grazie per le considerazioni.
Vorrei fare una semplice considerazione che evidentemente non viene compresa da qualcuno che prima si sfoga in privato e poi quando mi sfogo io in privato non accetta la risposta e si offende, vero coronaria?
Ovviamente ci spiace avere delle segnalazioni su degli artificiali che presentano dei problemi e cerchiamo sempre di capire questi problemi per risolverli il più presto possibile. Il mommotti 190 l'ho disegnato io e ci tengo che venga apprezzato.
Spiace anche e soprattutto per coloro che pagano per un artificiale che non è difettoso in origine ma che dopo un utilizzo particolare ha dei problemi.
Perché parlo di utilizzo particolare?
a) Perché io non ho mai avuto nessun tipo di problema con il setto finale dedicandomi in tutti i modi a cercare di romperlo con i crash test che facciamo.
b) Perché anche in fabbrica abbiamo fatto dei crash test senza ottenere nessun risultato, ovvero senza riuscire a rompere questo benedetto setto.
c) Perché ne vendiamo migliaia ma le segnalazioni, anche extra forum ovviamente, sono molto ma molto inferiori e, come ho già sottolineato a Coronaria, geograficamente individuabili, cosa che potrebbe indicare un uso locale particolare dell’artificiale, ma anche, e questo è la cosa che mi interessa maggiormente, una soluzione di quello che, visti i punti A e B, sta diventando un enigma!!!
Le segnalazioni però continuano ad esserci e quindi, indipendentemente dai test fatti, per quanto mi riguarda il problema rimane. Per questo motivo, sottolineo indipendentemente dai test fatti, abbiamo rinforzato il setto di battuta del canale interno rifacendoci all’esperienza maturata dagli esperti della fabbrica.
E qui speriamo che il problema sia risolto. La nuova release rinforzata è arrivata il mese scorso e si sta distribuendo nei negozi di tutta Italia.
Ma visto che ”sono de coccio” e voglio capire il perché delle cose anche e soprattutto perché è l’unico modo di risolverle, a me serve capire perché si creano questi problemi.
Visto che non parliamo di poesia ma di cose concrete, di cose in parte fisicamente misurabili proviamo ad analizzarle durante l’azione di pesca. Facciamolo insieme perché chiunque capisca che nessuno sta cercando di “difendere a spada tratta” un artificiale ma sta cercando di capire per risolvere quello che è un problema anche se riguarda una minoranza come abbiamo visto.
Partiamo dal lancio:
nel caricamento le sfere in tungsteno sono in contatto con il setto posteriore ma durante il caricamento non stiamo jerkando e l’artificiale è portato nella posizione di lancio con un movimento normalmente abbastanza morbido che permette alle sfere di posizionarsi senza un grosso impatto: in pratica non diamo una bastonata verso il dietro!!! Se lo facciamo sbagliamo. L’elasticità della canna inoltre ammortizza lo sforzo sul setto durante il normale caricamento quindi non abbiamo un colpo secco delle sfere contro il setto, unica condizione che può creare dei danni. Ritengo quindi che in questa fase non ci possa essere rottura.
Arrivo in mare:
le sfere sono sempre a contatto con il setto mentre l'artificiale sbatte "di culo" contro la superficie dell’acqua ma la velocità di arrivo dell’artificiale è però molto più ridotta rispetto a alla velocità di partenza. L’acqua per quanto sia “solida” non è un muro e la forma affusolata dell’artificiale gli permette di penetrare la superficie scaricando ulteriormente gli sforzi in maniera progressiva. Anche qui non abbiamo un colpo secco delle sfere contro il setto e anche qui non ritengo che ci possa essere rottura.
Recupero
Il corretto recupero di TUTTI gli artificiali che hanno sfere mobili comporta a questo punto un paio di giri di manovella, che permettono alle sfere di incastrarsi nell’alloggiamento anteriore, dopo di che con le sfere nel giusto assetto il pescatore può cominciare a jerkare tanto da li le sfere non escono.
Un recupero non corretto è invece quello di cominciare a jerkare immediatamente dopo l’atterraggio in acqua. Sottolineo questo perché a mio parere, da un punto di vista fisico, in questa seconda circostanza si creano esattamente i presupposti perche si possa creare un forte impatto sul setto.
Se le sfere in tungsteno non si sono ancora incastrate nell’alloggiamento anteriore di nuoto, durante una jerkata secca, si possono trovare nella situazione di avere un gioco di 10-15 cm, la lunghezza del canale interno, e sbattere violentemente contro il setto posteriore. Questo è il modo in cui secondo me si vengono a creare i presupposti fisici per una probabile filatura iniziale e poi per successiva rottura definitiva del setto.
Lo dico perché qualcuno mi ha segnalato il problema del setto ma ha anche ammesso che effettivamente il recupero lo effettuava immediatamente dopo l’arrivo in acqua dell’artificiale perché era “l’unico modo per prendere i pesci”.
Se le cose stanno così ci troviamo di fronte ad un utilizzo non proprio canonico e corretto dell’artificiale per cui la “colpa” non è tutta nostra

. Dico “colpa” perché ogni tanto ci arrivano degli sfoghi con accuse nei nostri confronti quasi che stessimo deliberatamente fregando la gente e la cosa a me da molto fastidio perché non ritengo corretto usarci come puntaspilli soprattutto quando sembrerebbe abbastanza evidente un non volontario è chiaro uso non corretto dell’artificiale.
Mi dite che il recupero avviene correttamente ma quanto potete garantire che questo avviene sempre? Parliamoci chiaro mentre stiamo pescando da un po’ di tempo, mi ci metto in mezzo anch’io, e magari stiamo ruotando gli artificiali, mi sembra abbastanza normale che a volte si proceda in maniera automatica anche con una legittima distrazione per cui si jerka quando non si deve e l’artificiale vola fuori dall’acqua e magari nel volo si cappotta liberando le sfere dall’alloggiamento anteriore per cui la successiva jerkata crea il danno e non ce ne si rende neanche conto. Siamo pescatori e ci stiamo divertendo non siamo chirurghi che sanno facendo una operazione a cuore aperto!!! E che cazzo!!
Perché il problema si crea con il 190 e non con gli altri artificiali Seaspin o di altra marca? Perché le sfere sono più grosse per cui l’impatto può essere più violento: l'artificiale pesa 34 g.
Io darei quindi per scontato, anche alla luce del fatto che nei test non siamo riusciti a rompere niente, che, per varie circostanze di pesca, a volte non si è corretti come si dovrebbe nel recupero dell'esca e si jerka a volte in maniera “convulsa”

come spesso sento dire, ma ritengo anche che questo sia nella logica delle cose e deve essere tenuto da noi in conto nella realizzazione dell’esca per evitare che questa si danneggi anche nel caso di fortuito uso improprio.
Quindi …. abbiamo rinforzato il setto!!! Speriamo di aver risolto definitivamente il problema