
Buginu 140
Tipo (Type): slow sinking silent minnow, long casting
Lunghezza (Lenght): 140 mm (5.5 “)
Peso (Weight): 28 g (1 oz)
Ancorette (Hooks): n°3 #4
Profondità di nuoto (Depth Range): 60-120 cm (2-4 ft)
Azione (Action)
Recupero lento (Slow retrive): light wobbling
Recupero regolare (regular retrive): wobbling & light rolling
Recupero veloce (fast retrive): Wide wobbling & rolling
Recupero “jerk” (Jerking): Per stimolare l’aggressività dei pesci si consiglia di dare delle forti accelerazioni con la canna in sequenza singola o multipla, così da costringere l’artificiale a fare delle ampie sbandate. Intervallare le jerkate con pause e/o un recupero variabile.



Caratteristica peculiare di questo artificiale è la paletta, dalla forma assolutamente nuova, studiata per permettere la personalizzazione durante il recupero di quegli artificiali che hanno una profondità di azione più profonda e su cui, normalmente, non si riesce a intervenire per variarne il comportamento.
L'artificiale produce delle vibrazioni nette e rapide durante il nuoto e il suo movimento è composto di un largo scodinzolio molto sinuoso, accentuato nei contrasti cromatici fra dorso e fianchi dalla particolare forma del corpo.
Azione slow sinking con posizione di attesa leggermente inclinata in avanti. Ottime prestazioni di lancio e grande resistenza alla corrente.
E’ presente un’armatura passante e paletta e ancorette rinforzate; indicato per tutti i predatori, nell'ordine spigole, pesci serra, barracuda, dentici etc.
" Il progetto iniziale era indirizzato a ottenere una grande resistenza alla
corrente, un minnow che potesse essere strattonato in mezzo alla schiuma e
alle turbolenze senza difficoltà, ma senza risultare troppo "rigido" e
poco personalizzabile come i vecchi "palettoni". Il risultato è stato
ottenuto con l'invenzione di questa paletta "ad ascia" (non per niente
"buginu" in sardo significa "boia")... Il corpo non è meno particolare della
paletta: la parte anteriore ricorda la testa di uno squaletto, per poi
aumentare di volume andando verso la coda formando un'ampia superficie
laterale perfetta per trasformare in ingenti specchiate qualunque fonte di
luce. L'artificiale produce delle vibrazioni nette e rapide durante il
nuoto e il suo movimento è composto da un largo scodinzolìo che risulta
molto sinuoso grazie a un vistoso rollìo sull'asse verticale, accentuato
nei contrasti cromatici fra dorso e fianchi dalla particolare forma del
corpo del Buginu. Questo 140mm per 28gr riesce a ottenere gittate molto
soddisfacenti grazie ai pesi mobili in tungsteno, e si comporta molto bene
anche contro vento"







Personalmente ci tenevo ad aprire le danze su questo mio nuovo fedele artificiale, che mi ha letteralmente amaliato dalla prima volta che lo provai....
Forse un anno fa, due lanci a Marina piccola con Massimo per discutere tra i vari modelli e le modifiche che voleva appunto effettuare su questi ultimi suoi progetti....allora era senza pesi, potevamo giudicarne solo il nuoto, ma ricordo che mi sorprese ugualmente per il suo buon lancio...
Per me che sono un amante come tanti dell artificiale cazzuto da scogliera, parlo dei vari AK, the First, il mitico Lasegunda 140 sinking, artificiali che ancora ora hanno il primo posto nella scatola, è stato difficile ammettere che avevo davanti un evoluzione su quel tipo di pesca.....parlo di "tipo di pesca", perchè mi piace e ci tengo a distinguere basandomi ovviamente sullo spot e condizioni del mare, l uso di queste esche rispetto ai classici e famosi jerk. Con questi ultimi, ho sempre provato piacere a raggiungere distanze mai raggiunte prima, ma nei miei spot preferiti, pescando col mare grosso, dall alto, non c'era storia....si li usi e ci peschi...ma non sono loro.
Ho sempre immaginato un AK che lanciasse veramente tanto, e come ho gia scritto altrove, è proprio questo che ho visto lanciando il buginu...
Alla scheda tecnica scritta da Stefano e Massimo, posso aggiungere queste mie impressioni personali, che ripeto non sono volte a vantare l esca in questione, valore di cui saranno i tanti spinner a deciderlo, personalmente posso affermare che per il mio modo di pescare non ho esche simili.
Sarete sopratutto meravigliati dalla capacità di lancio , anche con vento moderato, e da quanto poi lo sentirete in canna, durante il suo movimento...
Personalmente col mare grosso lo recupero molto piano lasciando che la corrente lo faccia sbandare e ne improvvisi l' andatura, diversamente da situazioni di mare calmo, dove il recupero più piacevole è quello di una jerkata lunga, recupero del filo, altra jerkata ...e cosi via. Stando a riparo dal mare si riesce a stare in pesca sino a sotto, cosa che si può fare con tanti altri artificiali, ma qui stà secondo me la brillante capacità realizzativa di Davide e Massimo, ha attenuto si, il nuoto sino a sotto i piedi con questa strana paletta, ma che non andava a influire negativamente sull areodinamica nel lancio, bingo..

Il discorso del suo utilizzo in acque basse, è un pò ancora tutto da scoprire, la mia idea è che se voglio stare in poca acqua senza rogne, devo usare un artificiale che scenda poco....ma è anche vero che avendone cura a prestando attenzione alla paletta (piuttosto robusta) si possono veramente scandagliare le pozze piu profonde e i canaloni delle piane o spiagge.
Manco a dirlo, ho sostituito immediatamente le ancorette con dei mutu e poi decoy, non alterando minimamente il nuoto, da una parte contentissimo quando una bella spigola si autoferrò su una piana Canaria, dall altra incazzato nero quando persi svariati serra di fila che si slamavano sotto....
Ripensandoci in un secondo momento la colpa era mia, avevo la 5/8 con condizioni al limite e non riuscivo a ferrare bene i pesci, dico questo per sottolineare anche il fatto che ritengo il buginu un esca da usare appunto con una canna adeguata (all esca)...o meglio, per non essere frainteso, lo si riesce certo a lanciare anche con una 3/4 volendo, ma è poi nel recupero , ancor più se su mare grosso, che si sente il bisogno di un qualcosa di più tosto.
Sono convinto che in tanti rimarrete soddisfatti, e il buginu si ritaglierà una buona porzione nella sfera di utilizzo dello spinning in scogliera.


