire tutta la passione dell'autore per la pesca, vista non come uno sterile mezzo per catturare un pesce, bensì come un metodo visionario e romantico per ristabilire ogni volta un nuovo contatto con la Natura.qwerty ha scritto:...Ciò che voglio dirvi è che mai mi sono stufato della pesca. Non commettete l’errore di cedere alla sfiducia
dopo una giornata di delusioni. Sì, lo so, quando tutto è
andato storto tornate a casa e vi chiedete se ciò non
significa perdere tempo. C’è un modo, a questo punto,
per sapere se siete pescatori, per sapere se avete dentro
quella cosa. Provate a pensare alla battuta di pesca che
farete.
Se subito vi sentite pervadere da una nuova gioia, se ogni
malumore scompare e vi mettete mentalmente a fare
progetti, se già cominciate a contare le ore e i minuti che
vi separano da quella che potrebbe anche essere una
nuova delusione, se sentite che non potreste rinunciare a
quella pausa di solitudine sul fiume, a quell’alba livida e
gelida, al piacere di calpestare quella sponda bagnata, al
freddo pungente dell’aria tra gli alberi, alla sigaretta calda
e al caffè bollente che fumate e bevete, seduti su un
ceppo mentre scrutate la corrente e in quella corrente
immaginate che vi sia un grosso barbo che rade il fondo
coi bargigli, smuovendo i sassi in cerca di larve, e la
mano scorre sul liscio bambù della canna mentre pensate
quale terminale di lenza sia migliore e vi sorprende,
facendovi trasalire, il volo radente di un airone che sfiora
il fiume, se non potete rinunciare a rivedere le prime
pallide luci di questo mondo o a risentire i suoi rumori,
ora sommessi ora acuti, latrati lontani, scroscio di una
rapida, vento tra gli alberi o fruscio di passi lungo la riva,
se dentro vi cresce un’ansia commossa che non potete
frenare se non lanciando su quella corrente l’esile filo
attraverso il quale scende nell’acqua ogni vostro pensiero
e con l'acqua del fiume se ne va lontano, per sempre,
verso il mare generoso che è di tutte le creature l’ultima
vera tomba, soltanto se tutto ciò vi appartiene come vi
può appartenere l’amore per un figlio, allora, e soltanto
in questo modo, potrete essere dei pescatori. Perché
questa è la pesca, la pesca non per uccidere pesci ma per
dominarli, e per entrare a far parte con diritto del mondo
dopo averlo prima scoperto e amato. Questa è la pesca.
Questa è stata ed è ora la mia giovinezza.
Spero sinceramente di continuare a vivere la pesca in questo modo per sempre.
- Gaetano -
Fa piacere scoprire, ogni tanto, che noi pescatori siam tutti grulli allo stesso modo
viewtopic.php?t=1378&highlight=
viewtopic.php?t=1378&highlight=
- spigola13
- Senior Member
- Messaggi:593
- Iscritto il:ven giu 13, 2008 4:09 pm
- Località:Giambellino di Milano
Fantastico libro e bravissimo autore. Anche Giandomenico Bocchi x me è stato un grande, ho tutti i suoi libri. Poi cè pure un libro ' A pesca coi campioni ' che narra di interviste a grandi pescatori del passato; pensate che prendevano i temoli pure a Pavia, che tempi!!!
finchè c'è spigola, c'è speranza
[img]http://i427.photobucket.com/albums/pp360/spigola13/avatars_vari202815229.gif[/img]
Arturo
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Arturo
Re: L'amo e la lenza: un libro da leggere!
ivan73 ha scritto:Ho da poco letto il libro del Grande Mario Albertarelli L'amo e la lenza,è un libro vecchio datato 1975 ormai introvabile nelle librerie,e nonostante avessi letto molto sulla pesca tra riviste, libri ecc. questa lettura mi ha trasmesso qualcosa di unico come solo i grandi autori sanno fare,credo che lo rileggero a breve,anche se non parla di spinning se non molto marginalmente,anche se il C.&R. era prematuro a quei tempi,le attrezzature erano profondamente diverse da quelle odierne come anche le acque sicuramente migliori di oggi,però è uno di quei libri che vanno ben oltre le pagine scritte ti entrano dentro ben aldilà delle argomentazioni riguardanti la pesca.
Invito chiunque non lo abbia letto a farlo e a lasciare un commento su questo 3d.
Il libro lo potete scaricare gratuitamente dal sito dell'omonima associazione www.marioalbertarelli.org dove la famiglia Albertarelli lo ha gentilmente messo a disposizione di chiunque desidera leggerlo.
Io ce l'ho più o meno da quell'anno.
E' stato il primo libro di pesca che ho letto e adesso fà bella mostra di se nella mia biblioteca.
Ciao
Fatti non fummo a viver come bruti, ma per lanciar esche ed insidiar pinnuti.
Leonardo
Leonardo
Io tre volte, ma lo ritengo il clssico per eccellenza.Pellicano ha scritto:Il grande Mario Albertarelli è stato il mio autore preferito nell'età dell'adolescenza, in modo particolare questo testo l'ho letto almeno quattro volte.
A mio parere dovrebbe essere uno di quei libri che dovrebbe essere consigliato agli studenti delle scuole medie.
Un libro di vita dove la pesca è il semplice pretesto per una autobiografia di una parte della vita dell'autore, dove una passione nata per necessità diventa il fulcro dell'intera esistenza dalle amicizie agli affetti importanti al lavoro e al divertimento.
Anche se su piani diversi e generi diversi lo metto al livello de Il vecchio e il mare
La spigola fa Pragliola, il serra fa Hemingway
1300 ai tempi miei e si comprava alla standaMarco23 ha scritto:io ce l'ho, davvero emozionante trasmette tanta passione......poi in macchina con la contadina tutta bagnata..
P.S: costava 1.500lire!!!!!!!
L'episodio che citi è titolato : Amore e lasche a Palestro, ma non si rende giustizia all'autore se non si citano altri paragrafi più impegnativi quali:
I primi cinque cucchiaini
piper
accadueò addio
un pesce particolare
e tanti altri, ma ciò che veramente bisogna citare sono i personaggi descritti : barba Giacu , Sumà , Dante, Adriana sua compagna di vita.
Difficile pensare che dopo la scomparsa del Grande Mario esistano ancora autori capaci di dare tanti contenuti umani ed esistenziali ad un semplice manuale di pesca
La spigola fa Pragliola, il serra fa Hemingway
Ho letto i primi capitoli. Volevo ringraziare per la segnalazione.
Non ce la faccio ad andare avanti, mi sembra di rileggere il mio vissuto di pescatore.
Io alieuticamente parlando ci sono nato in riva ad un fiume come quelli descritti dall' autore, e le tappe sono state le stesse, prima le alborelle , i triotti le piccole lasche e cavedani, poi via via prede piu importanti.
Mi ritornano a mente i pomerigggi dopo la scuola passati in riva, gli odori , i colori ed i rumori di quell' ecosistema.
Ricordo gli animali, i martin pescatori le nutrie, gli aironi, i gamberetti, le sanguisughe.
Leggo, ricordo e piango.
Piango a ripensare a come era il mio fiume e penso a come è ridotto ora, senza acqua e quelle polle che ci sono buttano melma.
Piango a pensare di cosa abbiamo privato i nostri figli, gli abbiamo tolto la gioia di meravigliarsi davanti allo spettacolo della natura.
Piango a pensare che purtroppo ancora non è finito questo scempio.
Non ce la faccio ad andare avanti, mi sembra di rileggere il mio vissuto di pescatore.
Io alieuticamente parlando ci sono nato in riva ad un fiume come quelli descritti dall' autore, e le tappe sono state le stesse, prima le alborelle , i triotti le piccole lasche e cavedani, poi via via prede piu importanti.
Mi ritornano a mente i pomerigggi dopo la scuola passati in riva, gli odori , i colori ed i rumori di quell' ecosistema.
Ricordo gli animali, i martin pescatori le nutrie, gli aironi, i gamberetti, le sanguisughe.
Leggo, ricordo e piango.
Piango a ripensare a come era il mio fiume e penso a come è ridotto ora, senza acqua e quelle polle che ci sono buttano melma.
Piango a pensare di cosa abbiamo privato i nostri figli, gli abbiamo tolto la gioia di meravigliarsi davanti allo spettacolo della natura.
Piango a pensare che purtroppo ancora non è finito questo scempio.
io vado a pesca perchè c'è stato un uomo che si chiamava Mario Albertarelli che un giorno ha deciso di scrivere un manuale 'A pesca coi campioni' e che un giorno lontano dei primi anni '70 mia mamma mi regalò.
Sono passati più di trent'anni e posso solo dirvi che quel libro l'ho sfogliato ancora stamattina, prima di uscire di casa e prima di vedere questo topic.
Era un romantico, Albertarelli, a volte un pò retorico, ma la passione che mi ha trasmesso la lettura di quel libro, dei temoli di vigevano, delle lanche del po di piper pertusati, dell'ardito con la striscia rossa di mario borona, e della mosca di mario riccardi, mi durerà tutta la vita.
Grazie Mario, ovunque tu sia.
Sono passati più di trent'anni e posso solo dirvi che quel libro l'ho sfogliato ancora stamattina, prima di uscire di casa e prima di vedere questo topic.
Era un romantico, Albertarelli, a volte un pò retorico, ma la passione che mi ha trasmesso la lettura di quel libro, dei temoli di vigevano, delle lanche del po di piper pertusati, dell'ardito con la striscia rossa di mario borona, e della mosca di mario riccardi, mi durerà tutta la vita.
Grazie Mario, ovunque tu sia.
Lo sto leggendo adesso.
Parla di un mondo per me sconosciuto, grandi fiumi, pighi, lasche, savette, eppure mi affascina tanto.
Per non parlare delle discussioni su dove il pesce fosse più buono (e non più abbondante, dato che si trovava dappertutto).
Certe finezze sul modo di posare la lenza in acqua o sugli ami fatti con molle di orologi anche in chi pasturava con federe di bigattini e pagliette per lavare i piatti sono pure notevoli.
Parla di un mondo per me sconosciuto, grandi fiumi, pighi, lasche, savette, eppure mi affascina tanto.
Per non parlare delle discussioni su dove il pesce fosse più buono (e non più abbondante, dato che si trovava dappertutto).
Certe finezze sul modo di posare la lenza in acqua o sugli ami fatti con molle di orologi anche in chi pasturava con federe di bigattini e pagliette per lavare i piatti sono pure notevoli.
Mimmo Viggiani
"Non sono malato e non sono morto anche se mi hanno ucciso molte volte"
"Non sono malato e non sono morto anche se mi hanno ucciso molte volte"